Requisiti e modalità di accesso al Bonus Nuovi Nati(www.greenstyle.it)
L’Assegno di Inclusione (ADI), uno degli strumenti chiave per il contrasto alla povertà in Italia, si trova al centro di un acceso dibattito.
Questa interruzione rischia di lasciare senza sostegno economico migliaia di famiglie in condizioni di fragilità economica. L’Alleanza contro la Povertà in Italia, rete composta da 35 organizzazioni sociali, sindacati e enti territoriali, ha chiesto con forza l’eliminazione di tale sospensione, definendola un ostacolo burocratico ingiustificato.
Il Governo italiano ha adottato il 30 giugno 2025 un contributo una tantum da 500 euro, destinato a circa 360.000 famiglie che rischiavano di trovarsi senza alcun supporto economico dopo i 18 mesi di erogazione previsti per l’ADI. Questa misura, conosciuta come bonus ponte, è stata pensata per tamponare temporaneamente la lacuna creatasi durante il periodo di sospensione tra una domanda e l’altra.
Tuttavia, si tratta per ora solo di un impegno politico, che necessita di un iter legislativo da completare entro Ferragosto 2025 per diventare operativo. L’Alleanza contro la Povertà ha accolto questa misura con riserva, sottolineando come il bonus sia un rimedio parziale e insufficiente per affrontare la crescente emergenza sociale in Italia.
L’appello dell’Alleanza contro la Povertà: eliminare la sospensione e riformare il sistema
Antonio Russo, portavoce dell’Alleanza contro la Povertà, ha duramente criticato il meccanismo della sospensione mensile, definendolo una barriera burocratica che penalizza i soggetti più vulnerabili. Secondo i dati più recenti dell’ISTAT, in Italia oltre 5,7 milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta, un dato che rende inaccettabile qualsiasi interruzione nei sostegni economici.
“Se davvero si vuole correggere un’anomalia burocratica, si elimini per sempre il mese di sospensione tra una domanda e l’altra,” ha dichiarato Russo, rilanciando l’urgenza di una svolta strutturale nel sistema di welfare italiano.
L’Alleanza contro la Povertà denuncia anche come il passaggio dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione abbia drasticamente ridotto la platea dei beneficiari. Le cause principali di questa contrazione sarebbero da ricercarsi in:
- criteri di accesso più selettivi,
- vincoli burocratici più rigidi,
- una logica assistenziale meno inclusiva e più restrittiva.
Questa riduzione ha escluso migliaia di famiglie in difficoltà, aggravando ulteriormente il fenomeno della povertà.

L’Alleanza contro la Povertà ha presentato al Senato un position paper con analisi dettagliate e proposte concrete per il contrasto alla povertà in Italia. Tra le richieste più urgenti vi è l’attuazione di un Piano straordinario nazionale contro la povertà, costruito con il contributo diretto delle realtà territoriali che da anni operano a sostegno delle persone più vulnerabili.
In questo contesto, l’eliminazione definitiva della sospensione mensile dell’ADI rappresenterebbe un primo passo significativo verso una riforma più equa e inclusiva del sistema di protezione sociale. L’Alleanza sottolinea che solo attraverso un coordinamento forte e condiviso tra istituzioni e società civile sarà possibile affrontare efficacemente la crisi sociale che attraversa il Paese.
L’impegno dell’Alleanza contro la Povertà in Italia si inserisce in un quadro più ampio di mobilitazione sociale e politica. Fondata nel 2013, questa rete associa oltre trenta realtà sociali, enti pubblici e sindacati, con l’obiettivo di promuovere politiche pubbliche efficaci contro la povertà assoluta. Attraverso attività di sensibilizzazione, monitoraggio e dialogo con le istituzioni, l’Alleanza lavora per costruire un sistema di welfare più inclusivo e capace di rispondere alle esigenze reali di milioni di cittadini.
L’urgenza di interventi strutturali è particolarmente sentita in un Paese in cui, nonostante le misure di sostegno adottate, la povertà continua ad aumentare, colpendo non solo le famiglie più bisognose ma anche nuove fasce sociali emarginate dalla crisi economica e sociale.
