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Epilessia canina: cause e sintomi

Cani ed epilessia, una patologia neurologica che può essere anticipata da alcuni segnali e controllata attraverso l'utilizzo di medicinali veterinari.

Epilessia canina: cause e sintomi

Anche i cani possono soffrire di epilessia, ovvero quella condizione neurologica che equivale a una perdita di coscienza e convulsioni. Questa sorta di blackout a livello neurologico può risultare temporaneo, sporadico, transitorio o ricorrente, una conseguenza degli impulsi che arrivano al cervello i quali possono risultare incontrollabili. La reazione è quasi sempre riconducibile alla convulsione, cioè allo scuotimento fisico e violento, ma quest’ultimo non sempre può indicare uno stato epilettico. Molto importante perciò consultare un veterinario che, attraverso una visita accurata, potrà valutare i segnali di questi sintomi.

La causa che scatena l’epilessia spesso è ignota e le motivazioni quasi sempre riconducibili a problematiche differenti, ma la patologia è identificabile perché porta quasi sempre a malattie progressive intracraniche. La crisi conseguente favorisce la contrazione involontaria dei muscoli e può durare anche 5 minuti, ma solitamente esiste un periodo pre-crisi identificabile sotto il nome di aura, durante il quale si presentano alcuni segnali e campanelli di allarme. Il cane appare stordito, confuso, un po’ disorientato, questo lo porta a perdere l’equilibrio e cadendo a terra a irrigidire i muscoli. Anteprima di ciò che accadrà successivamente e di tutti i sintomi legati alla patologia epilettica.

Epilessia, cause principali

Cane a terra
Fonte: Happy dog rolling on the grass via Shutterstock

Come anticipato, le cause principali che scatenano le crisi epilettiche non hanno un’origine precisa, a volte possono risultare sconosciute. Ma tra le motivazioni più comuni è possibile individuare la predisposizione genetica, oppure traumi fisici alla testa, tumori al cervello, infezioni, malattie agli altri organi fino alle intossicazioni che possono scatenare le convulsioni. Inoltre esiste una predisposizione legata alla razza, che dovrebbe essere tenuta in considerazione per la riproduzione della stessa. I gruppi più colpiti sono: Labrador e Golden retriever, Beagles, Pastori tedeschi, Cane Bassotto, Setter Irlandese e Cocker Spaniel. Infine, non esiste un’età precisa per la crisi epilettica, cuccioli e adulti ne vengono colpiti in egual misura.

Sintomi e cure

Come anticipato prima della crisi si possono palesare alcuni campanelli d’allarme quali disorientamento, confusione e instabilità. Questo momento è identificabile con il nome di aura, durante la quale è importante preparare il cane per controllare i movimenti. Magari appoggiando cuscini e coperte morbide sotto il corpo e accanto all’animale, per evitare che si ferisca durante le convulsioni. Il cane cade di lato, il corpo si irrigidisce e sopraggiungono le contrazioni muscolari del tutto involontarie. L’animale può perdere saliva, feci e urina perché non ha il controllo del suo fisico, oppure semplicemente muovere la mascella con la lingua a penzoloni e accasciarsi a lato fissando il vuoto senza consapevolezza di se stesso. Spesso la convulsione può indurre una cecità temporanea, altre volte passare senza lasciare strascichi. Durante la crisi il proprietario dovrà rendere tranquillo l’ambiente, magari abbassando le luci, quindi affiancare l’animale e tranquillizzarlo con carezze e un tono di voce sereno. La fase post-crisi vedrà l’animale ancora confuso e disorientato, è importante seguirlo per evitare che si procuri dolore e traumi. Per una cura adeguata il proprietario dovrà comunicare al veterinario la durata e la frequenza delle crisi, quindi la tipologia stessa. Il dottore eseguirà una serie di esami e test per valutarne la gravità, di conseguenza consiglierà la cura più adeguata. L’epilessia non si può eliminare ma solo tenere sotto controllo attraverso un dosaggio preciso di medicinali, così da consentire all’animale una qualità migliore della vita.

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