
La Social Card da 1000 euro: modalità e destinatari (www.greenstyle.it)
In un momento di difficoltà finanziarie che colpiscono molte famiglie, sono state introdotte nuove importanti misure di sostegno economico.
Tra queste spicca la Social Card da 1000 euro, un contributo una tantum destinato ad agevolare l’acquisto di beni essenziali per le famiglie in difficoltà.
La Social Card rappresenta una soluzione concreta per il supporto economico alle famiglie con redditi bassi o condizioni di particolare fragilità. Il contributo viene erogato tramite una carta prepagata, facilitando così la gestione e la tracciabilità delle spese.
Per richiedere il beneficio è sufficiente recarsi presso il Comune di residenza con un documento d’identità valido e l’attestazione aggiornata dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Gli uffici sociali comunali, dopo aver esaminato la documentazione, effettuano le verifiche necessarie per accertare i requisiti di accesso.
Il contributo si rivolge principalmente a tre categorie di persone:
– famiglie con figli minorenni,
– pensionati con trattamenti vicino alla soglia minima,
– disoccupati in situazione di vulnerabilità economica.
L’ISEE richiesto per l’accesso deve essere particolarmente basso, come stabilito annualmente in base ai parametri nazionali. Nel calcolo dell’ISEE vengono considerati i redditi, ma anche i patrimoni mobiliari e immobiliari, comprese le proprietà diverse dalla prima casa e i saldi bancari.
Una volta confermata l’idoneità del richiedente, la carta viene emessa e consegnata insieme a un codice PIN per l’attivazione. Il contributo da 1000 euro viene accreditato in un’unica soluzione e può essere speso esclusivamente per beni di prima necessità quali alimentari, prodotti per l’igiene e farmaci. Gli acquisti sono consentiti solo presso punti vendita convenzionati, che includono le principali catene di supermercati e in alcuni casi mercati rionali abilitati. Non è invece possibile utilizzarla per il pagamento di utenze o per acquisti non essenziali.
Il saldo della carta può essere consultato presso sportelli ATM o, se previsto, tramite applicazioni e servizi online degli istituti emittenti.
Vesta: il nuovo buono da 1000 euro dedicato ai bambini da 0 a 6 anni in Piemonte
In parallelo alla Social Card, la Regione Piemonte ha lanciato un’importante iniziativa chiamata Vesta, un buono da 1000 euro destinato alle famiglie con bambini nella fascia d’età 0-6 anni. Il progetto, finanziato con 34 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo, prevede l’erogazione di 10.000 buoni all’anno nel triennio 2025-2027.
La domanda per Vesta può essere presentata tramite una piattaforma online che sarà attiva entro giugno 2025. Basta caricare l’ISEE del nucleo familiare e indicare il numero di figli nella fascia 0-6 anni per ottenere il buono per ciascuno di essi.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha sottolineato come questa misura rappresenti un impegno concreto per sostenere la natalità e le famiglie, affrontando le difficoltà legate ai costi crescenti dei servizi essenziali per l’infanzia. L’assessore Maurizio Marrone ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa per contrastare il calo demografico e rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie, definendo Vesta un “aiuto strutturale” per pagare servizi fondamentali come asili nido, scuole dell’infanzia, baby-sitting, attività sportive e corsi educativi.
Le spese sostenute per i servizi ammissibili devono essere documentate con fatture che le famiglie caricano in piattaforma per ottenere il rimborso fino a 1000 euro per ciascun bambino beneficiario.

Anche la Regione Veneto ha attivato una serie di interventi a favore delle famiglie fragili, con particolare attenzione a nuclei monoparentali, famiglie numerose, e orfani minori. La legge regionale n. 20 del 28 maggio 2020 promuove azioni specifiche, finanziando contributi destinati a sostenere spese sanitarie, affitti, servizi educativi e attività sportive per minorenni.
Nel 2024 è stato approvato un programma di interventi economici per le famiglie in difficoltà, gestito dagli Ambiti Territoriali Sociali insieme ai Comuni. La raccolta delle domande per il 2025 si svolgerà dal 1 maggio al 15 giugno. I contributi sono legati a un limite ISEE di 20.000 euro e mirano a sostenere soprattutto le famiglie con più figli o situazioni di fragilità socio-economica.