Greenstyle Benessere Salute Vitamina E: colesterolo alto ne riduce l’assimilazione

Vitamina E: colesterolo alto ne riduce l’assimilazione

Elevati livelli di lipidi trattengono la vitamina E nel sangue, impedendo ai tessuti di assorbirla: lo dimostra uno studio della Oregon State University.

Vitamina E: colesterolo alto ne riduce l’assimilazione

Fonte immagine: Pixabay

Vitamina E, un componente fondamentale per la salute, in particolare per il suo effetto antiossidante. Protegge le pareti cellulari delle arterie e del cervello, mantiene sani occhi e pelle, previene i radicali liberi che possono causare problemi neurologici.

Da alcuni anni è in corso un dibattito sulle giuste quantità di vitamina E: il livello ufficiale raccomandato è di 15 milligrammi al giorno. Una ricerca appena pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition suggerisce però che questa quantità potrebbe non essere adeguata poiché non viene assorbita in toto dai nostri tessuti.

Lo studio condotto alla Oregon State University dimostra che livelli elevati di colesterolo e trigliceridi contribuiscono a bloccare questo micronutriente nel flusso sanguigno, evitando così che la vitamina E raggiunga i tessuti che ne hanno bisogno e creando una carenza nel nostro corpo. Maret Traber, professore della OSU e principale autore dello studio, ha spiegato:

Le persone obese, o con un livello elevato di lipidi in generale, sono particolarmente colpite da questa disfunzione: avrebbero bisogno di più antiossidanti, ma ne assorbono minori quantità, proprio a causa dei lipidi. La vitamina E rimane bloccata nel sangue.

I ricercatori hanno analizzato i livelli di vitamina E su un gruppo di 41 persone, di sesso ed età diversa, non trovando nessuna significativa differenza in base a queste caratteristiche. La variabile che invece segnava una diversificazione dei livelli di vitamina E era quella dei lipidi nel sangue: più elevato il livello dei lipidi, più a lungo la vitamina E viene trattenuta nel sangue.

La vitamina E è stata tracciata grazie ad un isotopo stabile, anziché grazie alle radiazioni come si fa nella gran parte dei casi, per arrivare a capire le quantità di vitamina E che arrivano ai tessuti: i ricercatori hanno spiegato che tracciarla esclusivamente nel sangue falsa i risultati.

Lo scopo del team era proprio quello di capire quanta “dispersione” di questo micronutriente ci sia nelle persone obese o con problemi metabolici: secondo i ricercatori della OSU, solo il 24 per cento di vitamina E viene assorbita nel corpo, anziché l’81 percento, come dimostravano le stime precedenti. Traber ha spiegato:

Solo un terzo della quantità di vitamina E che assorbiamo arriva ai tessuti: nel caso di livelli elevati di lipidi questa quantità si riduce.

Avere elevati livelli di vitamina E nel sangue, spiegano i ricercatori, non significa tuttavia “sprecarla”: aiuta a mantenere sotto controllo i livelli di LDL e aumenta i processi antiossidanti.

Avverte il team della Oregon State University, per avere un quadro chiaro è necessario tenere sotto controllo i livelli di vitamina E nei tessuti, in particolare per le persone obese e con elevati livelli di grasso nel sangue.

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