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Gatto Sacro di Birmania: carattere, caratteristiche e prezzo

Conosci il Gatto Sacro di Birmania? Ecco standard di razza, colori del manto, carattere, prezzo dei cuccioli e qualche piccola curiosità su questa razza.

Gatto Sacro di Birmania: carattere, caratteristiche e prezzo

Fonte immagine: Pixabay

Il gatto Sacro di Birmania, noto anche più semplicemente come Birmano, è una razza naturale originaria della Francia. Dall’aspetto molto elegante, in realtà non si sa dove sia nata: è probabile che i primi esemplari siano stati importati dalla Birmania.

Tuttavia, la prima volta che la razza venne definita come tale, fu in Francia. Ma andiamo a scoprire qualcosa di più su questo felino, con particolare riferimento al colore del mantello, al carattere e al prezzo dei cuccioli.

Storia e origini

Gatto Sacro di Birmania
Fonte: Pixabay

Come detto, non si sa esattamente da dove sia arrivato il Birmano. La storia e le origini di questa razza sono fatte risalire a un’antica popolazione di gatti sacri che viveva in un tempio Khmer nel Myanmar. La leggenda vuole che durante un attacco al tempio, il gran sacerdote, mentre si trovata a meditare davanti alla statua della dea insieme al suo gatto bianco Sinh, venne ferito a morte. Il suo gatto, l’antenato di un Birmano, si accucciò sopra di lui, guardando la dea.

Il micio venne così trasformato: il mantello divenne dorato, gli occhi blu zaffiro e zampe posteriori, muso e orecchie del colore scuro della terra, mentre le zampe anteriori, che erano appoggiate sul padrone, rimasero bianche.

Il gatto guardava verso la porta del tempio: i monaci, messi in allerta dal suo sguardo, chiusero le porte per evitare un ulteriore saccheggio. Intanto anche tutti gli altri gatti del tempio subirono la stessa trasformazione, che venne poi trasmessa anche alla prole.

Sinh non abbandonò il suo umano, morì sette giorni dopo di lui. Così i monaci dovettero riunirsi per eleggere un nuovo Gran Sacerdote e in quel momento tutti i gatti corsero nel tempio. Da qui il nome di gatto Sacro di Birmania.

Una leggenda affascinante, ma pur sempre di racconto leggendario trattasi. Quello che è sicuro, invece, è che i primi gatti Sacri di Birmania arrivarono in Francia nel 1918. Furono i monaci Kittahs a donare a un signore francese due gatti Birmani, da loro considerati sacri.

Purtroppo il maschio morì durante il viaggio, mentre la femmina riuscì ad arrivare a Nizza. Essendo incinta, partorì qui la sua cucciolata. Da lì iniziò l’allevamento ufficiale di questi esemplari. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, però il Birmano rischiò l’estinzione. Le uniche due coppie certificate rimaste al mondo diedero il via alla razza, che venne riconosciuta ufficialmente nel 1966.

Aspetto e colore del mantello del Gatto Sacro di Birmania

Birmano
Fonte: Pixabay

Il gatto Sacro di Birmania è un gatto di taglia media, dall’ossatura robusta e dal corpo allungato. È il suo folto mantello il suo grande vanto.

Standard di razza del Gatto Sacro di Birmania

Questo è lo standard di razza del Gatto Sacro di Birmania:

  • Testa: cranio arrotondato, fronte leggermente arrotondata. Gli occhi non sono troppo rotondi, devono essere color blu zaffiro intenso. Il naso è di lunghezza media, il profilo romano. Le orecchie sono di media grandezza, leggermente inclinate e rivolte in avanti, con punte arrotondate
  • Corpo: lievemente allungato e robusto
  • Arti: robusti e corti, con piedi grandi e rotondi. I polpastrelli di solito sono rosa
  • Coda: di media lunghezza con forma a pennacchio, punta arrotondata

Colore del mantello del Gatto Sacro di Birmania

Il Birmano viene considerato un gatto a pelo semilungo e questo deve essere setoso. Non ha il sottopelo, quindi è difficile che si annodi. Il mantello tende a essere più lungo sul corpo e più corto su muso e zampe. Intorno al collo deve essere presente una gorgiera abbondante. La coda è folta e con pelo lungo, portata a pennacchio. Sull’addome il pelo è più lanoso e lievemente ondulato.

