Bonus ottobre 2025 - Greenstyle.it
Molti contribuenti ignorano le detrazioni fiscali meno note: dalle spese veterinarie all’affitto, fino al bonus per chi rinvia la pensione. Ecco come ottenerle entro ottobre.
Mentre si avvicina la scadenza del 31 ottobre per la presentazione delle dichiarazioni integrative, resta ancora valida la possibilità di accedere a numerosi bonus fiscali poco noti ma comunque vantaggiosi, che molti contribuenti ignorano. Questi bonus, spesso trascurati, consentono di ottenere sconti sull’Irpef tramite detrazioni che, se sommate, possono tradursi in risparmi significativi. Anche chi ha già inviato il modello 730/2025 ha tempo fino alla fine di ottobre per presentare un 730 integrativo o il modello Redditi, avvalendosi di queste agevolazioni.
Detrazioni fiscali poco conosciute: come e perché richiederle entro fine ottobre
Tradizionalmente, nella dichiarazione dei redditi si pensa soprattutto a detrazioni per lavoro dipendente, familiari a carico, bonus edilizi, spese sanitarie e istruzione. Tuttavia, esiste un ampio ventaglio di detrazioni meno evidenti ma altrettanto valide, riconosciute al 19% per specifiche spese sostenute nel corso dell’anno. Per accedervi è fondamentale indicare correttamente tali spese nella dichiarazione, anche in un secondo momento tramite un 730 integrativo entro il 27 ottobre o il modello Redditi entro il 31 ottobre.
Tra queste detrazioni meno note figura quella per le spese veterinarie, per cui si può ottenere una detrazione al 19% su una spesa annua massima di 550 euro, con franchigia di 129,11 euro. Rientrano inoltre spese per l’attività sportiva dei figli (con un limite di 210 euro per figlio), spese funebri, polizze assicurative vita e infortuni, e l’assistenza a persone non autosufficienti, per la quale è prevista una deduzione totale fino a 2.100 euro annui, riservata ai contribuenti con reddito fino a 40.000 euro.

Non vanno dimenticate le detrazioni per l’abbonamento al trasporto pubblico locale, fino a un limite complessivo di 250 euro, e il cosiddetto bonus musica, che copre spese fino a 1.000 euro per iscrizioni di ragazzi tra i 5 e i 18 anni ad istituti musicali, bande o conservatori.
Un’importante agevolazione spesso poco sfruttata riguarda la detrazione forfettaria sui canoni di locazione dell’abitazione principale. La normativa prevede diverse tipologie di contratti ammesse, tra cui quelli a canone libero, a canone convenzionale, stipulati da giovani tra i 20 e i 30 anni, e quelli sottoscritti da lavoratori dipendenti trasferiti per motivi di lavoro.
Per i contratti a canone libero, chi ha un reddito complessivo fino a 15.493,71 euro può beneficiare di una detrazione di 300 euro, che scende a 150 euro per redditi fino a 30.987,41 euro. Per i contratti a canone concordato, la detrazione è più elevata: 495,80 euro fino alla soglia di reddito inferiore e 247,90 euro per redditi più alti.
I lavoratori trasferiti in un’altra regione per lavoro, a una distanza di almeno 100 km dalla residenza precedente, possono ottenere una detrazione fino a 991,60 euro se il reddito non supera i 15.493,71 euro, e 495,80 euro per redditi superiori ma inferiori a 30.987,41 euro.
Per i giovani tra i 20 e i 31 anni che vivono in affitto, la detrazione corrisponde al 20% del canone per i primi quattro anni, con un tetto massimo di 2.000 euro (minimo 991,60 euro). Gli studenti universitari fuori sede possono invece richiedere una detrazione del 19% su un canone annuo massimo di 2.633 euro.
