
Cartelle esattoriali addio, cosa sapere - greenstyle.it
La legge 228 del 2012 ha creato un ponte tra le necessità dei contribuenti e le responsabilità degli enti impositori.
Le cartelle esattoriali rappresentano una fonte di ansia per molti contribuenti italiani, spesso associate a debiti che sembrano insormontabili, derivanti da tasse, multe o altre imposizioni.
Tuttavia, esiste una normativa poco conosciuta che offre la possibilità di annullare le cartelle esattoriali senza dover ricorrere a procedure di prescrizione o rottamazione. In questo articolo, esploreremo come funziona questo sistema e quali opportunità offre ai cittadini.
La legge 228 del 2012 e il principio del silenzio-assenso
La legge 228 del 24 dicembre 2012 introduce un meccanismo che sfrutta il principio del silenzio-assenso da parte della pubblica amministrazione. Questo sistema consente ai contribuenti di vedere annullati i debiti anche quando le loro contestazioni sono convincenti rispetto alla legittimità della cartella.
Nonostante questa normativa esista da oltre dieci anni, molti cittadini ignorano le sue potenzialità. Essa è stata concepita in un periodo in cui le cosiddette “cartelle pazze” erano frequenti, per offrire una tutela immediata contro richieste di pagamento ingiustificate.
Come presentare un’istanza di sospensione
Se un contribuente riceve una cartella esattoriale ritenuta illegittima, ha il diritto di presentare un’istanza all’agente della riscossione per richiederne la sospensione. È importante sottolineare che il cittadino può richiedere la sospensione basandosi sulla sua percezione di illegittimità, senza dover dimostrare in modo definitivo l’inequità del debito. Questo significa che anche se le motivazioni del contribuente risultano infondate, la legge tutela comunque il suo diritto di difesa.

Una volta presentata l’istanza, l’agente di riscossione ha l’obbligo di inoltrarla all’ente creditore entro dieci giorni. Da quel momento, l’ente ha 220 giorni per fornire una risposta. Se non risponde, la legge prevede l’annullamento automatico della cartella esattoriale. Questo aspetto è cruciale: non è necessario dimostrare che la cartella fosse illegittima, ma solo che l’ente non ha rispettato i termini di risposta, liberando il contribuente da qualsiasi obbligo di pagamento.
Vantaggi e limitazioni della normativa
Un ulteriore vantaggio riguarda la specificità della norma. Se un cittadino presenta un’istanza corredata da documentazione e l’ente creditore non risponde entro il termine stabilito, il debito viene automaticamente eliminato dalle scritture patrimoniali dell’ente stesso.
Tuttavia, è importante considerare che la norma non si applica in presenza di sospensioni giudiziali o amministrative, né in caso di sentenze non definitive. L’istanza deve essere presentata entro 60 giorni dalla notifica della cartella per essere valida. Agendo tempestivamente, il cittadino ha buone possibilità di vedere annullato il proprio debito.
Grazie a questo sistema, è possibile difendersi efficacemente da cartelle esattoriali ritenute ingiuste, rappresentando un significativo passo avanti nella tutela dei diritti dei contribuenti e nella gestione delle relazioni tra cittadini e pubblica amministrazione.