Scooter sharing: moto in condivisione a Milano dal 2015
Come preannunciato dall'assessore alla mobilità, Milano offrirà ai cittadini un servizio di scooter sharing a partire dal 2015.
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Milano si avvia a diventare la prima città italiana dotata di un servizio di scooter sharing. Come preannunciato il mese scorso dall’assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran, l’amministrazione pubblicherà un bando per individuare gli operatori idonei a fornire al capoluogo lombardo ciascuno una flotta di almeno 100 moto in condivisione. Il bando resterà aperto per sei mesi.
Il Comune è intenzionato a coinvolgere sia le associazioni civiche che le aziende interessate a concorrere al bando nella definizione dei criteri selettivi per l’assegnazione del servizio. Per questa ragione, oggi, nel corso del convegno Citytech incentrato proprio su una mobilità urbana sostenibile, gli amministratori ascolteranno i suggerimenti delle parti interessate.
Il servizio di scooter sharing dovrebbe partire già dal prossimo anno, prima dell’inizio di Expo 2015, fissato per il 21 marzo 2015. Il Comune ha reso nota la sua intenzione di dotarsi di una flotta molto ampia di scooter, non inferiore alle 1.500 unità, in modo da riuscire a coprire un’area vasta. Più che probabile, dunque, che il servizio verrà affidato a diversi operatori per garantire una maggiore competitività e la massima copertura del territorio urbano.
Tra i nomi delle aziende che potrebbero concorrere al bando si fanno quelli della Piaggio, che offrirebbe una flotta di MP3, di Yamaha, Motit, Renault e Quadro. Tra queste quella che ha maggiore esperienza è la spagnola Motit, che già eroga un servizio simile a Barcellona.
Per quanto riguarda i costi del servizio, le tariffe potrebbero essere fissate in 25-30 centesimi al minuto. Nell’attesa che il Comune definisca i criteri per il bando, anche le associazioni ambientaliste dicono la loro.
Genitori Antismog chiede al Comune di optare per scooter elettrici, seguendo il modello Barcellona. Se così non fosse, si rischierebbe di offrire ai cittadini, oltre al servizio di scooter sharing, una mole di emissioni nocive dal momento che le moto inquinano addirittura più delle auto.