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Le 8 curiosità sulla giraffa che devi sapere

Le curiosità che volevi sapere sulla giraffa. Dove vive, altezza, cosa mangia, quanto vive, a cosa servono le corna, se esiste quella bianca e tanto altro.

Le 8 curiosità sulla giraffa che devi sapere

È uno degli animali dall’aspetto più curioso in assoluto: stiamo parlando della giraffa. Si tratta di un mammifero artiodattilo, appartenente alla famiglia Giraffidae e genere Giraffa. Il suo nome scientifico è Giraffa camelopardalis e vanta i primato di essere l’animale terrestre più alto in assoluto, nonché anche il ruminante più grande.

Il genere comprende una sola specie, suddivisa a sua volta in nove sottospecie. La cosa che salta all’occhio subito è il lungo collo e le lunghe zampe, senza dimenticare poi gli ossiconi sulla testa, le “corna” della giraffa. Altro aspetto molto evidente è il suo mantello a macchie che cambia a seconda della sottospecie. Ma andiamo a conoscere meglio questo animale.

La giraffa dove vive?

La giraffa vive in Africa: la troviamo dal Ciad al Sudafrica, dal Niger alla Somalia. Predilige ambienti come la savana, come la zebra, le praterie e anche i boschi aperti. Alcune sottospecie, come quella dell’Angola, possono vivere anche in ambienti più desertici.

In genere, durante la stagione umida, in maggior presenza di cibo, le giraffe tendono a vagare su un ampio areale. Durante la stagione secca, invece, quando il cibo scarseggia, si riuniscono tutte vicino agli alberi e ai cespugli rimasti.

Che altezza può raggiungere?

giraffe

Una giraffa adulta può raggiungere un’altezza di 4-6 metri, con i maschi che di solito sono più alti delle femmine. Come peso, invece, in media siamo sui 1.200 kg per i maschi e gli 800 kg per le femmine, ma sono stati segnalati esemplari maschi di 1.930 kg e 1.289 kg per le femmine.

Quanto è alta una giraffa appena nata?

Una giraffa appena nata è alta circa 1,8 metri. Inoltre inizia a camminare e correre già poche ore dopo la nascita.

Cosa mangia la giraffa?

La giraffa è un ruminante, dunque è un animale erbivoro, anche se talvolta leccano la carne delle carogne essiccate al sole. Si nutre brucando i rametti degli alberi e dei cespugli, soprattutto quelli dei generi Acacia, Commiphora e Terminalia, molto ricchi di calcio e proteine.

Se serve, però, mangia anche cespugli, arbusti, erba e frutta. Le giraffe sono in grado di mangiare 34 kg di foglie al giorno. Talvolta le si vede strappare e masticare la corteccia degli alberi. Di solio lo fanno quando sono nervose. Altra caratteristica delle giraffe è che sbavano molto mentre mangiano.

Le madri si nutrono di solito nelle aree aperte, in modo da poter avvistare meglio i predatori. Come tutti i ruminanti, la giraffa mastica e ingerisce il cibo. Il bolo viene predigerito nel rumine e poi rispedito in bocca per essere masticato di nuovo.

Se paragonata ad altri erbivori, la giraffa sembra mangiare meno, questo solo perché si nutre di piante particolarmente ricche di nutrienti e perché ha un apparato digestivo molto più efficiente.

Per quanto riguarda l’acqua, non supera mai i tre giorni senza bere, almeno, quando ha liquidi a disposizione.

Che aspetto ha: peso, mantello e corna

La giraffa ha un corpo abbastanza corto se paragonato al lungo collo – che ha comunque sempre e solo 7 vertebre cervicali esattamente come tutti i mammiferi ed è fornito di una specie di criniera di peli eretti – e alle lunghe zampe.

Il collo è lungo 2-2,4 metri, con ogni vertebra cervicale lunga 28 cm. Il processo di allungamento delle vertebre avviene soprattutto dopo la nascita altrimenti le femmine farebbero fatica a partorire cuccioli di giraffa dal collo così lungo.

Una particolarità: le vertebre del collo sono dotate di enartrosi, cosa che permette soprattutto all’articolazione atlante-epistrofea (C1 e C2) di sollevare la testa in verticale per raggiungere gli alberi più alti. Le zampe anteriori e posteriori hanno la stessa lunghezza.

