Greenstyle Sostenibilità Consumi SISTRI: imprese chiedono la sospensione delle sanzioni

SISTRI: imprese chiedono la sospensione delle sanzioni

Un appello al ministro dell'Ambiente perché sospenda temporaneamente le sanzioni previste dal SISTRI: è l'ultima iniziativa delle imprese di settore.

SISTRI: imprese chiedono la sospensione delle sanzioni

Un periodo senza sanzioni per testare il funzionamento del SISTRI. È la richiesta, affidata a una lettera all’indirizzo del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e inviata dal presidente di Confindustria Servizi innovativi e Tecnologici Ennio Lucarelli e dal presidente di Assosoftware Bonfiglio Mariotti.

Nella missiva le imprese si dicono preoccupate per l’imminente avvio del sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi (il prossimo 1 ottobre, ndr), temendo pesanti ricadute sull’intera filiera a causa dei problemi tecnici ancora irrisolti che gravano sul SISTRI. Di qui la richiesta al ministro di sospendere le sanzioni, giudicate pesantissime, almeno fino a quando il sistema non sarà stato definitivamente rodato. Si legge nella lettera delle associazioni:

È oramai opinione condivisa che SISTRI è un progetto non coerente con la realtà, con scelte tecnologiche e di apparecchiature non standard, con gravi carenze di coordinamento tra la componente normativa e la realizzazione informatica.

Per quanto riguarda in particolare i problemi ancora irrisolti, gli imprenditori segnalano: interoperabilità mai collaudata, impossibilità di effettuare verifiche e simulazioni complete in un ambiente idoneo di test, mancanza di una adeguata formazione degli operatori, data la mole di manualistica e documentazione solo recentemente disponibile; dispositivi usb e black box non funzionanti e/o non consegnati.

Al di là della critica al sistema informatico, le aziende chiedono di mettere a punto delle linee guida condivise e di procedere a una drastica semplificazione delle procedure attualmente previste. Oltre ovviamente alla sospensione delle sanzioni. Conclude Bonfiglio Mariotti:

Urge un periodo di sperimentazione senza applicazioni di sanzioni per gli errori di tipo formale, per consentire a tutti gli operatori coinvolti di lavorare in tranquillità prevedendo verifica sul campo e un percorso di incisive semplificazioni dell’attuale sistema.

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