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Cani e funghi: rischi e soluzioni

Il consumo di funghi per il cane non è particolarmente consigliato, perché spesso produce intolleranze alimentari e intossicazioni anche gravi per il corpo.

Cani e funghi: rischi e soluzioni

Fonte immagine: StockSnap via Pixabay

Il cane deve alimentarsi in modo sano e corretto, per questo è importante rammentare tutti i cibi che sono considerati per lui tossici. Dall’uva al cioccolato, dalle cipolle all’uvetta e all’aglio, passando per buona parte dei funghi: la lista è corposa, per questo è importante ricordarla la durante la preparazione del meni. I funghi, in particolare, possono crescere spontaneamente nei parchi, nei prati e nel giardino di casa, risultando così di facile accesso per Fido. La possibilità che compaiano i prataioli più comuni o le specie più tossiche è paritaria, rappresentando una vera problematica per la salute dell’amico a quattro zampe. È fondamentale comprendere cosa fare, in caso di ingestione, e come risolvere l’incidente nel modo migliore.

Ingestione da funghi

Indipendentemente dalla tipologia, i funghi andrebbero vietati al cane non solo perché non tollerati o tossici, ma anche poiché contengono molteplici molecole – alcune ancora sconosciute – che possono risultare dannose per Fido. L’ingestione volontaria o accidentale di questo alimento può provocare problematiche di natura fisica, sia immediate che tardive, con sintomi che possono presentarsi con intensità variabile. Tutto dipende dal quantitativo ingerito ma, in particolare, dalla tipologie dello stesso. Molti proprietari ogni tanto aggiungono al pasto del cane qualche fungo cotto, prodotti però controllati e acquistati al supermercato.

Sintomi

Cane cuccia

Purtroppo le tossine presenti nei funghi di prato o velenosi, dette micotossine, possono provocare sintomi a breve latenza oppure a lunga distanza. Nel primo caso, dopo poche ore dall’ingestione il cane potrebbe vomitare, avere la diarrea anche con sangue, quindi lacrimare e soffrire di forti dolori addominali, sviluppando anche allucinazioni. Nel secondo, la sintomatologia si manifesta con ritardo, dopo 12 o 24 ore dall’ingestione, e con esiti più gravi per il fegato, le sue funzionalità e per i reni. In entrambe le situazioni il livello di gravità è molto alto e spesso l’esito è mortale. I sintomi più comuni che rimandano all’intossicazione da funghi comprendono anche miosi, ipotermia, scialorrea abbondante, stato stuporoso, ottundimento del sensorio e ipovolemia.

Rimedi

Non esistono cure contro le micotossine: spesso un fungo commestibile per l’uomo può rivelarsi letale per il cane. Per questo, in caso di ingestione accidentale, è fondamentale contattare immediatamente il veterinario che dovrà sicuramente visitare l’amico con urgenza. Un primo aiuto domestico potrebbe essere rappresentato dal vomito che il proprietario dovrebbe provocare al cane, per poi correre dal veterinario per la lavanda gastrica. Temporeggiare o rimandare potrebbe risultare letale, l’assorbimento delle tossine preclude ogni possibilità di salvezza per l’amico.

Alimentazione

Cane e uomo

L’argomento funghi è spesso contraddittorio: esiste una forte discrepanza tra chi li offre al cane e chi preferisce evitare. Per quanto riguarda quelli destinati alla vendita, quindi controllati e certificati, non dovrebbero esserci grosse problematiche, ma come per ogni cibo destinato al consumo umano è bene fare un passo indietro. Non conoscendo le singole reazioni e sensibilità del cane, è meglio evitarne la somministrazione, anche perché potrebbero produrre intolleranze gravi e tossicità varie, che potrebbero influire sul fegato.

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