Influenza

L’influenza è una malattia respiratoria virale. E’ molto contagiosa, ma di solito tende a regredire spontaneamente nell’arco di qualche giorno, senza bisogno di cure mediche. Tuttavia, in alcune categorie particolarmente fragili come bambini e anziani o in persone con patologie croniche, può causare complicazioni, quindi è una malattia stagionale da non sottovalutare.

La vaccinazione antinfluenzale, insieme a una serie di buone abitudini come quella di lavarsi frequentemente le mani, è il modo migliore per prevenirla.

Scopri tutto quello che c’è da sapere sull’influenza: come si trasmette, i sintomi, quanto dura, quali complicanze può causare, quali sono le cure più efficaci e i rimedi naturali per combatterla e prevenirla, perché è importante vaccinarsi per proteggere se stessi e gli altri.

Influenza: cos’è

L’influenza è una malattia respiratoria acuta e molto contagiosa causata da virus influenzali e caratterizzata da febbre, tosse e malessere generale (spossatezza, mal di testa, dolori muscolari e articolari). Ha un andamento stagionale e, nell’emisfero occidentale, si presenta con epidemie annuali durante il periodo autunnale e invernale.

Epidemiologia: storia, tipi di virus, diffusione

Il virus dell’influenza è stato isolato per la prima volta nell’uomo nel 1933 in Inghilterra (in precedenza, virus influenzali erano stati isolati in polli e suini). Da allora sono stati identificati 4 differenti tipi di virus, tutti della famiglia Orthomixoviridae:

  • il virus tipo A e il virus tipo B: sono i due tipi principali di virus, quelli responsabili dell’influenza classica. I virus di tipo A circolano sia nell’uomo che in altre specie animali, mentre quelli di tipo B sono presenti solo nell’uomo.
  • Il virus di tipo C è di scarsa rilevanza clinica (generalmente asintomatico).
  • Il virus di tipo D: ancora non è chiara la sua possibilità di infettare l’uomo.

Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, nel mondo le epidemie annuali di influenza provocano circa un miliardo di casi, da circa 3 a 5 milioni di casi di malattia grave e da circa 250.000 a 500.000 decessi.

Dai dati del Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) risulta che ogni anno, in Europa, si verificano dai 4 ai 50 milioni di casi sintomatici di influenza e 15.000/70.000 cittadini europei muoiono per cause associate all’influenza: il 90% dei decessi riguarda over 65 con patologie croniche.

In Italia, in media, ogni anno l’influenza colpisce l’8% della popolazione. L’incidenza maggiore è tra i bambini in età pediatrica e i ragazzi (0-4 e 5-14 anni).

Alla base dell’epidemiologia dell’influenza c’è la tendenza di tutti i virus influenzali a subire cambiamenti nel loro assetto genetico: questo permette loro di aggirare l’immunità sviluppata dalla popolazione che ha avuto pregresse infezioni. Per questa ragione l’influenza può causare epidemie ricorrenti, contro le quali la vaccinazione antinfluenzale è l’unica arma di difesa e prevenzione. Le frequenti mutazioni dei virus dell’influenza sono anche il motivo per cui i vaccini devono essere aggiornati ad ogni nuova stagione influenzale e la vaccinazione deve essere ripetuta ogni anno.

I virus mutati hanno un potenziale pandemico, ovvero la capacità di provocare epidemie che in breve tempo si diffondono in tutto il mondo proprio perché la popolazione non ha una protezione immunitaria nei loro confronti.

Tra il Novecento e i primi anni Duemila, nel mondo si sono verificate 6 grandi pandemie di influenza, ovvero:

  •  1889: influenza russa (H2N2)
  • 1900: vecchia influenza di Hong Kong (H3N8)
  • 1918: influenza spagnola (H1N1)
  • 1957: influenza asiatica (H2N2)
  • 1968: influenza di Hong Kong (H3N2)
  • 2009: influenza suina ( H1N1).

Al momento c’è attenzione sull’influenza aviaria (H5N1), malattia virale che colpisce per lo più gli uccelli selvatici di cui dal 2003 è in corso un’epidemia nel Sud-est asiatico. Il virus dell’aviaria in genere non infetta l’uomo, anche se sono possibili sporadici casi di infezione per contatto diretto con animali infetti. L’Oms ha invitato tutte le istituzioni internazionali a collaborare per attuare azioni preventive che riducano il rischio di passaggio del virus aviario all’uomo.

