Le auto più rubate in Italia(www.greenstyle.it)
Il fenomeno dei furti d’auto in Italia continua a mostrare segnali di crescita, con un aumento complessivo del 3% nel 2024.
Le vetture più prese di mira dai ladri restano quelle di marchio Fiat, con in testa la celebre Fiat Panda, che si conferma ancora una volta come l’auto più rubata nel nostro Paese.
La Fiat Panda si distingue per essere il modello più amato dai ladri, con oltre 13mila furti registrati ogni anno. Questa cifra rappresenta quasi un veicolo rubato su cinque in Italia, un dato che sottolinea la vulnerabilità di questa superutilitaria, apprezzata per la sua diffusione capillare e l’ampia presenza sul territorio.
Dopo la Panda, le altre vetture più sottratte sono la Fiat 500 e la Lancia Ypsilon, con oltre 5mila furti ciascuna. Seguono modelli come la Fiat Punto e la Giulietta, che hanno superato in numero di furti la Fiat 500L.
Nel complesso, nel 2024 sono stati rubati oltre 136mila veicoli, di cui circa 60.847 sono stati poi recuperati. La ripartizione dei furti vede coinvolte per il 56% le automobili, per il 23% le moto, per il 15% i SUV e crossover, per il 5% i van e per l’1% i mezzi pesanti.
Per quanto riguarda i SUV, i più presi di mira sono il Jeep Renegade e la Fiat 500X, con oltre 2mila furti complessivi. Questi due modelli rappresentano infatti circa un quinto delle vetture rubate nella categoria SUV.
La distribuzione geografica dei furti evidenzia cinque regioni a rischio elevato: Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia. Queste aree, tra le più popolate e con una circolazione veicolare intensa, concentrano il 78% delle sottrazioni complessive in Italia, offrendo ai malintenzionati maggiori opportunità operative.
Crescita esponenziale dei furti di veicoli commerciali e batterie di auto ibride
Un trend particolarmente preoccupante riguarda i furti di veicoli commerciali, che nel 2024 sono raddoppiati rispetto al 2023, con un incremento del 112%. Il primo dirigente della Polizia di Stato, Tommaso Niglio, spiega che questi mezzi vengono spesso impiegati per commettere reati di alto impatto, compresi assalti a furgoni blindati che trasportano valori. Inoltre, molti veicoli commerciali sottratti vengono “cannibalizzati”, cioè smontati e venduti a pezzi nel mercato nero dei ricambi.
Un altro settore in forte ascesa è quello delle auto ibride ed elettriche, dove i ladri puntano soprattutto alle batterie. Questi componenti, infatti, sono molto richiesti nel mercato parallelo illegale a causa dei lunghi tempi di attesa per la sostituzione ufficiale. Niglio sottolinea come la domanda e l’offerta si incontrino in un mercato nero molto attivo, incentivando ulteriormente questi reati.

L’evoluzione dei furti d’auto è stata marcata dall’adozione di tecniche sempre più sofisticate. I malviventi non si limitano più a forzare porte e serrature con strumenti tradizionali, ma utilizzano dispositivi elettronici avanzati come jammer per bloccare i segnali degli antifurto, chiavi clonate e apparecchiature per riprogrammare le centraline delle vetture. I veicoli moderni, altamente digitalizzati, richiedono competenze informatiche per essere sottratti, con i ladri che riescono a disattivare i sistemi di sicurezza e avviare il motore tramite interfacce dedicate.
Per contrastare questo fenomeno, la Polizia consiglia alcune accortezze fondamentali:
- Installare antifurti dotati di immobilizzatore, che bloccano l’avviamento del motore in assenza di autorizzazione.
- Parcheggiare le auto in luoghi chiusi o protetti, come garage o cortili privati.
- Verificare, in caso di antifurto elettronico, che i fari si accendano all’attivazione dell’allarme: l’assenza di questo segnale può indicare la presenza di un jammer.
La Fiat Panda: un’icona della mobilità italiana sotto la lente
La Fiat Panda, prodotta in tre generazioni dal 1980 a oggi, è una delle vetture più iconiche e vendute nel panorama automobilistico italiano, con oltre 8,5 milioni di esemplari prodotti in più di quarant’anni. La prima serie, disegnata da Giorgetto Giugiaro, ha segnato un’epoca introducendo soluzioni innovative come la trazione integrale e il motore diesel in una citycar.
