Aggiornamenti fondamentali e innovazioni terapeutiche(www.greenstyle.it)
Dopo otto anni di attesa, il Servizio sanitario si appresta a recepire un corposo aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza.
Il decreto che definisce i nuovi LEA arriva dopo un lungo periodo di stasi: l’ultima revisione risaliva infatti al 2017, e da allora si sono accumulate numerose innovazioni scientifiche e tecnologiche da inserire nell’elenco delle prestazioni garantite dal SSN. L’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni mira a migliorare l’appropriatezza clinica e organizzativa, razionalizzare la prescrizione e contenere i costi a carico del sistema sanitario pubblico.
Il ministro Orazio Schillaci, medico e accademico con un solido background nella medicina nucleare e direttore scientifico, ha ribadito che questo aggiornamento rappresenta «un passo in avanti concreto verso cure sempre più di qualità e all’avanguardia, ampliando il ventaglio di prestazioni disponibili per tutti i cittadini». L’iter legislativo è ora in corso presso le Commissioni parlamentari, con l’auspicio che l’entrata in vigore avvenga entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, così da permettere alle Regioni di adeguare prontamente i propri sistemi.
Tra le novità più rilevanti spiccano l’estensione dello screening neonatale a otto nuove malattie genetiche rare, come l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) e le Immunodeficienze combinate gravi (SCID). Queste patologie, se diagnosticate tempestivamente, possono essere trattate con terapie innovative che migliorano significativamente la qualità di vita dei neonati colpiti.
Altro punto di rilievo è l’introduzione di un programma di sorveglianza attiva per le donne a rischio genetico ereditario di tumori della mammella e dell’ovaio. Le pazienti già colpite saranno sottoposte a test genetici per identificare varianti patogene dei geni BRCA1 e BRCA2, mentre le familiari sane positive al test accederanno a visite senologiche, mammografie, ecografie, risonanze magnetiche e consulenze oncologiche e ginecologiche incluse nei LEA. Si stima che oltre diecimila donne all’anno potranno beneficiare di questo percorso di prevenzione.
L’investimento pubblico previsto per l’attuazione di questi aggiornamenti è di circa 150 milioni di euro annui, a conferma dell’impegno a favore della prevenzione e della diagnosi precoce.
Nuove esenzioni e terapie per malattie croniche e disturbi alimentari
Il decreto introduce anche importanti novità in tema di esenzioni dal ticket sanitario. Sono state infatti inserite tre nuove malattie croniche che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni: la sindrome fibromialgica, l’idrosadenite cronica suppurativa e la malattia polmonare da micobatteri non tubercolari. Per ciascuna è stata definita una durata minima dell’attestato di esenzione, così da garantire un percorso di cura continuativo senza oneri diretti per i pazienti.
Inoltre, il SSN riconosce ufficialmente la necessità di terapie psicoeducazionali per i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, ora incluse tra le prestazioni garantite in sedute individuali e collettive. Questa novità è particolarmente importante per i giovani e giovanissimi affetti da queste patologie, spesso sottovalutate ma di grave impatto sulla salute.
Dal punto di vista normativo, il decreto ministeriale “isorisorse”, a neutralità finanziaria, ha aggiornato anche gli elenchi delle malattie rare esenti, le prestazioni di assistenza termale e i cosiddetti Diagnosis Related Group (DRG), finalizzati a migliorare l’efficienza e la sostenibilità dei ricoveri ospedalieri.

La Conferenza delle Regioni ha sottolineato l’importanza di mantenere un dialogo costante con la Commissione LEA del Ministero della Salute per evitare i ritardi accumulati negli ultimi anni. L’obiettivo è un aggiornamento continuo, che permetta di integrare rapidamente nuove prestazioni in linea con i progressi scientifici e tecnologici.
Sullo sfondo politico, la deputata Ilenia Malavasi del Partito Democratico, componente della Commissione Affari Sociali, ha definito l’approvazione dei nuovi LEA «una conquista attesa da anni e un passo avanti che il Paese attendeva da troppo tempo». Malavasi ha inoltre evidenziato come l’inclusione di prestazioni specialistiche per il controllo della gravidanza fisiologica completi il quadro assistenziale dedicato alle future mamme, migliorando la qualità dell’assistenza territoriale.
Il modello di assistenza sanitaria nazionale resta articolato su tre livelli: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera. Tuttavia, grazie ai nuovi LEA, i contenuti di ciascun livello vengono profondamente aggiornati e adeguati alle esigenze contemporanee di salute pubblica, con un occhio attento all’innovazione e all’appropriatezza.
Il ministro Orazio Schillaci, in carica dal 2022 e riconosciuto per il suo profilo accademico e medico, ha evidenziato come questi aggiornamenti siano frutto di un lavoro sinergico tra istituzioni, Regioni e Parlamento, finalizzato a rendere il SSN più efficiente e capace di rispondere alle sfide sanitarie del presente e del futuro.