Come si trasmette l’influenza

L’influenza è molto contagiosa perché si trasmette per lo più per via aerea e si diffonde facilmente attraverso le goccioline di saliva che il malato produce tossendo, starnutendo o parlando. Gli ambienti chiusi e molto affollati favoriscono la diffusione del virus.

Tra le cause della trasmissione dei virus influenzali c’è anche il contatto diretto con persone infette: la trasmissione può avvenire toccando occhi, naso o bocca con le mani contaminate, perché è proprio attraverso le mucose che il virus riesce a penetrare nell’organismo, ma anche attraverso utensili o oggetti, perché i virus influenzali possono persistere sulle superfici.

Chi è infetto è contagioso da 1-2 giorni prima che i sintomi si manifestino e fino a 5-10 giorni dopo la comparsa della sintomatologia, quindi anche le persone apparentemente sane possono trasmettere il virus dell’influenza.

Sintomi

L’influenza è una malattia infettiva che colpisce le vie respiratorie superiori e inferiori, dal naso fino ai polmoni. La sindrome influenzale si manifesta con febbre, sintomi respiratori e malessere generale a carico dell’organismo.

Più in dettaglio, i sintomi che caratterizzano l’influenza sono:

  • febbre improvvisa piuttosto alta, di solito superiore ai 38°C, con picchi di 39-40°C nei bambini
  • brividi
  • tosse secca
  • dolori ossei e muscolari
  • mal di testa
  • grave malessere generale
  • astenia e spossatezza
  • mal di gola
  • naso che cola
  • raffreddore
  • congiuntivite.

Altri possibili sintomi dell’influenza sono:

  • fotofobia (forte sensibilità e intolleranza alla luce)
  • inappetenza.

Di solito i disturbi gastrointestinali (come nausea, vomito, diarrea) sono poco comuni, ma possono essere presenti nei bambini.

Quella che viene comunemente chiamata “influenza intestinale” e causa sintomi come diarrea, vomito e dolori addominali non è, in realtà, influenza ma gastroenterite. Questa infiammazione di stomaco e intestino è causata non da virus influenzali ma da virus come il Rotavirus oppure, nel caso delle gastroenteriti non infettive, da batteri come l’Escherichia Coli o da parassiti, come la Giardia.

I sintomi dell’influenza compaiono in genere abbastanza velocemente dopo un’incubazione piuttosto breve (1-2 giorni circa) e durano di norma per 3-4 giorni, anche se possono prolungarsi anche per una o due settimane.

Diagnosi

La diagnosi di influenza in genere è di tipo clinico e viene fatta dal medico sulla base della presenza dei sintomi, sia respiratori che sistemici, tipici dell’infezione.

Per avere la certezza della presenza del virus esistono anche dei test che permettono di isolarlo, ma non sono esami di routine. Di solito vengono effettuati per esigenze scientifiche, di studio o di ricerca, oppure su pazienti ospedalizzati con patologie gravi: in questi casi, un prelievo del sangue o un tampone nasale o faringeo danno la possibilità di identificare il virus dell’influenza e consentono di iniziare un trattamento farmacologico specifico.

Prognosi e decorso

Quanti giorni dura l’influenza? I tempi di guarigione, di solito, sono di circa una settimana: i sintomi tendono a scomparire dopo 3-4 giorni, anche se può accadere che permangano anche per un paio di settimane. Di solito comunque il decorso non desta preoccupazioni e l’influenza non lascia particolari strascichi. Tra i postumi, possono esserci un senso di spossatezza e debolezza che dura per qualche giorno anche dopo che gli altri sintomi sono scomparsi.

Complicanze

Nei soggetti sani le complicanze sono rare, ma possono verificarsi nelle persone a rischio, per esempio:

  • donne in gravidanza
  • bambini fra i 6 mesi e i 5 anni
  • anziani
  • chi soffre di malattie croniche
  • chi segue terapie che indeboliscono il sistema immunitario
  • chi ha una grave obesità
  • il personale sanitario.

