Attenzione a quando preleverai la pensione di novembre, in banca o alle Poste: cosa devi fare -greenstyle.it
Pensione di novembre: consigli per un prelievo sicuro e per difendersi dalle truffe. Apri gli occhi e segui queste dritte.
Con l’arrivo della pensione di novembre, è importante adottare comportamenti prudenti per proteggersi da furti, raggiri e situazioni di pericolo.
Che si tratti di prelevare contanti in banca, al bancomat o di ricevere visite a casa, bastano poche regole di buon senso per muoversi in sicurezza e ridurre il rischio di cadere vittima di malintenzionati.
Attenzione a quando preleverai la pensione di novembre, in banca o alle Poste: cosa devi fare
Quando si preleva la pensione, la discrezione è fondamentale. Evita di parlare del denaro che stai per ritirare e di comunicare a voce alta la somma o le tue abitudini bancarie. Mentre digiti il PIN, copri la tastiera con la mano e assicurati che nessuno possa osservarti.

Non lasciare che estranei ti distraggano, molti ladri agiscono proprio approfittando di un attimo di disattenzione. Dopo il prelievo, riponi i soldi in un luogo sicuro, senza contarli per strada o all’interno della filiale. Se noti qualcuno che ti segue o ti osserva con insistenza, entra in un negozio o in un luogo affollato e chiedi subito aiuto. In caso di pericolo, non reagire: è sempre meglio chiamare immediatamente il 112, il numero unico di emergenza.
Una delle truffe più frequenti riguarda chi si finge tecnico o funzionario pubblico per entrare in casa. Non aprire mai la porta a chi si presenta senza appuntamento, anche se mostra un tesserino o una divisa. Verifica sempre attraverso lo spioncino o il videocitofono e, in caso di dubbio, contatta le forze dell’ordine.
Anche al telefono occorre prudenza. Non fornire mai dati personali, codici bancari, password o informazioni riservate. Se qualcuno ti chiama sostenendo di essere un avvocato o un carabiniere e ti chiede denaro per un parente in difficoltà, non cedere alla pressione: prendi tempo, chiudi la conversazione e avvisa subito il 112 o un familiare.
Nessuno è immune dalle truffe, non bisogna provare vergogna nel chiedere aiuto o nel denunciare un episodio sospetto. Le forze dell’ordine sono sempre a disposizione per fornire supporto e prevenire ulteriori danni.
Un altro strumento efficace è la solidarietà tra vicini. Segnalare presenze insolite, comportamenti sospetti o persone che si aggirano nei pressi delle abitazioni può fare la differenza. La collaborazione all’interno del quartiere è una delle difese più forti contro i truffatori.
Infine, la tecnologia può offrire un aiuto prezioso. L’app YouPol della Polizia di Stato consente di inviare segnalazioni in tempo reale e di comunicare la propria posizione in modo discreto, utile soprattutto per chi si sente in pericolo o non riesce a parlare.
