Le lauree con cui si trova più facilemnte lavoro - greenstyle.it
Quali sono le lauree con cui inserirsi subito nel mondo del lavoro e ottenere guadagni redditizi? In questi campi è più facile.
In un contesto economico e sociale in continua evoluzione, la scelta del corso di laurea più idoneo rappresenta un nodo cruciale per i giovani italiani che si affacciano al mondo del lavoro. Le lauree più richieste in Italia nel 2025 confermano come, nonostante alcune criticità strutturali, il titolo accademico rimanga una chiave fondamentale per accedere a opportunità di impiego qualificato e ben remunerato.
La situazione universitaria e occupazionale in Italia
Secondo il Rapporto AlmaLaurea 2025, il tasso di occupazione a cinque anni dalla laurea supera il 90%, un dato che testimonia il valore strategico della formazione universitaria nel nostro Paese. Tuttavia, l’Italia continua a registrare un tasso di scolarizzazione tra i 25 e i 34 anni del 31,6%, molto al di sotto della media europea, collocandosi penultima solo davanti alla Romania (Eurostat 2025). Questo gap evidenzia un ritardo preoccupante rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030, che mira a raggiungere il 45% di laureati in questa fascia d’età.
Un altro dato significativo riguarda i NEET, i giovani tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano: nonostante una lieve diminuzione, rappresentano ancora il 15,2% della popolazione giovanile italiana, tra i valori più alti dell’Unione Europea. A ciò si aggiunge una spesa pubblica per l’istruzione universitaria pari all’1,0% del PIL nel 2021, inferiore alla media OCSE del 1,5%, segnale di investimenti che restano insufficienti.

Nonostante le difficoltà, il titolo universitario continua a offrire vantaggi concreti: a un anno dalla laurea, il 78,6% dei laureati è occupato, la percentuale più alta dell’ultimo decennio, e a cinque anni la stabilità lavorativa aumenta, con il 92,8% dei triennali e l’89,7% dei magistrali impiegati stabilmente. Anche le retribuzioni crescono: il reddito netto mensile medio passa da circa 1.490 euro a un anno dalla laurea a 1.770 euro (triennali) e 1.847 euro (magistrali) dopo cinque anni.
Le facoltà più richieste dal mercato del lavoro italiano nel 2025 confermano il primato delle discipline tecnico-scientifiche, soprattutto nell’area STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Tra i laureati magistrali, le percentuali di occupazione a cinque anni sono particolarmente elevate in:
- Ingegneria industriale e dell’informazione: oltre il 92,6%
- Informatica e tecnologie ICT: 91,2%
- Area medico-sanitaria e farmaceutica: 87,9%
Seguono con tassi elevati anche i laureati in Architettura, Ingegneria civile, Economia e Agraria. Le discipline umanistiche, invece, mostrano percentuali inferiori: Giurisprudenza e Lingue si attestano intorno all’80-82%, mentre le lauree in Lettere, Arte e Psicologia presentano tassi di occupazione più bassi, spesso con retribuzioni medie inferiori a 1.500 euro netti mensili.
Gli ultimi dati Unioncamere indicano che tra il 2024 e il 2028 saranno richiesti annualmente tra i 44.000 e i 50.000 laureati in Economia, tra 42.000 e 45.000 in Formazione e Scienze motorie, e tra 36.000 e 41.000 laureati in Ingegneria. In particolare, l’ingegneria civile è destinata a crescere con una domanda tra 13.000 e 15.000 unità all’anno.
I lavori del futuro e le nuove competenze richieste
Il mercato del lavoro del prossimo quinquennio sarà fortemente influenzato dalla transizione digitale e dalla sostenibilità ambientale. Le opportunità occupazionali maggiori sono previste in:
- Ingegneria industriale, elettronica e ambientale, con un focus sulla mobilità sostenibile e le energie rinnovabili
- Informatica, Data Science e Intelligenza Artificiale, con una crescita superiore a 900.000 posti entro il 2028
- Professioni sanitarie e mediche, per rispondere a una domanda in costante aumento
- Economia e Statistica, con ruoli trasversali nell’analisi dati e gestione aziendale
- Scienze ambientali e naturali, con un forte sviluppo nei green jobs
In parallelo, cresce la domanda di professionisti in ambito digitale quali data scientist, cyber security analyst, cloud computing expert, e specialisti in intelligenza artificiale. Figure come l’AI Engineer e il Machine Learning Specialist sono centrali per l’innovazione aziendale e la competitività sui mercati globali.
