Greenstyle Benessere Rimedi naturali Tachicardia e palpitazioni, rimedi naturali

Tachicardia e palpitazioni, rimedi naturali

Tachicardia: rimedi naturali e consigli utili per combattere la tachicardia e l'ansia senza ricorrere a farmaci.

Tachicardia e palpitazioni, rimedi naturali

La tachicardia è un disturbo rappresentato da un’alterazione della normale frequenza cardiaca. A causarla possono essere stress, ansia, una troppo laboriosa fase digestiva, uno sforzo eccessivo o un attacco febbrile. Altre possibili cause possono essere anche patologie più o meno gravi come l’anemia, l’ipertiroidismo e alcuni disturbi cardiaci.

La tachicardia si manifesta con una frequenza del ritmo cardiaco compresa tra gli 80 e i 100 battiti al minuto. Occorre innanzitutto individuarne la causa specifica escludendo, grazie al proprio medico curante, l’ipotesi di un disturbo cardiaco. Qualora l’aumento della frequenza cardiaca sia imputabile a malesseri di origine psicologica o fisica di lieve entità, ecco alcuni rimedi naturali che possono rivelarsi d’aiuto.

Rimedi naturali per la tachicardia

Un possibile rimedio naturale per il trattamento della tachicardia è l’estratto di biancospino, dalle riconosciute proprietà calmanti e favorevoli al rallentamento del ritmo cardiaco. Da consumare due o tre volte al giorno (15 gocce diluite in un bicchiere d’acqua), risulta utile anche sotto forma di infuso, il cui preparato è acquistabile in erboristeria.

Molto utili per le loro proprietà calmanti sono anche la camomilla, la melissa, la valeriana e la passiflora, ancora più efficaci se combinate insieme in una sola benefica tisana. Possibile ottenere un benefico stato di rilassamento, utile a rallentare la frequenza cardiaca, anche attraverso alcune pratiche come la respirazione, la meditazione e più in generale tramite il ricorso ad alcune pratiche yoga.

Rilassarsi con lo yoga è un ottimo modo per rallentare il ritmo cardiaco e ottenere molteplici benefici, come un miglioramento delle condizioni fisiche per quanto riguarda le donne che sono sopravvissute a un tumore al seno.

Nel caso la tachicardia sia provocata dal manifestarsi di una anemia sarà opportuno intervenire per ripristinare quanto prima i normali livelli di ferro nel sangue. Occorre intervenire sul proprio stile di vita, nello specifico sulla dieta di tutti i giorni, arricchendola soprattutto di legumi, cereali, spinaci, ortica, broccoli e cavoli. Chi ne ha familiarità o vuole assaggiare sapori dal gusto orientale può scegliere anche le alghe, altro ottimo rimedio naturale per la cura dell’anemia.

Tachicardia: alimentazione e consigli utili

Una dieta vegetariana è la soluzione che più sembra avvicinarsi alla riduzione di possibili rischi derivati dalla tachicardia. Privilegiare cereali, frutta e verdura crude o appena scottate al vapore, condimenti con aglio o cipolla e olio d’oliva. Sì a infusi del tutto privi di caffeina come ad esempio il Rooibos.

Alimenti e bevande da evitare sono invece il caffè, tè che contengono caffeina (se non volete rinunciare del tutto meglio privilegiare le varianti bianco o giallo, con livelli molto bassi), alcolici e, soprattutto la sera, cibi stimolanti o eccitanti come ad esempio il cioccolato.

Le informazioni riportate su GreenStyle sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

PFOA: cos’è, dove si trova e rischi per la salute
Salute

Il PFOA, o acido perfluoroottanoico, è un composto chimico utilizzato nella produzione di vari prodotti di consumo, in primis, i rivestimenti antiaderenti di pentole e padelle ed i tessuti impermeabili. Può contaminare l’acqua, il suolo e l’aria, e comportare rischi per la salute umana – grazie anche alla capacità che ha di permanere a lungo dopo il rilascio – dovuti alla correlazione esistente tra tale sostanza e il cancro nell’uomo.