Furti e segnali sospetti: cosa fare se trovi un euro fuori dalla porta di casa (www.greenstyle.it)
Un allarme crescente per furti in tutta Italia spinge le autorità e i cittadini a prestare attenzione a segnali vicino alle abitazioni.
Negli ultimi anni, i malviventi hanno affinato le loro tecniche di intrusione, adottando metodi sempre più ingegnosi e difficili da rilevare. Tra le strategie più comuni emergono:
- Chiavi bulgare e grimaldelli bulgari: strumenti che permettono di aprire serrature senza lasciare segni di effrazione, soprattutto se le serrature sono datate o comuni in un edificio. Le serrature di nuova generazione, come quelle a doppia mappa con contromisure anti-effrazione, offrono maggiore protezione, ma l’unico modo certo per difendersi è l’installazione di sistemi di allarme collegati con le forze dell’ordine.
- Scalata: i ladri si arrampicano sulle facciate o entrano dal tetto per accedere alle abitazioni tramite finestre non adeguatamente protette. L’installazione di allarmi esterni e sensori di movimento è fondamentale per prevenire questo tipo di incursioni.
- Tecnica della calamita: efficace solo se il proprietario ha lasciato le chiavi attaccate all’interno della porta. Con una calamita potente, il ladro riesce a far girare la chiave dall’esterno senza scassinare.
- Tecnica della colla: un trucco usato soprattutto da bande di ladri georgiani, che applicano fili invisibili o piccole gocce di colla sui contorni delle porte per verificare se un’abitazione è disabitata. Se i fili restano intatti, i ladri sanno che possono agire senza rischi.
- Tecnica della bottiglietta di plastica: molto diffusa anche in Umbria, questa modalità consiste nell’inserire una lastra di plastica ricavata da una bottiglia tagliata nella fessura tra porta e stipite, per azionare la serratura e aprirla se la porta non è chiusa a chiave.
- Tecnica del pezzetto di carta: i ladri infilano pezzetti di carta o celluloide nei cardini o nella serratura per capire se l’appartamento è stato visitato o meno dai proprietari.
- Segni e simboli sulla porta o sullo zerbino: croci o altri segni indecifrabili possono essere codici tra malviventi per indicare che una casa è “facile” da svaligiare o disabitata.
- Tecnica del sassolino: i ladri lanciano sassolini contro le finestre per verificare se qualcuno reagisce. Se nessuno risponde, passano all’azione.
- Tecnica del forellino: consiste nel praticare un foro molto piccolo nel legno vicino alla maniglia della finestra per inserire strumenti che aprono la serratura dall’interno senza rumore né segni di effrazione.
- Tecnica del buco: più complessa e violenta, questa prevede l’uso di mazze, trapani e mole per accedere a negozi o banche tramite cunicoli sotterranei. Per contrastare questi furti, esistono sistemi di allarme in grado di rilevare vibrazioni e rumori specifici, oltre ai Nebbiogeni che riempiono l’ambiente di fumo atossico per disorientare i ladri.
Come difendersi dai furti: consigli pratici
Lavarsi immediatamente le mani se si toccano oggetti sospetti come monetine o biglietti lasciati vicino all’ingresso è un suggerimento importante per evitare contaminazioni o lasciare tracce. È inoltre fondamentale non rimuovere elementi sospetti come maglie o banconote sul parabrezza dell’auto, poiché potrebbero essere segnali di controllo o messaggi tra malviventi.

La prevenzione passa anche attraverso:
- L’installazione di sistemi di sicurezza avanzati, dotati di sensori di movimento, allarmi collegati direttamente alle forze dell’ordine e dispositivi Nebbiogeni.
- La verifica periodica di segni insoliti sulle porte, zerbini e cancelli, cancellandoli tempestivamente per evitare che diventino codici per i ladri.
- La chiusura sempre a chiave delle porte e l’aggiornamento delle serrature con modelli resistenti ai grimaldelli e alle chiavi bulgare.
- L’attenzione ai segnali di presenza o assenza in casa, come fili di colla o pezzetti di carta, che indicano se un’abitazione è abitata o meno.