Come colore del mantello, è un colourpoint. Queste le diverse tonalità:

  • Seal point (punte marrone scuro)
  • Blu point (punte grigio ardesia)
  • Chocolate point (punte color cioccolato al latte)
  • Lilac point (marrone chiaro o magnolia)
  • Red point
  • Cream point

A questi colori si uniscono le varianti:

  • Tabby point
  • Tortie point
  • Tortie tabby point (Torbie point)

È normale che i cuccioli abbiano un colore e una maschera più chiari. La classica pigmentatura diventa più evidente man mano che crescono, con la maschera che finisce col coprire tutto il muso e le zone corrette. Per esempio, sul muso la maschera deve incorniciare occhi, guance e bocca. Deve avere una forma romboidale e deve essere staccata dai point presenti sulle orecchie.

Il dorso tende a essere beige dorato, mentre il ventre ha un color guscio d’uovo pallido.

Il colourpoint e il gene himalaiano

Se ci fai caso, i points si trovano nelle parti più fredde del corpo: muso, orecchie, coda e zampe (anche genitali nei maschi). Sul resto del corpo, dove la temperatura corporea è più calda, ecco che la colorazione diventa molto più chiara, tendente al bianco. Questa colorazione particolare è provocata dal gene himalaiano: si tratta di un gene sensibile al calore che tende ad agire sul pelo in crescita.

In particolare, i peli che si trovano nelle aree più calde del corpo, quelle maggiormente irrorate di sangue, tendono a non pigmentarsi. Per contro, i peli che si trovano nelle zone più fredde, manifestano il colore. Il che spiega perché i gattini siano più chiari e poi si scuriscano col tempo: nell’utero la temperatura è omogeneamente calda, per cui il gene è attivo dappertutto.

I point cominciano a vedersi a una settimana di età nei colori più scuri, a due o più settimane in quelli più chiari. Solitamente la prima parte che si colora è rappresentata dalla punta delle orecchie, dal naso e dalla coda. Il colore definitivo arriva a 2-3 anni e solo dopo l’inverno.

Le uniche parti del corpo che devono mostrare un pelo bianco candido sono le estremità delle zampe che sono chiamate “guanti”. Anzi: il Birmano è l’unica razza nel quale lo standard prevede esattamente la presenza dei guanti. Questi non devono mai superare l’articolazione delle zampe e devono essere simmetrici. La presenza di guanti è causata da un apposito gene, il white spotting, attivo solo sulle estremità.

Le zampe posteriori, sulla superficie posteriore, hanno il bianco che risale a forma di V rovesciata e viene definita garretto. Lo stesso motivo a V, ma più corto, è molto gradito anche sulle zampe anteriori.

Taglia: altezza e peso

Il gatto Sacro di Birmania è un gatto di taglia media. Come peso abbiamo:

maschi: 6-7 kg
femmine: 4-5 kg

Difetti

Qualsiasi deviazione dallo standard di razza viene considerato un difetto. Fra i più comuni abbiamo:

  • struttura del corpo troppo snella, esile o longilinea
  • coda corta
  • muso triangolare da Siamese o rotondo da Persiano
  • profilo del naso dritto, non romano
  • tartufo depigmentato nei seal point, blu point e chocolate point
  • mento sfuggente
  • occhi tondi, piccoli, dal colore verde, strabismo
  • orecchie appuntite o ripiegate
  • guanti bianchi che superano i limiti imposti dallo standard o risalite (ranners)
  • assenza di uno o più guanti
  • assenza del garretto sulle zampe posteriori
  • guanti non simmetrici
  • aree di pelo bianco sul corpo o aree di pelo colorato sui guanti
  • pelo troppo lungo, ruvido o lanoso
  • presenza di sottopelo
  • pelo che forma nodi o si infeltrisce

Carattere del Birmano

Birmano cucciolo
Fonte: Pixabay

Il Sacro di Birmania è un gatto elegante ed equilibrato. Come carattere, il Birmano tende a rimanere un giocherellone anche da adulto, ma non gradisce giocare da solo. È un micio che soffre tantissimo la solitudine, per cui non è adatto a chi trascorre troppe ore fuori casa.

