
Sussidi statali da richiedere (www.greenstyle.it)
Negli ultimi anni, il concetto di social card ha guadagnato sempre più attenzione nel panorama delle politiche sociali italiane.
Nonostante il termine possa sembrare semplice, esistono due diverse tipologie di social card, ognuna con caratteristiche specifiche, importi distintivi e requisiti di accesso.
Ecco le differenze tra queste due carte, fornendo una guida utile a chi desidera comprendere il funzionamento dei sussidi statali per il 2025.
Sussidi statali
La prima tipologia di social card è quella comunemente definita “carta dedicata a te”. Introdotta nel 2023 come misura sperimentale e confermata per il 2025, questa iniziativa dispone di un’importante dotazione di 500 milioni di euro. Nel 2023, i beneficiari hanno ricevuto ricariche in due momenti distinti:
1. 382,50 euro a luglio
2. 77,20 euro a dicembre
Nel 2024, invece, è stata erogata una ricarica unica di 500 euro a settembre. Questa carta è concepita principalmente per aiutare le famiglie a coprire le spese per generi alimentari di prima necessità e, nel corso del 2023, il governo ha ampliato le possibilità di utilizzo, consentendo l’acquisto di carburante e abbonamenti per il trasporto pubblico.
Per accedere a questa social card, non è necessario presentare alcuna domanda formale. È sufficiente avere un ISEE in corso di validità inferiore a 15.000 euro. Sarà l’INPS a stilare una graduatoria basata sull’importo dell’ISEE e su altre caratteristiche familiari, come il numero di figli, garantendo così una distribuzione equa dei fondi.
La seconda tipologia di social card è quella tradizionale, spesso chiamata “carta acquisti”. Questo strumento prevede un importo totale di 480 euro all’anno, suddivisi in ricariche mensili da 40 euro. È pensata per le famiglie con specifici requisiti, in particolare quelle con un bambino di età inferiore ai 3 anni o per gli individui di età pari o superiore a 65 anni.

A differenza della carta dedicata a te, i beneficiari già in possesso di questa social card non devono ripresentare la domanda, a condizione che il loro ISEE rimanga in corso di validità e soddisfi i requisiti richiesti. Per chi non ha mai ricevuto la carta, è necessario presentare una domanda utilizzando moduli specifici, disponibili anche presso gli uffici postali. La domanda deve essere corredata da una copia dell’ISEE e da un documento di riconoscimento.
Il limite di reddito per accedere a questa misura è fissato a 8.117,17 euro per le famiglie con bambini, mentre per le persone di età superiore ai 70 anni il limite sale a 10.822,90 euro. Questo sistema garantisce un supporto continuativo, sebbene limitato, a chi si trova in situazioni di difficoltà economica.
Differenze fondamentali e impatto sociale
Le differenze tra le due social card non si limitano solo agli importi e ai requisiti di accesso, ma si estendono anche all’impatto che queste misure hanno sulle famiglie. La carta dedicata a te, con il suo importo elevato e la possibilità di spesa diversificata, tende a rispondere in modo più efficace alle esigenze immediate delle famiglie, consentendo l’acquisto di beni essenziali come alimenti e carburanti.
D’altra parte, la social card tradizionale, sebbene rappresenti un supporto importante, può risultare limitante in termini di utilizzo e importo, specialmente in un contesto economico in cui i costi della vita continuano a salire. Le famiglie beneficiarie devono pianificare con attenzione le spese mensili per massimizzare l’utilizzo dei 40 euro disponibili, il che può contribuire a creare una certa tensione economica.
Inoltre, l’informazione e la consapevolezza riguardo a queste due forme di aiuto rappresentano una sfida significativa. Molte famiglie potrebbero non essere a conoscenza delle differenze tra le due carte o dei requisiti specifici per accedervi. Pertanto, è fondamentale che le istituzioni pubbliche e i servizi sociali svolgano un ruolo attivo nella comunicazione di queste opportunità, affinché i beneficiari possano effettivamente accedere ai supporti di cui hanno diritto.