
Sanatoria nuova - Greenstyle.it
Nuove misure fiscali previste per il biennio 2025-2026 potrebbero davvero cambiarci la vita in meglio una volta per tutte.
Ci sono novità al vaglio del Parlamento per quanto riguarda la possibilità di estendere le agevolazioni fiscali come la riapertura del ravvedimento speciale o come nuove semplificazioni sul concordato che vale per il prossimo biennio 2025-2026.
Altre novità riguardano gli avvisi bonari, la deduzioni, l’invio dei dati sanitari, l’armonizzazione normativa e riconoscimento delle sentenze penali nei processi tributari. Tutta una serie di miglioramenti che potrebbero davvero esserci nella vita più semplice, soprattutto per alcune procedure burocratiche rese più snelle e meno arzigogolate. Quello che il governo sta al momento valutando quello di riaprire i termini per chi aderisce al nuovo concordato del biennio 2025-2026, di modo che possa essere incluso anche l’anno 2023 in precedenza escluso perché ancora in fase dichiarativa. Ma scopriamo in dettaglio quali sono le novità.
Novità sulla sanatoria fiscale, come aderire e che cosa implica
Tra i punti più interessanti presentati dalla commissione c’è quello sullo snellire l’iter burocratico per elaborare la proposta di concordato. Questo perché fino ad oggi era richiesto necessariamente il parere del Garante della Privacy anche per modifiche alla metodologia già approvata in precedenza. Nelle nuove proposte c’è anche l’idea di richiedere il parere del garante soltanto se le modifiche solo sostanziali, in assenza di cambiamenti sostanziali, dunque vale l’autorizzazione concessa negli anni precedenti. E questo sarebbe una grande svolta per snellire gli iter burocratici italiani già abbastanza fitti.

Un altro punto riguarda le dichiarazioni precompilate che hanno a che fare col Sistema Tessera Sanitaria. La proposta della commissione è di fissare al 31 gennaio di ogni anno la scadenza per la trasmissione dei dati, evitando così che altri decreti ministeriali possano rinviarne la trasmissione allo stesso modo si vuole riconoscere la maxi deduzione del 120% per le assunzioni anche ai fini del calcolo del reddito concordato, una misura coerente con ciò che era stato stabilito nella legge di bilancio 2025.
Un altro punto importante di questa riforma interviene sulle successioni, le donazioni e i tributi. Occorre una coerenza normativa per evitare contraddizioni e migliorare in generale la chiarezza delle leggi per quanto riguarda i testi normativi che hanno a che fare con le successioni e le donazioni. La riforma richiede interventi di armonizzazione tra tutti i testi normativi, per arrivare ad un allineamento tra le disposizioni su imposte di registro a, successione, donazioni, imposta di bollo e sanzioni tributarie.