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Cane: educarlo a non abbaiare al campanello

Cani che abbaiano al suono del campanello o all'arrivo di estranei, è importante valutare la causa e la motivazione per arginare comportamenti sbagliati.

Cane: educarlo a non abbaiare al campanello

Arrivano visite, suonano al campanello di casa e il vostro cane intona una serie di latrati, ululati, abbaiando con foga. La situazione di controllo e di guardia alla vostra magione potrebbe farvi sorridere, anche inorgoglirvi, ma al contempo infastidire il vicinato. Il suono preannuncia un nuovo arrivo, magari di un conoscente o di un membro effettivo del gruppo famiglia – o branco – a cui appartiene, per questo Fido abbaia. Al contempo potrebbe significare la presenza di un estraneo, di qualcuno che il quadrupede non identifica nel modo più corretto e quindi può avvertire come una minaccia. Questa è la sua metodologia comunicativa per allertare che qualcosa è cambiato nella dinamica del quotidiano.

Del resto il compito principale di Fido è quello di proteggerci, oltre che di amarci, il suo abbaiare può avere diversi significati. Primo tra tutti lanciare un allarme ai membri del suo branco famiglia, in particolare per attirare l’attenzione su qualcosa che non funziona oppure risulta anomalo. Ma può anche indicare paura, richiesta di attenzione da parte del capobranco oppure segnalare uno stato di noia. Si, il cane può abbaiare anche perché non si diverte e quindi si sente frustrato da una situazione di apatia. Ma se il suo dialogo risulta molesto è bene limitarlo solo ai casi di necessità.

Comunicazione del cane e regole

Abbaiare
Hungry Labrador Reriever is waiting for feeding via Shutterstock

Come anticipato il cane abbia per motivi diversi, per vagliare l’importanza della sua comunicazione è bene individuare la causa del suo dialogo. In particolare limitando latrati e versi figli della noia e dei capricci, ma prestando attenzione alle motivazioni valide. Escludendo i messaggi legati alla presenza di estranei o elementi di disturbo, è importante educare il proprio amico ad abbaiare solo in caso di reale necessità. Ovvero permettendogli di svolgere il suo lavoro nel modo più consono, ma limitando le derive comportamentali.

Il proprietario deve ascoltare il proprio cane per valutare se il suo è un comportamento adeguato alla situazione, quindi premiandolo con carezze dopo aver controllato personalmente la causa del suo abbaiare. In questo modo comunicherà al quadrupede che la situazione è ora sotto controllo, al suo vaglio. Se il cane è addestrato risulterà utile ordinargli il silenzio. Ma in caso contrario è bene individuare la motivazione ed eliminare il problema, se abbaia perché vede passare persone è utile chiudere le tende oppure farlo rientrare in casa. Importante non urlare, non gridare, evitare di sgridare il cane perché questo produrrebbe un effetto contrario. Il cane, non comprendendo la nostra lingua, avvertirebbe solo l’agitazione del capobranco sentendosi giustificato ad abbaiare.

Soluzioni

A ogni suono di campanello è bene muoversi con calma, senza fretta, con un tono di voce calmo, pacato e tranquillo. Replicando un gesto innato che anche le madri mettono in atto con i piccoli, ovvero chiudere gentilmente il muso tra le mani. Questo atto inibitorio implica una necessità di tranquillità, uno stop al vociare. Il tutto potrebbe risultare più facile ponendo una mano intorno al muso, una sulla collottola pronunciando un No deciso ma non aggressivo. Con la giusta autorevolezza da capobranco, senza rabbia o urla, magari ripetendo il gesto fino all’assimilazione. Associate al “No” una parola standard come ad esempio silenzio, calma, che lui potrà legare alla richiesta. Infine, ogni volta che ascolterà il vostro comando premiatelo con una crocchettina, così da rinforzare l’assimilazione.

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