Le complicanze più comuni dell’influenza sono un’infezione batterica a carico dell’apparato respiratorio (con conseguente bronchite, che può evolversi in polmonite) o dell’orecchio (con otite o sinusite, soprattutto nei bambini). Possono verificarsi anche complicanze di natura cardiovascolare, come una miocardite, o al sistema nervoso.

In presenza di diabete, l’influenza può condizionare i livelli di zucchero nel sangue e causare iperglicemia.

Tra le complicanze meno comuni ci sono tonsillite, convulsioni, meningite, encefalite.

Il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) stima che, in media, ogni anno circa 40 mila persone muoiano prematuramente a causa dell’influenza nell’Unione Europea. Il 90% dei decessi si verifica nei soggetti di età superiore ai 65 anni, in particolare tra quelli affetti da malattie croniche.

Cure e rimedi

In genere, le persone in buona salute che non soffrono di particolari patologie guariscono spontaneamente dall’influenza, senza prendere medicine e senza bisogno di consultare il medico. E’ sufficiente stare a riposo e al caldo e bere molta acqua per proteggersi dal rischio di disidratazione.

Al massimo è possibile assumere antipiretici o antidolorifici, come paracetamolo o ibuprofene, per abbassare la febbre, se è molto alta, e per lenire i dolori articolari e muscolari, oppure fare ricorso a spray per decongestionare le vie nasali in caso di raffreddore o contro il mal di gola.

I farmaci contro l’influenza

In presenza di condizioni di rischio o fragilità (età superiore ai 65 anni, gravidanza, malattie croniche, sistema immunitario indebolito o compromesso) o di una sintomatologia preoccupante (difficoltà respiratorie, tosse con sangue, dolore al petto), è consigliabile rivolgersi al medico, che valuterà il quadro clinico completo e suggerirà una terapia farmacologica per alleviare i sintomi e favorire il recupero dall’influenza.

In genere, contro l’influenza si fa ricorso a farmaci antivirali: l’Oms ne suggerisce un utilizzo moderato, limitato alle situazioni a rischio, e non di routine, perché questi farmaci possono causare eventi avversi come nausea e vomito e contribuiscono alla diffusione della farmacoresistenza senza migliorare sensibilmente il decorso dell’influenza.

Curare l’influenza con i rimedi naturali

Esistono molti rimedi naturali in grado di alleviare i sintomi dell’influenza, di agire da tonico per il sistema immunitario e di aiutare l’organismo a superare meglio la sindrome influenzale.

Cosa mangiare con l’influenza

Oltre a riposare, a stare al caldo e a bere molto per mantenersi idratati, è importante curare la propria alimentazione: nella fase acuta dell’influenza sono consigliati cibi semplici e poco elaborati, preparati con cotture leggere come quella al vapore, per non sottoporre l’organismo ad uno stress digestivo. E’ bene, comunque, mangiare in modo sano, nutriente e completo.

Anche nel post malattia, per velocizzare la ripresa, è consigliabile inserire nella propria alimentazione cibi ricchi di vitamine, soprattutto di quelle immunostimolanti come la C, presente in agrumi, kiwi, fragole ma anche in ortaggi come le crucifere (broccoli e cavolfiori), ed energizzanti, come le vitamine del gruppo B, in particolare la B9 (ne sono ricchi legumi e verdure a foglia verde come gli spinaci) e la B12 (che si trova nei cibi di origine animale, come carne, pesce e uova).

Uno dei rimedi della nonna più famosi per curare l’influenza è bere il brodo di pollo: oltre ad essere un piatto leggero, grazie al vapore che sprigiona è un ottimo alleato per liberare le vie nasali.

Per lo stesso motivo, un efficace rimedio naturale contro il raffreddore e il naso chiuso associati all’influenza è fare suffumigi con oli essenziali, come quello di eucalipto o di menta.

Curare l’influenza con le piante

Anche le piante sono utili rimedi naturali per lenire i sintomi dall’influenza e aiutare il sistema immunitario a reagire, velocizzando così la guarigione. I rimedi fitoterapici benefici in caso di influenza sono tantissimi e possono essere assunti sotto forma di compresse, tisane, decotti, tintura madre o macerato glicerico.

