Greenstyle Sostenibilità Energia Fotovoltaico, protesta IFI per impianto Senato prodotto all’estero

Fotovoltaico, protesta IFI per impianto Senato prodotto all’estero

Fotovoltaico, le proteste del Comitato IFI: l'impianto sul tetto dell'Archivio del Senato è prodotto all'estero.

Fotovoltaico, protesta IFI per impianto Senato prodotto all’estero

Un impianto fotovoltaico “d’importazione” è al centro della polemica: si tratta del tetto solare da 200 kW di potenza appena installato sull’archivio di Stato del Senato, un magazzino in via del Trullo a Roma. Inaugurato il 5 febbraio in presenza del presidente di Palazzo Madama Renato Schifani, della senatrice del PDL Simona Vicari che è anche presidente del Comitato per il risparmio e l’efficienza energetica del Senato, e persino dell’AD del GSE Nando Pasquali, quel tetto fotovoltaico è stato realizzato da Solon Spa.

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Solon fa parte del gruppo ex tedesco di moduli fotovoltaici Solon Energy Gmbh, da poco inglobato nel gruppo indiano Microsol che ha sede negli Emirati Arabi Uniti. Solon Italia, azienda associata GIFI-Confindustria, aveva una fabbrica di pannelli fotovoltaici a Carmignano di Brenta (Padova), ma a febbraio 2012 ha terminato la produzione e ora si limita a progettare impianti solari con moduli importati dall’estero. Tutto ciò ha fatto letteralmente infuriare il Comitato IFI, che parla apertamente di “schiaffo all’industria manufatturiera italiana”. Spiega il presidente Alessandro Cremonesi:

Anche in quest’occasione prendiamo atto di come le istituzioni nazionali non salvaguardino e proteggano l’industria fotovoltaica italiana. In un momento critico come l’attuale, in cui l’industria del solare italiano soffre di pesanti vessazioni, con cause drammatiche in termini di occupazione ed efficienza produttiva, siamo spiazzati dalla mancanza di tutela e dal totale abbandono delle imprese del Made in Italy.

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La scelta di commissionare un impianto fotovoltaico, situato nel cuore delle Istituzioni italiane, a un gruppo di proprietà straniera ci conferma come non si stia operando per salvare la produzione italiana, già vittima di cambiamenti normativi penalizzanti e pesanti azioni di dumping da parte degli operatori extra-europei.

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