
Gatto
Un gatto muore dopo essere stato colpito da un raro Lyssavirus. Qualche giorno prima il felino aveva morso la sua proprietaria, quest’ultima posta sotto osservazione per ragioni di sicurezza. ร quanto accade ad Arezzo, in Toscana, dove l’episodio ha colto di sorpresa gli esperti: si tratta del secondo caso noto al mondo di infezione da questo tipo di virus, il precedente nel 2002 in un pipistrello del Caucaso.
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La vicenda รจ accaduta negli scorsi giorni, quando una donna รจ stata morsa da uno dei suoi gatti. Il felino รจ deceduto poco dopo e, sospettando una possibile infezione da rabbia, sono stati condotti tutti gli accertamenti del caso. La proprietaria, i suoi familiari e il veterinario che aveva in cura il quadrupede sono stati immediatamente sottoposti a profilassi post-esposizione. Sull’animale รจ stata invece condotta un’autopsia, proprio alla ricerca del virus della rabbia.
Gatto e Lyssavirus: un caso raro
Con grande sorpresa, il quadrupede non รจ risultato perรฒ positivo alla ben conosciuta rabbia, bensรฌ a un virus dello stesso genere. Un Lyssavirus raro, il WCBL isolato una sola volta in un pipistrello del Caucaso nel 2002. Al momento non รจ noto come il felino sia potuto entrare in contatto con un agente cosรฌ remoto, tuttavia non sembrano teoricamente esservi particolari rischi per l’uomo. Proprio nel 2002, gli scienziati non avevano infatti trovato evidenze sulla capacitร di questo virus di infettare gli umani.
Per monitorare la situazione, il Ministero della Salute ha deciso di creare un team di tecnici e scienziati, anche allo scopo di verificare l’esistenza di casi analoghi. Cosรฌ ha spiegato il Ministero:
Sulla base dellโesperienza maturata da casi simili in altri Paesi, per virus analoghi, la capacitร di trasmissione dal serbatoio naturale a unโaltra specie rappresenta un evento estremamente limitato, a cui non fa seguito una diffusione epidemica. Attualmente, non ci sono evidenze di trasmissione da animale a uomo.
Come misura cautelativa, spiega il Corriere della Sera, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ha deciso di emettere una specifica ordinanza. Gli altri animali di proprietร della donna – un cane, un gatto e tre cuccioli – sono stati momentaneamente posti sotto sequestro per condurre tutte le analisi del caso. Nel frattempo, i proprietari di cani dovranno portare a passeggio i loro animali tenendoli sempre al guinzaglio. Vi รจ poi l’obbligo di allertare le autoritร in caso gli animali domestici dovessero manifestare dei sintomi che potrebbero far sospettare una possibile infezione. Fra i sintomi, la tendenza a mordere, comportamento piรน aggressivo, paralisi e difficoltร di deglutizione.
Gli esperti sottolineano anche la necessitร di evitare allarmismi, soprattutto fra i proprietari di gatti: l’infezione pare sia davvero estremamente rara.