Greenstyle Ambiente Animali Gatti e cibo: 5 comportamenti anomali

Gatti e cibo: 5 comportamenti anomali

Il gatto ama rosicchiare e masticare, attività utile a sfogare la noia e lo stress: se l'interesse è rivolto ad articoli anomali è bene chiede un consulto.

Gatti e cibo: 5 comportamenti anomali

La voglia di scoprire, perlustrare e cacciare, spinge il gatto a rivolgere il suo interesse su oggetti e cibi del tutto distanti dal consueto. Se in alcuni casi potrebbe indicare un cambio di gusto e interesse, in altre situazioni la scelta anomala potrebbe essere riconducibile a carenze alimentari o affettive. Alcuni gatti amano masticare oggetti, cavi elettrici, borse di plastica e tessuti, quindi articoli non alimentari, per motivi differenti dalla necessità di procacciarsi il cibo. È importante osservarli nel dettaglio e valutare il comportamento relazionandosi con il veterinario di fiducia, così da comprendere la causa e trovare una soluzione.

Sabbia della lettiera e lana

Il gatto mangia la sabbia della lettiera: un comportamento non così diffuso, ma presente nei felini di ogni età che può avere diverse spiegazioni. Se il micio è piccolo può aver semplicemente confuso la sabbia per un alimento, ma crescendo l’ingestione potrebbe nascondere qualche problematica. Tra le più diffuse una difficoltà ad assimilare ciò che mangiano normalmente, quindi carenze pancreatiche, insufficienze renali e anemia. Mentre l’ingestione della lana, fili e corde potrebbe rimandare all’infanzia, in particolare in gattini svezzati precocemente, e al gesto della suzione.

Erba, piante e fiori

Gatto e fiori

Il felino potrebbe rivolgere la sua attenzione anche nei riguardi dell’erba del prato, oppure di fiori e piante che stazionano nell’appartamento. Una scelta dettata dal buon sapore e profumo ma anche per la necessità di fibra utile a stimolare il tratto intestinale o per eliminare il bolo di pelo che intasa lo stomaco. In questi casi è bene offrire a Fufi un vasetto di erba gatta, rendendo inaccessibili piante e fiori che potrebbero risultare tossici per la sua salute.

Noia e plastica

La noia è una cattiva consigliera perché spinge il gatto a rosicchiare, masticare e ingerire oggetti e articoli di plastica, come borse, cavi elettrici, barattoli e molto altro. Il gatto non riceve stimoli adeguati, è stressato e insofferente, quindi per alleviare la sua routine sfoga l’angoscia masticando oggetti semi rigidi. A incentivare la cosa è anche il sapore della plastica stessa, favorito dalle sostante chimiche presenti, che rendono il tutto più appetibile.

Picacismo e genetica

Lana

Alcuni gatti sono predisposti geneticamente per la masticazione di prodotti non propriamente alimentari, ma anche al picacismo. Quest’ultimo è un disturbo del comportamento alimentare che spinge verso l’ingestione di prodotti non nutritivi: solitamente è associato a una carenza di ferro, alla leucemia, diabete, neoplasie cerebrali e immunodeficienza felina. Il gatto è maggiormente predisposto per la suzione ma anche l’ingestione di fili, corde, lana e tessuti che portano a occlusioni intestinali o esofagee, che richiedono interventi chirurgici anche d’urgenza.

Soluzioni

Interrompere questa routine errata è importante e per fare ciò è bene consultare subito il veterinario di fiducia che potrà consigliare la soluzione migliore. Ad esempio utilizzando giochi e attività utili a distrarre Fufi, spronandolo a sfogare il suo stress, quindi spray per allontanarlo dall’oggetto prescelto, fino al consulto di un comportamentista.

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