Poste Italiane ti deve dei soldi e non lo sai: controlla subito i requisiti e le scadenze -greenstyle.it
Forse devi avere dei soldi da Poste Italiane ma non lo sai: cosa devi controllare per accertarti della tua situazione. Verifica i requisiti e le scadenze.
Il tema della gestione del libretto di risparmio postale in caso di decesso di uno dei cointestatari è stato recentemente oggetto di importanti chiarimenti da parte della Corte di Cassazione. Con l’ordinanza n. 28935/2025, la Suprema Corte ha fornito indicazioni fondamentali sul diritto del superstite a riscuotere le somme presenti sul libretto, alla luce delle normative aggiornate e delle procedure attualmente adottate da Poste Italiane.
Il libretto di risparmio postale può essere intestato fino a un massimo di quattro persone maggiorenni. Una caratteristica importante riguarda le modalità operative: se all’apertura è stata scelta la firma disgiunta, ciascun cointestatario può operare autonomamente sul conto senza necessità di consenso degli altri. Questa modalità è la norma per i libretti Smart, il prodotto postale attuale che ha sostituito dal 14 aprile 2025 i tradizionali libretti ordinari, ormai non più attivabili.
Poste Italiane ti deve dei soldi e non lo sai: controlla subito i requisiti e le scadenze
Il libretto Smart offre una gestione più moderna e digitale, accessibile anche online, con la possibilità di collegare strumenti aggiuntivi come la carta libretto e il servizio di risparmio postale digitale. È bene sottolineare che, pur essendo cointestatari, per effettuare qualsiasi operazione è necessario essere in possesso del libretto fisico o della relativa carta.

Un altro aspetto spesso ignorato riguarda il numero di libretti intestabili a una stessa persona: non esistono limiti, fatta eccezione per i minori, che possono detenere un solo libretto. La questione più complessa riguarda il destino delle somme depositate sul libretto quando uno dei titolari viene a mancare.
È legittimo che il superstite possa riscuotere interamente il saldo o solo una parte? Su questo punto la Cassazione è intervenuta in via definitiva. Secondo l’ordinanza n. 28935/2025, se il libretto è cointestato con pari facoltà di rimborso, il decesso di uno dei titolari non può impedire al superstite di richiedere e ottenere il pagamento delle somme presenti.
Poste Italiane è obbligata a procedere al rimborso senza ritardi, a meno che non intervenga un provvedimento giudiziario che ne blocchi formalmente l’operazione. Questa posizione si basa su una normativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze datata 6 giugno 2002, che ha eliminato il potere degli eredi di bloccare automaticamente il rimborso a favore del superstite.
In pratica, oggi il superstite ha diritto a ottenere almeno il 50% del saldo, anche in presenza di opposizioni da parte degli eredi. La decisione della Cassazione trae origine da una controversia in cui un cointestatario si era visto negare il diritto a incassare la metà del saldo da Poste Italiane, a causa dell’opposizione di un coerede della defunta. Poste Italiane aveva applicato le vecchie normative (D.P.R. nn. 156/1973 e 256/1989), che consentivano agli eredi di bloccare i pagamenti fino alla definizione della successione.
