Cosa possono fare i cittadini colpiti - www.greenstyle.it
Con l’avvicinarsi della scadenza per il rinnovo delle esenzioni del ticket sanitario, è fondamentale prestare attenzione ai codici corretti.
Il 2025 si configura come un anno di importanti novità per le esenzioni ticket, con modifiche tariffarie nazionali che influenzeranno in modo significativo l’intero sistema sanitario pubblico, in particolare dal punto di vista economico.
Dal mese di aprile 2025 non solo sono scattati i rinnovi delle esenzioni, ma sono entrati in vigore i nuovi tariffari nazionali che hanno introdotto una revisione profonda delle tariffe applicate alle prestazioni sanitarie. Si tratta della prima modifica sostanziale degli ultimi anni, con l’obiettivo di rendere più sostenibile il sistema sanitario e favorire un risparmio per i cittadini. Le prestazioni saranno erogate a prezzi ridotti, mantenendo la possibilità di applicare le agevolazioni legate alle esenzioni totali o parziali.
La corretta compilazione della domanda di esenzione è quindi cruciale: una richiesta errata comporta il mancato riconoscimento dell’esenzione e l’annullamento della procedura, con conseguenti difficoltà nel fruire di visite, esami, acquisto di prodotti agevolati e prevenzione sanitaria.
Come funziona il rinnovo delle esenzioni e quali sono le tipologie di codici
La richiesta di esenzione ticket non è automatica in tutti i casi. Alcuni soggetti, come disabili e pensionati, beneficiano di un aggiornamento automatico, mentre per altri è necessario il rinnovo manuale anno per anno. Le modalità variano sensibilmente a seconda della regione e dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di appartenenza. Alcune ASL offrono la possibilità di rinnovare online, semplificando la procedura, mentre in altri casi è necessario recarsi di persona presso gli sportelli, compilare moduli specifici e presentare documenti.
I codici esenzione da indicare sono molteplici e si suddividono principalmente in tre categorie:
- Codici legati al reddito: destinati a pensionati con limiti ISEE prefissati, disoccupati, famiglie con minori a carico o persone in difficoltà economica. Possono essere richiesti più codici in base alla situazione personale.
- Codici legati a patologie: assegnati direttamente dai medici dell’ASL sulla base di documentazione ospedaliera che attesta la malattia. Questi codici non necessitano di rinnovo e possono prevedere esenzioni totali o parziali.
- Codici specifici regionali: in alcune regioni possono esserci ulteriori specificità o variazioni normative, rendendo essenziale il confronto con l’ASL di competenza.
Un errore nella scelta o nell’inserimento del codice esenzione comporta la decadenza della domanda. È quindi fondamentale conoscere e utilizzare correttamente i codici per mantenere il diritto alle prestazioni agevolate.

Parallelamente alle esenzioni ticket, è importante ricordare le disposizioni aggiornate relative alle detrazioni fiscali sulle spese sanitarie nel 2025. Ai sensi dell’articolo 15 del Tuir e delle recenti norme, le spese sanitarie sono detraibili al 19% purché il pagamento sia effettuato mediante strumenti tracciabili (bonifici, carte di credito, assegni bancari). Tuttavia, per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici e per le prestazioni rese da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale, il pagamento in contanti non preclude la detrazione.
È necessario indicare le spese nella dichiarazione dei redditi dell’anno di sostenimento e conservare la documentazione fiscale (fatture, ricevute fiscali, scontrini parlanti) per almeno cinque anni, periodo durante il quale l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli.
Le detrazioni sono riconosciute anche per le spese sostenute in favore di familiari fiscalmente a carico, con limiti reddituali specifici (2.840,51 euro annui, estesi a 4.000 euro per i figli sotto i 24 anni). Nel caso di spese pagate da un genitore per un figlio non fiscalmente a carico, la detrazione non è ammessa né per il genitore né per il figlio.
Tra le particolarità fiscali, le spese sanitarie per persone con disabilità beneficiano di una detrazione integrale senza applicazione della franchigia di 129,11 euro, come per esempio il trasporto in ambulanza o l’acquisto di arti artificiali.
Inoltre, la detrazione può essere ripartita in quattro rate annuali costanti se l’ammontare supera i 15.493,71 euro, scelta irrevocabile effettuata nella dichiarazione dei redditi.