Molto affettuoso, ama essere coccolato e accarezzato. Ideale anche per le famiglie con i bambini, a patto che questi ultimi non siano troppo vivaci: ama giocare, ma non è aggressivo. Curioso, vocalizza poco ed è molto socievole.

Ideale per la vita in appartamento, adora arrampicarsi. Molto attaccato al suo padrone, lo cerca di continuo e vuole continue attenzioni.

Alimentazione, salute e malattie

Dal punto di vista dell’alimentazione, la dieta del Sacro di Birmania non differisce da quella di altre razze di gatti o di quella dei meticci. Nel caso di un’alimentazione commerciale (crocchette o scatolette), bisogna optare per alimenti di elevata qualità, già perfettamente bilanciati.

Nel caso si scelga una dieta casalinga, conviene farsi formulare una razione mirata dal veterinario o dal nutrizionista veterinario in modo da evitare pericolose carenze, come quella della taurina o della tiamina.

Malattie

Oltre alle classiche malattie che tutti i gatti possono sviluppare indipendentemente dalla razza, nei gatti Sacri di Birmania è più facile vedere patologie come:

  • alopecia congenita con immunodeficienza
  • dermoide corneale
  • degenerazione cerebellare spongiforme
  • cardiomiopatia ipertrofica felina
  • malattia policistica

Dove trovare un Gatto Sacro di Birmania

Sacro di Birmania cucciolo
Fonte: Pixabay

Il Sacro di Birmania è un gatto assai diffuso anche qui da noi in Italia. Cercando su internet potrai di sicuro trovare allevamenti registrati, allevamenti amatoriali o privati che fanno cucciolate.

Se opti per degli annunci online, assicurati solo di scegliere siti sicuri e affidabili.

Quanto costa un cucciolo di Gatto Sacro di Birmania

Il costo di un cucciolo di gatto di Sacro di Birmania è assai variabile: si può andare dai 700 ai 1.400 euro, tutto dipende dall’allevamento, dalla genealogia e dalla linea di sangue. Tuttavia il prezzo potrebbe variare anche a seconda del colore del mantello più o meno ricercato.

Curiosità

Qui trovate alcune piccole curiosità sul Sacro di Birmania:

  • Il Sacro di Birmania è una razza naturale e assai diffusa. Abbiamo lo standard di razza TICA, FIè, CFA, WCF e LOOF
  • Sacro di Birmania e Ragdoll sono due razze ben distinte
  • In molti confondono il gatto Sacro di Birmania col Ragdoll. Tuttavia fra le due razze ci sono delle differenze. Al di là delle origini (il Birmano arriva dalla Francia, il Ragdoll dagli Stati Uniti), ecco che il Sacro di Birmania, come taglia, tende a essere più piccolo del Ragdoll. Inoltre il Birmano ha sempre le estremità delle zampe bianche, mentre il Ragdoll può avere o meno i guanti bianchi sulle zampe. La testa del Birmano è più arrotondata, mentre il Ragdoll ha la testa più triangolare
  • I gatti maschi tendono ad aspettare che siano le femmine e i piccoli a mangiare per primi

Perché prendere un Gatto Sacro di Birmania?

Il gatto Sacro di Birmania è un gatto non solo estremamente gradevole dal punto di vista estetico, ma anche molto equilibrato, docile e giocherellone. È perfetto per chi vuole un gatto che ama le coccole e molto attaccato ai suoi umani. Visto il suo aspetto elegante e particolare, sconsigliamo comunque di tenerlo in giardino, a meno che non sia controllato a vista.

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