
Ecco come puoi aumentare subito di 100 euro la tua pensione - greenstyle.it
Con pochi click, un pensionato potrebbe vedere il proprio assegno mensile aumentare in modo significativo.
Il tema delle pensioni è sempre al centro del dibattito pubblico in Italia, specialmente in un periodo in cui la gestione delle risorse economiche è diventata cruciale per il benessere dei cittadini. Una notizia poco conosciuta, ma di grande rilevanza, è che molti pensionati possono richiedere un incremento del proprio assegno mensile semplicemente presentando una domanda all’INPS.
Infatti, esiste la possibilità di ottenere fino a 96 euro in più al mese, un’opportunità che non dovrebbe essere sottovalutata. Ecco tutti i dettagli che devi conoscere.
Importanza della domanda all’INPS
Quando un cittadino si avvicina alla pensione, è fondamentale prestare attenzione a ogni dettaglio richiesto nell’apposito formulario di domanda. L’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, chiede una serie di informazioni che, se fornite in modo corretto e completo, possono influenzare in modo significativo l’importo finale della pensione. Ad esempio, viene frequentemente richiesto:
- Codice fiscale del coniuge
- Data di matrimonio
Ogni informazione ha il suo peso e può determinare variazioni nel calcolo dell’assegno pensionistico.
Esempio pratico di maggiorazione
Per illustrare questa possibilità, consideriamo il caso di una lavoratrice di 67 anni con un montante contributivo di 300.000 euro. In base al calcolo contributivo, la lavoratrice potrebbe ricevere un trattamento mensile di circa 1.294 euro. Questo importo si ottiene moltiplicando il montante per un coefficiente di trasformazione specifico, che in questo caso è del 5,608% per l’età di 67 anni.

Tuttavia, l’INPS offre diverse opzioni di maggiorazione che possono incrementare l’importo della pensione, specialmente per coloro che hanno figli. Se la lavoratrice in questione ha avuto uno o due figli, il coefficiente applicabile cambia. Invece di usare il coefficiente per i 67 anni, si applica quello per i 68 anni, pari al 5,808%. Se i figli sono più di due, il coefficiente passa a quello per i 69 anni, che è del 6,024%. Queste variazioni possono portare a un incremento significativo dell’assegno pensionistico.
Ad esempio, utilizzando il coefficiente per i 68 anni, il calcolo della pensione per la lavoratrice con un montante di 300.000 euro risulterebbe in un importo di circa 1.390 euro al mese. Questo significa che, richiedendo la maggiorazione, la lavoratrice potrebbe ottenere un incremento di 96 euro rispetto ai 1.294 euro iniziali. È sorprendente come una semplice domanda possa tradursi in un aumento così significativo della pensione.
Consulenza previdenziale e tempestività
Per accedere a queste opportunità, è cruciale seguire attentamente le istruzioni dell’INPS e non trascurare alcun dettaglio. Molti pensionati, infatti, non sono a conoscenza di queste possibilità e, di conseguenza, non presentano la domanda per la maggiorazione, perdendo così un’importante fonte di reddito che potrebbe migliorare notevolmente la loro qualità della vita.
Inoltre, è opportuno che i cittadini si informino adeguatamente e valutino di rivolgersi a professionisti esperti nel campo previdenziale. La consulenza di un esperto può fare la differenza, poiché una corretta interpretazione delle normative e delle opportunità disponibili può portare a un aumento dell’assegno pensionistico.
In questo contesto, è essenziale non solo essere consapevoli delle proprie possibilità, ma anche agire in modo tempestivo per non perdere opportunità di guadagno.