Tra le piante più efficaci ci sono:

  • echinacea, ad azione immunostimolante, antinfiammatoria e antisettica
  • rosa canina, immunostimolante, antinfiammatoria e antiastenica
  • ribes nigrum, antinfiammatorio e immunostimolante
  • abete bianco, immunostimolante, efficace soprattutto contro il raffreddore e le sindromi rino-sinuso-bronchiali
  • betulla, ad azione immunostimolante
  • zenzero, immunostimolante
  • sambuco, che ha un effetto diaforetico (favorisce la sudorazione), emolliente ed espettorante, quindi è utile contro la febbre e le infiammazioni dell’apparato respiratorio.

Questi preparati, anche se naturali, devono sempre essere assunti su indicazione dell’erborista, che saprà suggerire la corretta posologia e le eventuali controindicazioni. Tuttavia, se i sintomi dell’influenza sono severi o persistenti, ti consigliamo di consultare il medico: questo vale soprattutto per pazienti molto piccoli, anziani o con fattori di rischio.

Vuoi saperne di più su come aiutare il tuo organismo a sconfiggere l’influenza? Leggi l’articolo di Greenstyle “Influenza: 9 tisane naturali per combatterla”.

Prevenzione

Il modo migliore per prevenire l’influenza è vaccinarsi, specie se si rientra in una delle categorie a rischio per cui la vaccinazione è raccomandata, e adottare norme di igiene personale e protezione, come lavarsi spesso le mani. Ma anche rinforzare le difese immunitarie è importante per tenere lontana l’influenza: l’alimentazione e i rimedi naturali possono aiutarci. Vediamo come possiamo proteggerci.

Il vaccino antinfluenzale: a chi è consigliato

Il vaccino antinfluenzale è la migliore arma di prevenzione dell’influenza perché riduce sensibilmente il rischio di contrarre la malattia e di trasmetterla agli altri. In più, in caso di contagio, fa sì che i sintomi siano meno severi e protegge dalle complicanze che possono rendere necessarie cure specialistiche e, nei casi più gravi, il ricovero in ospedale. In questo senso, la vaccinazione è anche uno strumento importante per ridurre i costi sociali della malattia.

Come sottolineano le raccomandazioni del Ministero della Salute per la stagione influenzale 2021-2022, il vaccino è indicato per tutte le persone, a partire dai 6 mesi di età, che vogliono proteggersi dall’influenza e non presentano controindicazioni alla vaccinazione (per esempio, non hanno avuto reazioni allergiche gravi dopo precedenti somministrazioni del vaccino).

Ci sono poi alcune categorie di persone a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente, perché se si ammalassero sarebbero ad alto rischio di complicanze o ricoveri legati all’influenza.
In queste categorie rientrano:

  • le donne che all’inizio della stagione influenzale sono in gravidanza o nel post-partum.
  • I soggetti, dai 6 mesi ai 65 anni, che soffrono di patologie che aumentano il rischio di complicanze. Tra queste, le malattie croniche respiratorie (come asma grave, fibrosi cistica e broncopatia cronico ostruttiva-BPCO), le malattie cardiocircolatorie, comprese le cardiopatie, il diabete e altre malattie metaboliche, compresa l’obesità grave (indice di massa corporea superiore a 30), l’insufficienza renale, i tumori, le malattie infiammatorie croniche, le malattie che causano una carenza nella produzione di anticorpi. La vaccinazione è consigliata anche a chi si sta sottoponendo a chemioterapia, sta assumendo farmaci immunosoppressori o ha in programma un intervento chirurgico importante.
  • Le persone di età pari o superiore a 65 anni.
  • I bambini e gli adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
  • Chi è ricoverato presso strutture per lungodegenti.
  • Familiari e contatti, sia adulti che bambini, di persone ad alto rischio di complicanze (anche se vaccinate).

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta in modo gratuito anche ai lavoratori dei servizi pubblici di primario interesse collettivo, come medici, personale sanitario e forze di polizia.

I virus influenzali possono variare da stagione a stagione e la composizione del vaccino viene aggiornata ogni anno secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS), quindi è necessario vaccinarsi ad ogni nuova stagione influenzale. Il periodo più indicato è quello tra metà ottobre e fine dicembre. L’immunità inizia circa due settimane dopo la vaccinazione e declina nell’arco di 6-8 mesi.