L’anteriore ha la caratteristica che il carpo, nonostante in teoria sia il polso, nella giraffa assume il ruolo del ginocchio. I piedi hanno un diametro di 25-30 cm con zoccolo alto 15-20 cm nei maschi e 10-15 cm nelle femmine. Non hanno cuscinetti e ghiandole interdigitali.

Come andatura, la giraffa può andare al passo e al galoppo. La velocità massima raggiungibile è di 60 km/h, ma solo per brevi sprint. È invece capace di mantenere i 50 km/h anche per chilometri. Quando deve riposare, si inginocchia sulle zampe anteriori e poi abbassa tutto il resto del corpo.

Per alzarsi, invece, prima si inginocchia, poi allarga le zampe posteriori e si solleva su queste, salvo poi raddrizzare le anteriori. Quando deve bere, le tocca allargare le zampe anteriori o piegare le ginocchia. Sa nuotare, ma non è bravissima in questa attività.

Gli occhi sono scuri, neri e sono laterali, come nella maggior parte degli erbivori. Una peculiarità delle giraffe è che sono capaci di vedere i colori. Udito e olfatto sono molto sviluppati, mentre le narici sono in grado di chiudersi grazie ad alcuni muscoli particolari in modo da evitare che sabbia e formiche entrino dentro. La lingua è prensile ed è lunga 40-50 cm, di colore viola-nero. Altrettanto prensile è il labbro superiore.

Sia nei maschi che nelle femmine sulla testa sono presenti gli ossiconi, delle specie di corna che sono formati da cartilagine ossificata ricoperta di pelo. Questi ossiconi sono letteralmente fusi col cranio a livello delle ossa parietali. Inoltre sono assai vascolarizzati, cosa che torna utile nella termoregolazione.

Tali ossiconi sono sottili e con ciuffi nelle femmine e nei giovani, mentre nei maschi adulti sono glabri e finiscono con una specie di pomello. La mascella superiore ha il palato scanalato e non ha i denti anteriori.

Il mantello è a chiazze scure di colore arancio, castano, marrone o quasi nero, separate fra di loro da peli chiari bianchi o crema. Con il passare dell’età nei maschi il manto diventa più scuro. Ciascuna sottospecie di giraffa ha il suo disegno particolare. Questa colorazione così strana serve in realtà alla giraffa per mimetizzarsi nell’ambiente della savana.

Un tempo esistevano anche alcuni esemplari di giraffa bianca. Si trattava di giraffe affette da leucismo, una condizione genetica simile all’albinismo e che provoca una riduzione della produzione di melanina, ma senza avere fotosensibilità o occhi rossi. Purtroppo nel 2021 l’ultimo esemplare di giraffa bianca è stato ucciso dai bracconieri.

La pelle è spessa, grigia e dotata di un sistema di vasi sanguigni e ghiandole sudoripare per consentire una giusta termoregolazione. La coda misura 1 metro e finisce con un lungo ciuffetto di peli neri.

Quando dura la vita di una giraffa?

Giraffa cucciolo

La durata di vita media di una giraffa è di 25 anni. Rispetto ad altri erbivori è maggiore, questo perché i suoi predatori naturali non sono molto avvezzi ad avvicinare un esemplare adulto in salute. Le giraffe sono solitamente predate da leoni, leopardi, iene e licaoni.

Senza dimenticare, purtroppo, che sono vittime di bracconaggio da parte dell’uomo.

Come si chiama il verso che fa la giraffa?

Se ti stai chiedendo che verso fa la giraffa, beh, non esiste un nome ufficiale per questo verso. In realtà le giraffe possono emettere una larga varietà di suoni. Per esempio i piccoli di giraffa sembrano quasi belare, mentre le giraffe adulte irritate sbuffano e grugniscono. I maschi in calore, invece, emettono un verso che sembra quasi un colpo di tosse.

Perché si dice che la giraffa ha più di un cuore?

In molti pensano che la giraffa abbia più di un cuore, ma in realtà il cuore è uno solo. L’unica differenza è che è molto più grande rispetto a quello di altri ruminanti. Il cuore di una giraffa arriva a pesare anche più di 11 kg ed è lungo 60 cm.

Per poter rifornire di sangue il cervello deve generare il doppio della pressione sanguigna rispetto a un essere umano, visto che il sangue deve percorrere quel lunghissimo collo verticale.

E dunque ecco spiegato perché la parete del cuore delle giraffe è spessa anche 7,5 cm. Anche la frequenza cardiaca è elevata, soprattutto se si considera che è un animale così grosso. Sono 150 battiti al minuto.

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