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Quinto Conto Energia: la bozza è stata scritta da ENEL?

Quinto Conto Energia, la bozza sembra essere stata scritta da ENEL, l'operatore smentisce ma le coincidenze non lasciano dubbi.

Quinto Conto Energia: la bozza è stata scritta da ENEL?

Pessime notizie per gli operatori italiani dell’energia fotovoltaica. Le bozze del Quinto Conto Energia, che girano da qualche giorno, sarebbero state scritte direttamente da ENEL. La notizia è stata smentita dall’operatore elettrico, ma le coincidenze sembrano non lasciare adito a molti dubbi.

Le due bozze del Quinto Conto Energia, una in formato Word del 22 marzo e l’altra in PDF del giorno successivo, sarebbero state scritte o quanto meno rimaneggiate da un’analista di ENEL. Lo confermerebbe il fatto che le proprietà di entrambi i file riportano come autore la dipendente del colosso italiano dell’energia. Un semplice click sul tasto destro del mouse, quindi, ha messo in seria difficoltà l’azienda.

Che si è dichiarata all’oscuro di tutto, ha parlato di hackeraggio informatico e ha avviato un’indagine interna per fare chiarezza. La notizia, però, si è diffusa in fretta e non è piaciuta a nessuno: un Ministero dello Sviluppo economico che si fa scrivere un decreto sugli incentivi alle rinnovabili da ENEL non è certo una cosa che, se fosse confermata, rassicurerebbe gli operatori del fotovoltaico.

Ma non è tutto. Ai tempi della stesura del Quarto Conto Energia si verificò una circostanza poco gradevole: l’allora ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, per lungo tempo dialogò solo con il GIFI-Confindustria attirandosi le ire di quasi tutte le altre associazioni di settore. Ne uscì fuori un Conto Energia molto vantaggioso per gli industriali grazie alla forte riduzione degli incentivi al fotovoltaico agricolo, in favore di quello sui tetti dei capannoni delle aziende. Il “Quarto Conto e mezzo” del successivo Governo Monti diede poi la mazzata finale togliendo del tutto gli incentivi al fotovoltaico nei campi.

Oggi il GIFI esce con un nuovo comunicato in cui stigmatizza la fuga di notizie sulle due bozze del Quinto Conto Energia. Ma si lamenta principalmente del fatto che siano uscite fuori e che siano diverse l’una dall’altra. Valerio Natalizia, presidente del GIFI, scrive:

In tutta onestà stento a credere che i Ministeri competenti vogliano infondere panico nel mercato fotovoltaico facendo circolare bozze – diverse tra loro nei contenuti e nella forma – piuttosto che operare con responsabilità nei confronti di un comparto industriale, quello del fotovoltaico, che a oggi ha contribuito concretamente allo sviluppo nel nostro Paese del mercato energetico, componente fondamentale di ogni sistema economico. Un intervento legislativo come quello prospettato dalle bozze in circolazione vanificherebbe tutti gli investimenti realizzati fino a ora

Natalizia, poi, lamenta l’ulteriore aumento dei costi di istruttoria e della burocrazia, il calo complessivo degli incentivi ma non pronuncia parola sulla notizia che a scrivere quelle bozze potrebbe essere stata ENEL. Niente di strano: ENEL Green Power è associata GIFI.

Sempre riguardo all’affare ENEL va registrata la pesante critica del senatore del PD Francesco Ferrante, il quale parla di “situazione paradossale” perché l’azienda, mentre cercherebbe di togliere di mezzo gli incentivi in Italia, andrebbe a prenderseli all’estero:

Paradossale poi che la stessa Enel Green Power annunci investimenti nel settore per più di 6 miliardi di euro, ma delocalizzandoli fortemente all’estero, in quanto in Italia pesano incertezze normative.


A pensare male si fa peccato ma di solito ci si azzecca. E se volessimo pensare male allora dovremmo credere che ENEL stia realmente cercando di stoppare lo sviluppo delle rinnovabili in Italia per evitare che la quota di energia verde prodotta dagli impianti fotovoltaici vada a erodere la sua quota di termoelettrico da fonte fossile.

Gli ultimi dati disponibili mostrano che un quarto dell’energia elettrica consumata in Italia nel 2011 proviene già da fonti rinnovabili. Che sia solo una fortuita coincidenza?

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