Greenstyle Alimentazione Mangiare sano Cipolline in agrodolce: ricetta e conserva

Cipolline in agrodolce: ricetta e conserva

Le cipolline in agrodolce rappresentano una conserva molto diffusa: vediamo come prepararle per conservarle e anche per usarle subito come contorno.

Cipolline in agrodolce: ricetta e conserva

Le cipolline in agrodolce sono state per molto tempo una delle conserve casalinghe più comuni. Tuttavia, oggi è più comune che la ricetta venga realizzata per il consumo immediato, mentre la conserva viene più spesso acquistata.

Questo contorno gustoso è di solito realizzato con la borettana, una varietà delle piante Allium Cepa. Si tratta, come per tutte le altre varietà, di una pianta erbacea biennale il cui ciclo di vita viene notoriamente interrotto, dalla raccolta delle foglie che iniziano a ingrossarsi nella parte basale dando origine al classico bulbo. La borettana si adatta sia a terreni profondi e freschi, caratterizzati da un buon drenaggio e con scarsa umidità residua. Queste caratteristiche del terreno sono indispensabili per evitare il marciume della porzione basale delle piantine.

Il bulbo di queste cipolle è particolarmente apprezzato per il gusto e per le interessanti qualità benefiche: il loro consumo favorisce l’abbassamento della pressione arteriosa e della concentrazione plasmatica di colesterolo. Tutte le cipolle sono inoltre note per le la loro efficacia battericida e fungicida.

Vediamo come preparare le cipolline in agrodolce per conservarle in modo sicuro in vasi a chiusura ermetica, nonché come realizzare la ricetta per il consumo immediato.

Cipolline in agrodolce: ricetta base per la conserva

Vegetables
Fonte: Vegetables via pixabayVegetables via Pixabay

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 kg g di cipolline borettane;
  • 500 ml cucchiai di aceto di vino bianco;
  • 100 ml di olio extravergine di oliva;
  • 100 g di zucchero;
  • 1 litro di acqua.

Raccogliete le cipolline sul piano lavoro, quindi sbucciatele e risciacquatele in acqua fresca corrente. Fate lessare le cipolle per 2-3 minuti, poi scolatele bene e raccogliete nei vasi di vetro puliti e sterilizzati. Versate un litro di acqua in una ciotola, unitevi poi l’aceto e lo zucchero. Mescolate fino al completo scioglimento dello zucchero. Aggiungete il liquido di conserva ai vasi con le cipolline e, con l’aiuto di un distanziatore, abbassate i bulbi e fate uscire tutte le bolle di aria. Chiudete i vasi, quindi poneteli in una pentola con i bordi alti e coprite con acqua fino a 2 centimetri circa oltre l’altezza dei contenitori. Portate a ebollizione e mantenetela per circa 30 minuti, quindi spegnete il fuoco e fate raffreddare nella pentola con l’acqua. Ispezionate i contenitori dopo 12-24 ore e valutate la chiusura ermetica e il vuoto: premendo con il dito al centro del coperchio, non si deve udire il classico “clic-clac”.Riponete i vasi in un luogo fresco e asciutto, per circa 15 giorni prima di consumare.

Cipolline in agrodolce: ricetta base da servire subito

Vegetables
Fonte: Vegetables via pixabayVegetables via Pixabay

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 g di cipolline borettane;
  • 1 cucchiaio di aceto di vino bianco;
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva;
  • 1 cucchiaio di zucchero;
  • 50 ml di acqua tiepida.

Raccogliete le cipolline sul piano lavoro, quindi sbucciatele e risciacquate in acqua fresca corrente. Versate in una larga padella antiaderente l’olio extravergine di oliva, quindi unite le cipolline borettane e fate rosolare a fuoco medio alto per 5-8 minuti, mescolando spesso. Quando tutte le cipolle saranno ben dorate su entrambi i lati, aggiungete l’acqua, l’aceto e lo zucchero. Mescolate per amalgamare bene tutti gli ingredienti, quindi chiudete il coperchio e fate cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti. Mescolate spesso. Trascorso questo tempo, togliete il coperchio e fate rosolare a fuoco medio alto per qualche minuto.

La ricetta può essere realizzata anche con aceto balsamico. La variante dà origine a un contorno più aromatico, profumato e colorato.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Cottura passiva: come cuocere a fuoco spento e risparmiare
Alimentazione

La cottura passiva è una tecnica che consiste nell’utilizzo del calore residuo per cuocere gli alimenti. Per applicarla, basta portare l’acqua ad ebollizione, mettere gli alimenti nella pentola e dopo poco spegnere il fuoco. In questo modo, possiamo cuocere la pasta, il riso e anche le verdure.