Dal 2026 cambia tutto, cosa è stato deciso -greenstyle.it
A partire dal 1° gennaio 2026 entreranno in vigore importanti modifiche riguardanti il bonus bollette, lo sconto sulle utenze di luce e gas destinato alle famiglie in difficoltà economica.
Dopo le misure straordinarie introdotte negli ultimi mesi per far fronte all’aumento dei costi energetici, dal prossimo anno il sostegno tornerà alla sua formula originaria, con un significativo restringimento dei requisiti per accedervi. Ecco cosa è stato deciso e come cambierà il sistema di agevolazioni sulle bollette.
Dal prossimo anno il bonus bollette sarà erogato esclusivamente alle famiglie con un Isee fino a 9.530 euro, fatta eccezione per i nuclei con più di tre figli, per i quali la soglia sale a 20.000 euro. Questa misura rappresenta un ritorno alle regole ordinarie, dopo la sospensione del contributo straordinario introdotto con il Decreto Legge n. 19/2025.
Bonus bollette: stop all’aiuto. Dal 2026 cambia tutto, cosa è stato deciso
Il bonus continua a essere riconosciuto in modo automatico, grazie alla collaborazione tra Inps e Arera: una volta che la famiglia presenta la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) aggiornata, l’Inps verifica i requisiti e comunica i dati al Sistema Integrato Informatico, che esegue ulteriori controlli per evitare duplicazioni di benefici. Successivamente, i fornitori di energia applicano lo sconto direttamente in fattura, con tempistiche variabili a seconda della periodicità di emissione (mensile, bimestrale o quadrimestrale).

Questo meccanismo semplificato, ormai consolidato, garantisce un accesso più diretto e rapido all’agevolazione, senza la necessità di ulteriori richieste o proroghe. Tra le novità più rilevanti c’è la cessazione del contributo straordinario di 200 euro, che fino al 31 dicembre 2025 ha esteso il bonus a famiglie con un Isee fino a 25.000 euro. Questa misura temporanea, introdotta nell’aprile 2025 per sostenere circa 8 milioni di nuclei familiari durante l’emergenza energetica, non sarà più disponibile nel 2026.
Arera è attualmente impegnata nel completare le ultime verifiche per chiudere definitivamente le attribuzioni del contributo extra entro fine anno. Lo stop interesserà quindi sia le famiglie con Isee tra 9.530 e 25.000 euro, che non potranno più beneficiare dello sconto, sia gli aventi diritto alla versione ordinaria, che tornerà al vecchio limite previsto dalla normativa.
Questa decisione rispecchia un cambio di rotta nelle politiche di sostegno alle utenze domestiche, che si allineano a una situazione energetica meno emergenziale rispetto all’anno appena trascorso.Per continuare a ricevere il bonus nel corso del 2026, i beneficiari dovranno aggiornare la propria Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) dopo il 1° gennaio. Questo passaggio è fondamentale per consentire all’Inps di acquisire i dati aggiornati e trasmetterli al Sistema Integrato Informatico, che verificherà l’effettivo diritto all’agevolazione.
È importante sottolineare che per ottenere lo sconto il contratto di fornitura deve essere intestato a uno dei componenti del nucleo familiare che presenta l’Isee. Nel caso in cui non venga riscontrata corrispondenza tra i dati della Dsu e le utenze, il bonus non sarà applicato. Il meccanismo automatico di attribuzione del bonus rende quindi superflua ogni ulteriore domanda, ma la tempestività nell’aggiornare la documentazione è fondamentale per evitare ritardi nell’applicazione dello sconto in bolletta.
