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Plogging: cos’è e perché praticarlo

Hai mai fatto plogging? Se ti stai domandando “Plog che?", devi sapere questa pratica sportiva rappresenta un modo nuovo, stimolante e divertente per mantenersi in forma. Puoi praticare il plogging al parco, per strada, in spiaggia o anche in montagna, purché tu abbia a portata di mano dei guanti robusti, un sacchetto per la spazzatura e la voglia di dare una mano al pianeta.

Plogging: cos’è e perché praticarlo

Fonte immagine: Pixabay

Negli ultimi anni, sui social si è fatta spazio una parola tutta nuova: plogging. Ma sai di cosa si tratta e cosa significa? Se volessi risalire al significato più stretto di questa parola, se non conosci lo svedese potresti trovare qualche difficoltà: la parola “plogging” (si pronuncia “plogghin”), infatti, è il risultato dell’unione fra il termine inglese “jogging” (correre) e quello svedese “plocka upp” (raccolta), un gioco di parole il cui significato può essere tradotto in italiano con la frase “raccogliere (immondizia) mentre si corre”, o anche durante la camminata a passo svelto, mentre fai ciclismo o pattinaggio su strada.

Insomma, si tratta di un modo smart per combinare l’amore per l’ambiente con la voglia di tenersi in forma.

Del resto, tante persone fanno sport all’aperto, scelgono di fare una corsetta a fine giornata o trascorrono qualche ora in montagna nel weekend, per fare jogging o passeggiare immersi nel verde. Perché non sfruttare questo tempo per rendere il mondo un posto più vivibile e, semplicemente, più pulito?

Ed ecco, in poche parole, in cosa consiste il plogging. In questo articolo scopriremo come iniziare a “ploggare”, quando è stato inventato il plogging e quali benefici può portare nelle nostre vite.

Che sport è il plogging?

Cosa vuol dire fare plogging? Sebbene non tutti lo conoscano, il plogging è a tutti gli effetti una disciplina sportiva, una delle più nobili, aggiungerei. L’obiettivo è infatti quello di mantenersi in forma dando, allo stesso tempo, una bella ripulita a strade, parchi, spiagge e altri luoghi in cui si è soliti allenarsi.

Come avrai notato dando un’occhiata ai social, si tratta di un vero trend degli ultimi anni, ma più che una moda, ci auguriamo che il plogging diventi un po’ uno stile di vita destinato a durare nel tempo.

Per molte persone, in effetti, già lo è: se hai già l’abitudine di raccogliere cartacce e spazzatura mentre ti godi la tua passeggiata in montagna o in spiaggia, beh, complimenti, sei un plogger e non lo sapevi.

Per dirla in modo semplice, insomma, il plogging è una sorta di allenamento ecologico, un workout che unisce la voglia di restare in forma e stare bene, con quella di vivere in un mondo più pulito.

Quando è stato inventato il plogging?

Fermo restando che l’idea di allenarsi e raccogliere l’immondizia non è certamente una trovata nuova, ufficialmente il plogging è stato proposto come sport nel 2016, grazie all’atleta svedese Erik Ahlström. Stanco di allenarsi in strade piene di spazzatura, lo sportivo decise infatti di promuovere e mettere in pratica un nuovo tipo di allenamento, che coniugasse lo sport con la cura dell’ambiente.

Il bello di questa attività, tra l’altro, è che può offrire molti benefici, ben più di quelli che potresti trarre da un banale e normalissimo workout.

Cosa significa plogger?

La parola “plogger” indica semplicemente colui che intraprende questo genere di allenamento, ovvero chi raccoglie bottiglie, carte e rifiuti mentre fa sport.

Come si pratica il plogging?

uomo fa jogging
Fonte: Pixabay

Il plogging è chiaramente un’attività adatta a tutti e a tutte le età. In effetti, potresti eseguire questo tipo di allenamento anche durante la tua passeggiata a passo svelto, durante la corsa o una camminata in montagna.

Per iniziare, ti basterà indossare le scarpe da tennis e un abbigliamento adatto, munirsi di sacchetto per i rifiuti e di un buon paio di guanti. Quindi, non dovrai far altro che uscire da casa e allenarti. Quando trovi a terra dei rifiuti, semplicemente abbassati (magari eseguendo uno squat), raccoglili e gettali nel sacchetto.

Quindi, riprendi il tuo allenamento.

Se vivi in Italia, puoi scegliere di fare plogging a Roma, a Genova, a Catania, al mare, in montagna, al parco o in strada. Peraltro, puoi certamente scegliere di fare plogging in solitaria, ma se lo preferisci, puoi anche unirti ai tanti gruppi di cittadini che portano avanti questa attività, collaborando insieme per pulire il territorio.

7 benefici che non ti aspetti

Come è facile immaginare, ploggare ci aiuta certamente a migliorare la nostra forma fisica. Del resto, si tratta pur sempre di uscire e andare a correre o a camminare per un determinato periodo di tempo.

Ma in che modo l’atto di raccogliere la spazzatura per strada può potenziare questo tipo di allenamento?

Semplice: il plogging permette di aggiungere altri movimenti, come gli squat, i piegamenti sulle gambe, affondi e allungamenti delle braccia. Insomma, oltre ad allenare le gambe, metterai in moto altri muscoli solitamente poco usati durante il walking o il jogging.

Per fare un breve riassunto, i benefici del plogging includono:

  1. Miglioramento della forma fisica e della salute cardiovascolare
  2. Ti aiuta a perdere peso
  3. Migliora l’umore: fare sport è collegato a una riduzione di stress e ansia
  4. Rende l’attività fisica una missione divertente e stimolante
  5. Aumenta l’autostima: oltre ad allenarti, sai che stai facendo qualcosa di positivo per l’ambiente e la comunità
  6. Ti permette di fare qualcosa di concreto per proteggere l’ambiente e gli animali
  7. Ti aiuta a socializzare con persone che condividono i tuoi stessi valori.

Prima di lasciarti al tuo allenamento ecologico, una raccomandazione: quando raccogli i rifiuti, utilizza sempre un paio di guanti abbastanza resistenti, ed evita di toccare la spazzatura a mani nude. E a questo punto, ti auguriamo un buon plogging!

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