Nuova sanatoria fiscale per le partite IVA: destinatari e modalità (www.greenstyle.it)
Il Senato della Repubblica ha dato il via libera definitivo al Decreto fiscale, introducendo una nuova sanatoria fiscale.
Il provvedimento, votato con modalità di alzata di mano, mira a favorire la regolarizzazione delle posizioni fiscali di oltre due milioni di contribuenti, con un impatto stimato superiore al miliardo di euro nelle casse dello Stato.
La misura si rivolge esclusivamente alle partite IVA che aderiranno entro il 30 settembre 2025 al concordato preventivo biennale 2025-2026, volto a sanare le controversie fiscali pendenti. La platea potenziale comprende circa 2,2 milioni di contribuenti, con un sistema di determinazione dell’aliquota basato sull’affidabilità fiscale del singolo soggetto, misurata attraverso gli Indicatori sintetici di affidabilità (Isa).
Il ravvedimento speciale interessa le annualità fiscali dal 2019 al 2023 e prevede un sistema di oneri differenziati: gli operatori economici più virtuosi beneficeranno di condizioni più leggere, mentre chi presenta un profilo di rischio più elevato sarà soggetto a un carico fiscale maggiore. In termini pratici, l’imposta sostitutiva per le imposte sui redditi e le addizionali sarà calcolata con aliquote progressive: il 10% per chi ha un punteggio Isa compreso tra 8 e 10, il 12% fino a 6 e il 15% per chi ha un punteggio pari o inferiore a 5.
Anche la base imponibile aggiuntiva segue una logica analoga, con percentuali che vanno dal 5% per i contribuenti con il massimo punteggio fino al 50% per quelli con un punteggio da 3 in giù.
Pagamenti più flessibili e maggiore tutela per i contribuenti
Un elemento di rilievo del decreto riguarda la modifica delle scadenze di pagamento rispetto alla precedente edizione del ravvedimento. I versamenti potranno essere effettuati in un’unica soluzione entro una finestra temporale che va dal 1° gennaio al 15 marzo 2026 oppure dilazionati in un massimo di dieci rate mensili. Questa flessibilità mira a facilitare l’adesione da parte delle imprese e dei professionisti interessati.
Il testo introduce inoltre una serie di misure volte a rafforzare la tutela dei contribuenti. Le verifiche fiscali non potranno più essere condotte in modo arbitrario, ma dovranno essere sempre motivate per iscritto, garantendo così trasparenza e tracciabilità delle attività di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria. Questa novità rappresenta un passo importante per migliorare il rapporto tra fisco e cittadini, riducendo i margini di discrezionalità degli ispettori.

Il decreto, in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è stato approvato durante una delle ultime sedute parlamentari prima della pausa estiva. A Palazzo Madama, il dibattito ha sottolineato l’importanza di questa misura come strumento per il recupero dell’evasione fiscale, in un momento in cui il Governo continua a concentrare l’attenzione sulla semplificazione tributaria e sul sostegno alle imprese.
Parallelamente, è in corso l’esame di altre iniziative legislative che riguardano la digitalizzazione delle procedure fiscali e la revisione del sistema di controllo, elementi considerati fondamentali per garantire maggiore efficienza e affidabilità al sistema fiscale italiano. Tra queste, si segnala il disegno di legge per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi a favore di cittadini e imprese, attualmente in discussione nella prima Commissione del Senato.
L’attenzione del Parlamento resta alta anche su altri temi di rilievo economico e sociale, come dimostra la recente approvazione del decreto legge per il finanziamento di attività economiche e infrastrutture, segno di un’agenda legislativa orientata a sostenere la crescita e la competitività del Paese.
L’introduzione della nuova sanatoria fiscale per le partite IVA si inserisce dunque in un quadro più ampio di interventi mirati a combattere l’evasione, migliorare la compliance e promuovere un rapporto più equilibrato tra contribuenti e fisco, in linea con le aspettative di una platea sempre più vasta di operatori economici.
