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Pit Bull salva bambino da un calo di zuccheri mortale

Un Pitt Bull ha salvato un bambino di 4 anni dalla morte: durante il sonno del piccolo, ha percepito un calo di zuccheri potenzialmente letale.

Pit Bull salva bambino da un calo di zuccheri mortale

Ancora una volta i cani si confermano non solo come gli amici dell’uomo, ma anche come una risorsa insostituibile per la salute. Si è appreso proprio negli ultimi mesi come alcune razze di cane possano scovare alcuni tipi di tumore ai primissimi stadi, il tutto grazie al loro unico olfatto, ora si scopre come siano anche in grado di rilevare alcune specifiche carenze nel sangue. Un Pit Bull, infatti, è riuscito a percepire un calo di zuccheri che avrebbe potuto determinare la morte di un bambino.

Succede a Minneapolis, negli Stati Uniti, e il protagonista di questa storia è TaterTot, un Pit Pull salvato dal canile. Adottato come animale di compagnia di un bimbo di 4 anni, durante la notte il cane ha avvertito la presenza di qualcosa di anomalo e ha subito allertato i genitori del piccolo.

Ai genitori Peyton, questo il nome del bambino, era apparso decisamente stanco. Data la sera e la notte in arrivo, non hanno però pensato potesse trattarsi di una condizione patologica, così hanno accompagnato il figlio in cameretta e l’hanno messo a letto. Dopo qualche ora, il cane ha iniziato ad abbaiare freneticamente e a ricercare le attenzioni dei genitori. E così la scoperta: il bimbo quasi non respirava. Portato d’urgenza all’ospedale, si è scoperto un calo di zuccheri potenzialmente letale, sebbene il paziente sia risultato negativo ai test sul diabete. Le cause del malessere non sono mai state identificate, ma ora Peyton sta bene e non ha subito conseguenze negative dall’incidente.

L’adozione del Pit Bull pare fosse momentanea, considerato però il legame che si è creato con il figlio e l’atto eroico dell’animale, la famiglia ha deciso di tenerlo con sé per sempre. Così ha spiegato alla stampa Christi Smith, la madre del bambino:

Ho capito quella notte, mentre ero in ospedale, come l’unica cosa potessi fare fosse adottare definitivamente il cane.

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