
Bonus ristrutturazione 2025: aliquote e beneficiari(www.greenstyle.it)
Con la recente circolare n. 8/E del 19 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sul bonus ristrutturazione.
Il tema centrale riguarda la possibilità di applicare le aliquote maggiorate del bonus, introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024), e la distinzione tra i beneficiari in base alla titolarità di un diritto reale sull’immobile.
La normativa conferma per il 2025 una detrazione fiscale del 50% sulle spese di ristrutturazione sostenute per l’abitazione principale, con un limite massimo di spesa agevolabile fissato a 96.000 euro per unità immobiliare. Per le spese sostenute nel 2026 e 2027, invece, l’aliquota scende al 36%, sempre con lo stesso massimale. Dal 1° gennaio 2028, la detrazione sarà univoca per tutti, pari al 30% con un limite di spesa ridotto a 48.000 euro.
È cruciale sottolineare che le aliquote maggiorate sono riservate esclusivamente ai titolari di un diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione, nuda proprietà, proprietà superficiaria), esclusivamente se l’immobile è adibito ad abitazione principale al momento dell’inizio dei lavori o del pagamento.
Al contrario, locatari, comodatari e familiari conviventi, pur potendo effettuare interventi sull’unità immobiliare, non rientrano tra i beneficiari delle aliquote maggiorate e possono usufruire solo delle detrazioni ordinarie: 36% per il 2025 e 30% per il 2026 e 2027.
Una tabella riepilogativa aiuta a comprendere meglio il quadro normativo:
| Periodo | Aliquota titolari diritti su abitazione principale | Aliquota altri beneficiari | Limite massimo spesa (€) |
|————————–|—————————————————-|—————————-|————————–|
| 2025 | 50 % | 36 % | 96.000 |
| 2026-2027 | 36 % | 30 % | 96.000 |
| Dal 1° gennaio 2028 | 30 % | 30 % | 48.000 |
Case in comodato e bonus ristrutturazione: le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate
Con la circolare 8/E/2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, per poter usufruire del bonus nella misura maggiorata del 50% per il 2025 (e del 36% per il 2026-27), è necessario essere titolari di un diritto reale sull’immobile al momento dell’avvio dei lavori o del pagamento delle spese.
Ciò significa che chi detiene l’immobile in comodato d’uso, pur potendo realizzare gli interventi di ristrutturazione, si vedrà riconosciuta solo la detrazione ordinaria (36% nel 2025, 30% nel biennio successivo). Lo stesso vale per i locatari e familiari conviventi che non siano titolari di diritti reali sull’immobile.
La circolare precisa inoltre che la maggiorazione al 50% si estende anche agli interventi effettuati sulle pertinenze dell’abitazione principale – come garage, cantine o altre aree funzionalmente collegate – purché il vincolo di pertinenzialità fosse già esistente all’inizio dei lavori.
Un ulteriore chiarimento riguarda il caso in cui l’unità immobiliare non sia ancora adibita ad abitazione principale al momento dell’inizio degli interventi: la detrazione maggiorata resta comunque applicabile a condizione che l’immobile diventi abitazione principale entro la fine dei lavori.

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto anche alcune importanti limitazioni e esclusioni:
- Interventi esclusi: non rientrano nelle agevolazioni le spese relative alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, comprese le nuove installazioni di caldaie a condensazione di questo tipo.
- Sono ammessi invece gli interventi su microcogeneratori, generatori a biomassa, pompe di calore ad assorbimento a gas e sistemi ibridi composti da pompa di calore e caldaia a condensazione assemblati in fabbrica.
- A partire dal 1° gennaio 2028, tutte le detrazioni per il recupero edilizio saranno uniformate al 30% con un limite di spesa dimezzato a 48.000 euro per unità immobiliare, senza distinzione tra abitazione principale e altri immobili.
- Per tutti i bonus edilizi, la normativa ha previsto un tetto di reddito oltre il quale le detrazioni non sono più applicabili, fissato a 75.000 euro di reddito annuo.
Chi può richiedere il bonus ristrutturazione?
Il bonus può essere richiesto da una vasta platea di soggetti, inclusi:
- Proprietari, nudi proprietari e titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie).
- Locatari e comodatari, anche se con aliquote ordinarie.
- Soci di cooperative edilizie e imprenditori individuali (per immobili non strumentali).
- Familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile, coniuge separato assegnatario, componenti di unioni civili e conviventi more uxorio, purché sostengano le spese e risultino titolari di bonifici e fatture.
È fondamentale che i contribuenti verifichino con attenzione la propria titolarità sui beni immobiliari prima di iniziare i lavori e sostenere le relative spese, per pianificare correttamente il budget e le modalità di pagamento in relazione alla detrazione fiscale effettivamente applicabile.