Saldo e stralcio fino a 5.000 euro: una soluzione per i contribuenti in difficoltà(www.greenstyle.it)
Le cartelle esattoriali tornano al centro del dibattito nella manovra di Bilancio 2026, con importanti novità.
Secondo le ultime anticipazioni, il governo potrebbe introdurre due misure principali: il ritorno del saldo e stralcio per importi contenuti fino a 5.000 euro e la nuova rottamazione quinquies per debiti di entità superiore. Entrambe le iniziative puntano a favorire una maggiore sostenibilità del debito fiscale, in netto contrasto con le modalità più rigide delle precedenti sanatorie.
Il saldo e stralcio rappresenterà uno degli strumenti cardine per i contribuenti con debiti fino a 5.000 euro. Questa misura, inedita rispetto alle recenti pratiche fiscali, permetterà di estinguere il debito con un pagamento ridotto, andando ben oltre la semplice cancellazione di sanzioni, interessi e aggio di riscossione. In pratica, con un esborso contenuto, il contribuente potrà azzerare completamente il debito residuo, una soluzione particolarmente rivolta a chi si trova in condizioni economiche precarie.
Tuttavia, l’accesso al saldo e stralcio non sarà universale: l’agevolazione sarà riservata ai contribuenti con un valore ISEE inferiore a 30.000 euro, così da focalizzare l’intervento su chi si trova in una reale situazione di fragilità finanziaria. Questa scelta strategica mira a coniugare equità sociale e sostenibilità finanziaria.
Va ricordato che il saldo e stralcio, pur essendo introdotto dalla Legge n. 145/2018, ha finora riguardato solo persone fisiche in grave difficoltà economica ed esclusivamente debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 dicembre 2017. Le ultime proposte estenderebbero quindi la portata e le condizioni di questa misura, rendendola uno strumento più accessibile e flessibile.
Rottamazione quinquies: nuove condizioni per i debiti superiori a 50.000 euro
Per i contribuenti con posizioni debitorie di importo superiore a 50.000 euro, invece, è in arrivo la rottamazione quinquies, inserita nel collegato alla legge di Bilancio 2026, che rappresenta una revisione delle precedenti sanatorie con condizioni più vantaggiose per i contribuenti.
Le novità più rilevanti riguardano:
- piani di dilazione fino a 120 mesi, molto più lunghi rispetto alle 18 rate trimestrali delle precedenti versioni;
- rate di importo ridotto, ma con scadenze più ravvicinate;
- decadenza dal beneficio prevista solo al mancato pagamento dell’ottava rata, anche se non consecutiva, superando la rigidità delle precedenti regole che prevedevano la decadenza già alla prima rata saltata;
- una maxi-rata iniziale pari al 5% del debito, in luogo delle due maxi-rate del 20% che in passato gravavano pesantemente sul contribuente.
Questa nuova rottamazione si pone come un’opportunità concreta per chi ha accumulato debiti consistenti, offrendo una pace fiscale più sostenibile e dilazionata, senza rinunciare a garantire entrate certe per l’Erario.

Il saldo e stralcio è anche un accordo negoziale che può essere utilizzato in ambiti più ampi rispetto alla sola fiscalità pubblica. Si tratta di un’intesa tra debitore e creditore in cui il primo versa una somma inferiore rispetto al debito originario e, in cambio, il secondo rinuncia al residuo credito, con la chiusura definitiva della posizione.
Questa pratica, diffusa soprattutto nelle trattative con banche, finanziarie e società di recupero crediti, consente di evitare pignoramenti, azioni giudiziarie lunghe e costose, e di liberarsi da debiti insostenibili. È fondamentale, però, che l’accordo sia formalizzato per iscritto e che venga rilasciata una liberatoria completa, per evitare future controversie o il mantenimento del nominativo nelle banche dati dei cattivi pagatori (come la CRIF).
Il saldo e stralcio conviene soprattutto quando:
- il debitore si trova in una grave condizione economica (disoccupazione, malattia, separazione);
- il credito è stato ceduto a società di recupero, che sono disposte a trattare anche su importi molto ridotti;
- non vi sono beni aggredibili o sono in corso altri pignoramenti.
Le regole d’oro per un saldo e stralcio efficace e sicuro
Per chi intende intraprendere questa strada, è fondamentale seguire alcune precauzioni:
- Valutare accuratamente la propria posizione debitoria, individuando debiti e creditori;
- formulare una proposta di pagamento sostenibile e credibile;
- ottenere sempre un accordo scritto e firmato prima di effettuare qualsiasi pagamento;
- chiedere la liberatoria finale che attesti l’estinzione del debito;
- verificare la cancellazione dalle banche dati delle centrali rischi.
Senza queste garanzie, il rischio è di incorrere in pagamenti che non estinguono realmente il debito o di rimanere segnalati come cattivi pagatori, con gravi ripercussioni sulla propria situazione creditizia.
