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Partita Iva, se c’è l’hai rischi davvero grosso: svelati i nuovi criteri dei controlli dell’Agenzia delle Entrare, sono super severi!
Sono ufficialmente partiti i controlli fiscali relativi alle partite IVA riferite all’anno 2021. L’Agenzia delle Entrate ha intensificato l’attività di verifica al fine di contrastare il fenomeno delle irregolarità e dell’evasione fiscale, con particolare attenzione a specifiche anomalie che emergono dall’analisi approfondita delle dichiarazioni presentate. Le novità e gli aspetti fondamentali da conoscere per i contribuenti coinvolti sono essenziali per evitare sanzioni e per regolarizzare tempestivamente la propria posizione.
Il focus principale dei controlli riguarda diverse tipologie di anomalie riscontrate nelle dichiarazioni delle partite IVA per il 2021. Tra queste, spiccano:
- Disallineamenti tra ricavi dichiarati e operazioni bancarie: l’Agenzia delle Entrate verifica la coerenza tra gli importi indicati nel modello Redditi e i movimenti finanziari registrati sui conti correnti aziendali o personali, per individuare possibili omissioni o sottovalutazioni dei ricavi.
- Fatturazioni inesistenti o gonfiate: l’accertamento mira a identificare emissioni di fatture non corrispondenti a reali operazioni commerciali o la sovrastima dei valori fatturati per ridurre artificialmente il reddito imponibile.
- Errori nell’applicazione del regime fiscale: particolare attenzione è riservata ai contribuenti che hanno adottato regimi agevolati o forfettari, con controlli su limiti di fatturato, spese deducibili e modalità di calcolo delle imposte.
- Omissioni nella comunicazione delle operazioni IVA: la correttezza degli elenchi Intrastat e delle liquidazioni periodiche IVA è un altro aspetto cruciale su cui si basa l’attività di verifica, per evitare mancati versamenti o indebite compensazioni.
Partita Iva, partono i controlli dell’Agenzia delle Entrate
Il quadro normativo e tecnologico è stato potenziato per consentire all’Agenzia delle Entrate di effettuare controlli più efficaci e mirati. L’uso sempre più diffuso di software di analisi dei dati e di intelligenza artificiale permette di incrociare grandi quantità di informazioni provenienti da diversi archivi e banche dati, così da individuare rapidamente le anomalie più rilevanti. Inoltre, la collaborazione con altri enti pubblici, come l’INPS e l’Agenzia delle Dogane, contribuisce a creare un sistema integrato di controllo fiscale.

Questo approccio consente di ridurre il rischio di errori e di migliorare la tempestività delle verifiche, nonché di focalizzare l’attenzione sulle posizioni più a rischio di evasione o di irregolarità. In questo contesto, è fondamentale che i titolari di partite IVA mantengano una documentazione contabile accurata e aggiornata, per poter fornire eventuali chiarimenti in caso di richiesta da parte degli ispettori fiscali.
Per evitare spiacevoli conseguenze derivanti dai controlli, i contribuenti con partita IVA sono invitati a verificare attentamente la correttezza delle dichiarazioni presentate per il 2021 e, in caso di errori o omissioni, a procedere con le opportune regolarizzazioni. Le possibilità di ravvedimento operoso consentono di sanare le irregolarità pagando le sanzioni ridotte e gli interessi, evitando così accertamenti più gravosi e potenzialmente costosi.
