Buone notizie per questi lavoratori: tasse abbassata al 5% - Greenstyle.it
Per questi lavoratori in arrivo una novità molto importante: tasse abbassate al 5%, a chi spetta e cosa controllare.
Un’importante novità fiscale potrebbe segnare un cambio di passo per i giovani lavoratori italiani. La Lega sta infatti portando avanti una proposta di flat tax al 5% rivolta ai lavoratori under 30 con contratto a tempo indeterminato, da inserire nella Legge di Bilancio 2026.
Questa iniziativa mira a ridurre significativamente il carico fiscale per i giovani dipendenti, con l’obiettivo di contrastare la fuga dei cervelli e incentivare l’assunzione stabile di nuove leve nel mercato del lavoro.
Flat tax al 5% per i giovani lavoratori: dettagli e obiettivi
La proposta prevede una tassazione agevolata al 5% per i giovani lavoratori under 30 assunti con contratto a tempo indeterminato o con un contratto a termine trasformato in indeterminato. L’agevolazione potrebbe durare fino a tre anni a partire dall’anno di assunzione, rappresentando un risparmio fiscale significativo. Ad esempio, per un reddito annuo di 28.000 euro, la riduzione dell’imposta potrebbe tradursi in un guadagno netto mensile di circa 387 euro su tredici mensilità. Questo intervento si inserisce in un contesto in cui molti giovani laureati scelgono di lasciare l’Italia per cercare condizioni lavorative e fiscali più vantaggiose: solo nell’ultimo anno, infatti, circa 21.000 laureati tra i 25 e i 34 anni sono emigrati.
Secondo il deputato Claudio Durigon, l’agevolazione fiscale rappresenta uno strumento essenziale per fermare questa tendenza e favorire il rientro e la permanenza dei giovani nel Paese. Parallelamente alla riduzione delle imposte sui giovani, la proposta prevede anche incentivi per le imprese che assumono giovani under 30, con un’esenzione contributiva pari al 50%, fino a un massimo di 3.000 euro annui, per tre anni. Questo potrebbe abbattere i costi del lavoro, favorendo nuove assunzioni stabili e contribuendo a ridurre il tasso di disoccupazione giovanile, ancora oggi particolarmente elevato in Italia.
Un secondo capitolo della proposta riguarda gli under 36 che decidono di rientrare in Italia dopo un’esperienza lavorativa all’estero. Anche per loro è prevista una flat tax al 5%, valida per due anni e applicabile a redditi fino a 100.000 euro. L’agevolazione può essere estesa fino a cinque anni se il lavoratore acquista una casa da destinare a residenza principale entro 12 mesi dal rientro. In caso di eventi familiari come nascite o adozioni durante il periodo di validità del beneficio, la tassazione si riduce ulteriormente al 3%. Per accedere all’agevolazione è necessario che il lavoratore abbia un contratto a tempo indeterminato e trasferisca la propria residenza in Italia.

Restano però aperti alcuni interrogativi sull’interazione di questa nuova misura con quella già esistente per il rientro dei cervelli, che prevede una detassazione del 50% sul reddito. Se confermato, l’accumulo di agevolazioni potrebbe rendere particolarmente vantaggioso il rientro in Italia per i giovani talenti. Ad oggi non sono ancora stati chiariti i dettagli riguardanti le coperture finanziarie per l’attuazione della flat tax al 5% e degli incentivi correlati.
Tuttavia, la proposta gode del sostegno di diverse forze politiche di maggioranza ed è considerata una delle priorità da inserire nella Legge di Bilancio 2026. L’intento è quello di sperimentare la misura nel biennio 2026-2027 per verificarne l’efficacia nel rilancio dell’occupazione giovanile e nel contenimento della fuga dei talenti, fenomeno che continua a rappresentare una criticità per il sistema economico e sociale italiano. L’attenzione rimane alta, anche perché un intervento di questo tipo potrebbe rappresentare un modello da estendere o adattare in futuro per altre fasce d’età o categorie di lavoratori.
