
Il contesto del bonus facciate (www.greenstyle.it)
Con l’apertura della stagione dichiarativa, i contribuenti italiani devono affrontare la gestione dei bonus edilizi.
Questa agevolazione è stata fondamentale per incentivare il miglioramento del decoro urbano attraverso lavori di ristrutturazione e manutenzione delle abitazioni. Tuttavia, è cruciale sapere che a partire dal 2023, il bonus facciate non è più disponibile per nuove spese, e ciò influisce direttamente sulla dichiarazione dei redditi 2025.
Introdotto nel 2020, il bonus facciate aveva come obiettivo principale quello di migliorare l’estetica degli edifici, offrendo una detrazione del 90% delle spese per il rifacimento delle superfici esterne. Questo ha incentivato molti proprietari a ristrutturare le loro abitazioni, contribuendo al rinnovamento del patrimonio edilizio italiano. Tuttavia, a partire dal 2022, la detrazione è stata ridotta al 60%, segnando il primo passo verso l’uscita di scena di questo incentivo. Le spese effettuate dal 1° gennaio 2023 non possono più beneficiare del bonus, quindi è fondamentale prestare attenzione alla gestione delle detrazioni residue.
Requisiti per l’accesso al bonus facciate
Per accedere al bonus facciate, era necessario rispettare alcuni requisiti, tra cui la localizzazione dell’edificio nelle zone A o B, come definite dal decreto ministeriale n. 1444 del 1968. Le spese dovevano essere documentate tramite un bonifico parlante, che includeva informazioni specifiche sul beneficiario e sulla causale del pagamento, in linea con i requisiti per i bonus edilizi.

Anche se il bonus facciate non è più attivo per le spese sostenute dal 2023 in poi, i contribuenti che hanno effettuato interventi entro il 31 dicembre 2022 possono continuare a portare in detrazione le rate residue nel Modello 730/2025. Sarà possibile dichiarare le rate annuali delle detrazioni relative agli anni in cui le spese sono state sostenute. Per esempio, per le spese del 2020, si potrà inserire la quinta quota della detrazione al 90%, mentre per quelle del 2021 e del 2022, si potranno dichiarare rispettivamente la quarta e la terza quota, con percentuali di detrazione del 90% e del 60%.
Altre agevolazioni disponibili: il bonus ristrutturazione
Nonostante l’uscita di scena del bonus facciate, ci sono altre forme di agevolazione per chi desidera effettuare interventi di recupero del patrimonio edilizio. Il bonus ristrutturazione è attualmente l’opzione principale, consentendo una detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro per unità abitativa, suddivisa anch’essa in dieci anni. Per le spese sostenute nel 2025, la detrazione sarà al 50% se l’immobile è l’abitazione principale, mentre per le seconde case scende al 36%.
In conclusione, con l’avvicinarsi della scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi, è fondamentale che i contribuenti verifichino attentamente i requisiti e le modalità di accesso ai vari bonus disponibili. Questo assicura di non perdere opportunità di risparmio fiscale e di contribuire al miglioramento del proprio patrimonio immobiliare.