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Perché il gatto morde quando accarezzato?

Perché alcuni gatti mordicchiano il proprietario durante le coccole, pur provando piacere e dimostrandolo con tante fusa?

Perché il gatto morde quando accarezzato?

Il gatto è un animale che ama essere coccolato e accarezzato, nonostante la sua estrema indipendenza. Capita a volte, però, che nel bel mezzo delle fusa il gatto morde le mani del suo padrone, quasi come se provasse fastidio. Da cosa deriva questo comportamento?

Non è affatto esperienza rara per i proprietari di felini, ormai abituati a qualche graffio e mordicchiata di troppo. In questo caso, però, parliamo di un morso particolare: il gatto raramente ferisce il suo padrone, piuttosto ne blocca le dita sotto le fauci, pur continuando beato a fare le fusa. Un comportamento apparentemente contraddittorio, che da un lato esprime gioia ma dall’altro fastidio e insofferenza. Come comportarsi e, soprattutto, come spiegare questo evento?

Secondo i veterinari di VetSide, sarebbero tre le ragioni che portano il micio a mordere il padrone durante una sessione di piacevolissime coccole:

Il gatto morde durante le coccole. Come mai?

Aggressione indotta

Si tratta di un comportamento automatico, quasi un riflesso incondizionato. Definito come “status da aggressione indotta”, afferrando le dita del padrone il gatto sottolinea il suo controllo sulla situazione. Coccole e carezze benvenute, quindi, ma con i modi e i ritmi dettati dall’animale stesso.

Stimoli neurologici

Per molti gatti vi sarebbero precisi segnali neurologici che spingono al morso, che non ha quindi valenza violenta bensì soddisfa altri piaceri, come quello della stimolazione orale. È il caso più diffuso e più riconoscibile, anche perché rarissimamente le fauci stringono con sufficiente forza tanto da ferire il proprietario.

Il mistero del gatto che morde

Molti gatti, soprattutto se non hanno particolare confidenza con gli umani, non amano dimostrare apertamente le loro emozioni. Così, pur provando piacere e sottolineandolo con le fusa, decidono di mordicchiare o graffiare il proprietario come strategia per confondere un possibile “avversario”. In parole povere, mescolano le carte in tavola, affinché il loro comportamento non sia troppo palese.

Queste tre condizioni, tutte rientranti nella normalità felina, non vanno confuse con altre situazioni più gravi. Quando il gatto decide di mordere il proprietario in modo profondo, provocando anche una copiosa fuoriuscita di sangue, è il caso di indagare con il veterinario la presenza di possibili disturbi comportamentali, spesso causati da traumi pregressi tali da rendere l’uomo un vero e proprio nemico da cui difendersi.

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