Le misure di igiene e protezione individuale

L’ECDC raccomanda anche di adottare una serie di misure di protezione personale per proteggersi dall’influenza.

In particolare:

  • Lavare regolarmente e accuratamente le mani con acqua e sapone, per almeno 40-60 secondi, soprattutto dopo aver tossito o starnutito, e asciugarle bene. In mancanza di acqua, i disinfettanti per le mani a base alcolica sono un’ottima alternativa.
  • Osservare una buona igiene respiratoria: coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente, e lavarsi le mani subito dopo.
  • Isolarsi a casa, evitando il contatto con gli altri, in presenza di sintomi attribuibili a malattie respiratorie, specie in fase iniziale.
  • Evitare il contatto stretto con persone ammalate: mantenere un distanziamento fisico di almeno un metro da chi ha sintomi di influenza ed evitare luoghi affollati.
  • Evitare di toccarsi occhi, naso o bocca con le mani, perché se si è entrati in contatto con superfici contaminate le mucose possono essere un veicolo di infezione.

Anche arieggiare frequentemente gli ambienti in cui si vive o si lavora per assicurare un adeguato ricambio d’aria è una prassi utile per proteggersi. I virus influenzali, infatti, tendono a permanere negli ambienti chiusi e possono quindi essere inalati, favorendo la trasmissione dell’infezione.

I rimedi fitoterapici per prevenire l’influenza con le piante

Le piante sono un utile rimedio anche in chiave preventiva, soprattutto quelle che svolgono un’azione immunostimolante, perché aiutano l’organismo ad alzare uno scudo contro gli attacchi dell’influenza. Tra i rimedi fitoterapici più efficaci ci sono l’echinacea, il ribes nigrum, lo zenzero e la rosa canina, che oltre a favorire la guarigione stimolando le nostre difese ci aiutano anche a proteggerci, perché rendono il nostro organismo più forte contro le aggressioni dei virus influenzali.

L’alimentazione per rinforzare le difese immunitarie

Un’alimentazione equilibrata è essenziale per mantenerci in salute e farci trovare pronti a reagire quando l’influenza bussa alla nostra porta. In generale, è importante mangiare in modo vario e completo, seguendo le linee guida della dieta mediterranea: frutta e verdura in abbondanza (almeno 5 porzioni al giorno), pasta, riso, pane e altri cereali, fondamentali fonti di carboidrati che ci danno energia (devono rappresentare almeno la metà delle calorie quotidiane), proteine animali con moderazione, prevalentemente da pesce e carni bianche, e poi uova, legumi, latte e derivati, tanta acqua e olio extravergine di oliva come condimento privilegiato, meglio se a crudo.

Ci sono poi alcuni cibi particolarmente importanti perché contengono nutrienti che agiscono in positivo sul nostro sistema immunitario e lo rendono più forte, quindi più in grado di difendersi dall’influenza. Tra questi:

  • la vitamina C, che svolge anche un’azione antiossidante, antinfiammatoria e antivirale: è presente in grandi quantità in frutti come kiwi, agrumi, fragole e ribes, ma anche in verdure come rucola, broccoli e cavolfiori.
  • La vitamina A: si trova, sotto forma di carotenoidi, nella frutta di colore giallo-arancio, come albicocche, pesche e mango, e in verdure come zucca, carote, radicchio, peperoni e pomodori.
  • Gli omega 3, acidi grassi dall’azione antiossidante e antinfiammatoria presenti in abbondanza nel pesce azzurro (sgombro, sardine), ma anche nella frutta a guscio come noci e mandorle.
  • Gli antiossidanti: oltre alle vitamina C ed A, sono importanti antiossidanti anche la vitamina E e i polifenoli, di cui è ricco l’olio extravergine di oliva.
  • La vitamina D, presente soprattutto nel pesce e nel tuorlo d’uovo.

In sintesi, l’influenza è una malattia virale con cui, nella stagione fredda, è molto probabile dover fare i conti. In genere non è grave, ma non deve essere sottovalutata perché, soprattutto per le categorie fragili o con un sistema immunitario compromesso, può avere conseguenze serie. Per fortuna, con una serie di accorgimenti, adeguate norme igieniche, buone abitudini a tavola, vaccinazione e rimedi naturali è possibile prevenire l’influenza e trascorrere un autunno e un inverno in salute.

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