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Eni for 2022, il nuovo report annuale di sostenibilità

Eni pubblica il report volontario annuale di sostenibilità che racconta il contributo dell'azienda per una transizione energetica giusta.

Eni for 2022, il nuovo report annuale di sostenibilità

Il 2022 ha catapultato nel dibattito pubblico il tema della sicurezza energetica e del costo dell’energia, capaci di condizionare in modo importante le vite di tutti noi. Mai come nell’ultimo anno è diventato chiaro a tutti quanto questi temi siano essenziali per le nostre comunità e quanto la decarbonizzazione sia un obiettivo sempre più necessario da raggiungere.

Come accade ogni anno dal 2006, Eni ha pubblicato il report volontario annuale di sostenibilità, giunto alla 17esima edizione, che racconta il contributo dell’azienda per una transizione energetica giusta, in grado di garantire l’accesso a un’energia efficiente e sostenibile e raggiungere l’obiettivo zero emissioni nette entro il 2050.

Il nuovo report, Eni for 2022 A just transition, illustra nel dettaglio tutto quello che Eni sta facendo per raggiungere quegli importanti obiettivi in un’ottica di condivisione dei benefici sociali ed economici con i lavoratori, la catena del valore, le comunità e i clienti in maniera inclusiva, trasparente e socialmente equa, tenendo in considerazione il diverso livello di sviluppo dei Paesi in cui opera nel mondo.

Neutralità carbonica al 2050: i traguardi del 2022

Il report è diviso in volumi. La parte dedicata alla Neutralità carbonica al 2050 conferma, nonostante il contesto di elevata volatilità e incertezza, la strategia dell’azienda di decarbonizzazione e i principali target emissivi e di business di medio-lungo termine, raggiungendo in un primo momento l’azzeramento delle emissioni nette (Scope 1+2) del business Upstream al 2030 e di tutta Eni al 2035, per poi concentrarsi sull’azzeramento netto al 2050 di tutte le emissioni GHG Scope 1, 2 e 3 associate all’intera catena del valore di Eni, sia in termini assoluti che di intensità.

Eni conferma anche la propria consapevolezza dell’importanza di ridurre le emissioni di metano, visto il suo elevato potere climalterante e il ruolo riconosciuto in termini di opportunità di mitigazione del riscaldamento globale nel breve-medio termine e per questo si impegna nell’implementazione di azioni per il monitoraggio e la minimizzazione delle emissioni di metano lungo la propria filiera Oil & Gas, migliorando ulteriormente l’accuratezza e la trasparenza della rendicontazione delle emissioni di metano.

Parallelamente Eni prosegue nella trasformazione dei suoi business tradizionali. Grazie a Plenitude, la Società Benefit di Eni che integra rinnovabili, soluzioni energetiche per i clienti e una rete capillare di ricarica per veicoli elettrici (EV), nel 2022 l’obiettivo che l’azienda si era prefissato è stato raggiunto con l’installazione di altri 13mila punti di ricarica per veicoli elettrici in tutta Italia, un numero destinato a superare le 30mila unità entro il 2026.

Eni Sustainable Mobility per carburanti sempre più sostenibili

Dall’inizio del 2023 è entrata in campo anche Eni Sustainable Mobility, la società del gruppo che supporterà la transizione energetica di Eni abbinando all’offerta di carburanti sempre più sostenibili, servizi avanzati dedicati agli automobilisti in Italia e in Europa. Come? Facendo leva su una rete di 5.000 stazioni di servizio, Eni le potenzierà per supportare anche la mobilità elettrica e quella basata sull’idrogeno, e allo stesso tempo proseguirà lo sviluppo di nuovi progetti come quelli di Livorno e Pengerang in Malesia, attualmente in fase di valutazione e quello in Louisiana, negli Stati Uniti, dove è già stata realizzata una bioraffineria in Joint Venture con PBF.

Valorizzare le persone e promuovere lo sviluppo locale

La parte del report dedicata all’eccellenza operativa riassume i traguardi raggiunti grazie a Eni nella valorizzazione delle persone e la salvaguardia sia della salute e della sicurezza delle persone. Nel 2022, ad esempio, sono stati investiti 72 milioni di euro per le attività di salute e oltre 900mila ore sono state impiegate per la formazione di 27.500 dipendenti sul corso “Nuovo codice etico”.

Sempre nel 2022, si legge nel report, Eni ha raggiunto il 90% di riutilizzo delle acque dolci e punta incrementare ulteriormente la quota di acqua da bonifica trattata e riutilizzata nel ciclo produttivo o reiniettata, dagli attuali 10 Mm3 a 12 Mm3 al 2026. Nel corso dei 12 mesi dello scorso anno l’azienda ha stretto 4 partnership con altrettante ONG internazionali per la conservazione della biodiversità.

L’impegno di Eni nel mondo

3rd of December, Delta State, Green Rivers Project, Nigeria. NAOC’s flagship agricultural initiative established in 1987.

Eni for 2022 illustra anche il contributo di Eni nei paesi come il Messico, l’Egitto, la Costa d’Avorio, il Congo e la Nigeria, favorendo l’accesso all’elettricità e all’acqua e promuovendo programmi per lo sviluppo locale con un investimento di 76,4 milioni di euro e un ulteriore investimento previsto di 328 milioni tra il 2023 e il 2026.

Nel 2022, grazie al coinvolgimento di Eni, 63.400 nuovi studenti hanno frequentato scuole costruite o ristrutturate con servizi migliorati da Eni e 71.700 persone (su 70.000 previste) accedono all’acqua pulita e potabile, un numero destinato a salire di altre 49.600 unità nel 2023. Non solo. Anche l’obiettivo di permettere a 100mila persone di accedere a servizi sanitari migliorati è stato raggiunto e superato di 20mila persone.

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, nel presentare Eni for 2022 – A just transition, ha dichiarato:

Nell’affrontare le sfide del settore energetico che Eni ha di fronte manteniamo salde le nostre priorità con un impegno continuo per favorire l’accesso all’energia, lo sviluppo locale e la tutela dell’ambiente. Il successo della nostra strategia non può prescindere dalla collaborazione con i nostri stakeholder, dai privati, al pubblico, alle organizzazioni internazionali e della società civile, agli istituti di ricerca. Oggi più che mai è necessario mettere a fattore comune risorse e capitale umano, attraverso una visione ampia, che permetta di allinearsi sugli obiettivi comuni per ridurre i gap esistenti a livello geografico e promuovere il progresso umano globale.

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