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A dicembre aumenti in busta per molti pensionati: bonus natalizio, tredicesima e quattordicesima con regole precise. Ecco chi ne ha diritto e come funzionano gli accrediti.
In vista delle festività di fine anno, molti pensionati italiani possono attendersi un incremento significativo nella loro pensione di dicembre, grazie a un insieme di bonus e mensilità aggiuntive che arricchiranno l’assegno mensile. Tra questi, spicca il bonus natalizio di circa 155 euro, una misura di supporto economico destinata principalmente ai pensionati con redditi più bassi e con precise condizioni reddituali.
Bonus natalizio: un sostegno mirato per i pensionati a basso reddito
Il bonus natalizio è un importo extra, introdotto con la legge finanziaria del 2001 (articolo 70 della legge n. 388/2000), che viene erogato ogni anno nel mese di dicembre a favore dei titolari di pensioni previdenziali erogate dall’INPS e da enti equiparati. Tale contributo, pari a 154,94 euro nel 2024 e presumibilmente riconfermato a pari importo anche per il 2025, non è un beneficio universale, ma è riservato esclusivamente a chi percepisce pensioni con importi complessivi non superiori al trattamento minimo incrementato di tale bonus e rispetta specifici limiti di reddito.
Restano esclusi da questo incentivo i trattamenti di natura assistenziale, come assegni sociali, pensioni di invalidità civile, nonché le pensioni di dirigenti d’azienda, dipendenti di enti creditizi e altre prestazioni che non hanno natura di pensione contributiva.
Il meccanismo di erogazione prevede che il bonus venga corrisposto integralmente a chi ha una pensione annua pari o inferiore al minimo maggiorato, mentre a chi percepisce un importo compreso tra il minimo e il minimo più il bonus viene riconosciuta solo la differenza tra questi due valori. Inoltre, il reddito complessivo, assoggettabile all’Irpef, gioca un ruolo fondamentale: per i pensionati soli non deve superare una volta e mezza il trattamento minimo annuo, mentre per i coniugati o uniti civilmente il limite sale a tre volte il minimo, purché ciascun coniuge sia entro il proprio limite individuale.
L’accredito del bonus avviene in automatico con la pensione di dicembre, senza necessità di presentare domande. Tuttavia, chi ritiene di averne diritto e non lo riceve può richiedere un controllo tramite la procedura di ricostituzione pensionistica disponibile sul portale INPS.

Accanto al bonus natalizio, a dicembre 2025 i pensionati riceveranno la tredicesima mensilità, come da tradizione. A differenza dei lavoratori dipendenti, la tredicesima pensionistica viene erogata a partire dall’accredito del primo dicembre ed è calcolata sulla base dell’importo lordo mensile della pensione percepita nell’anno, proporzionalmente ai mesi di effettiva fruizione.
Per l’anno 2025, la tredicesima sarà soggetta alla normale tassazione Irpef senza alcuna agevolazione fiscale. Le aliquote vigenti restano quelle ordinarie: 23% fino a 28.000 euro, 35% fino a 50.000 euro e 43% per redditi superiori. Inoltre, non verranno applicate le detrazioni per lavoro o familiari a carico, il che significa che l’importo netto sarà generalmente inferiore rispetto alle mensilità ordinarie.
Per una parte dei pensionati è prevista anche la quattordicesima mensilità, che nel 2025 verrà erogata a fine anno a coloro che non l’hanno percepita a luglio. Questa mensilità aggiuntiva interessa circa 200.000 beneficiari e viene accreditata in via provvisoria, in attesa di verifiche reddituali successiva.
Possono accedere alla quattordicesima i pensionati che hanno compiuto almeno 64 anni entro il secondo semestre del 2025 e che abbiano maturato il diritto alla pensione nello stesso anno. L’importo varia in base agli anni di contribuzione e al reddito:
- Per chi ha fino a 15 anni di contributi (o 18 anni per i lavoratori autonomi), la quattordicesima è di 437 euro con reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo, e 336 euro se il reddito è compreso tra 1,5 e 2 volte il minimo.
- Per chi ha contribuito tra 15 e 25 anni (18-28 per autonomi), l’importo sale a 546 euro per redditi fino a 1,5 volte il minimo e a 420 euro nella fascia 1,5-2 volte il minimo.
- Chi ha superato i 25 anni di contributi (28 per autonomi) riceverà rispettivamente 655 euro o 504 euro in base agli stessi limiti reddituali.
Un altro elemento che caratterizza gli accrediti di dicembre è la sospensione delle trattenute fiscali relative alle addizionali regionali e comunali, che vengono invece recuperate in undici rate distribuite da gennaio a novembre dell’anno successivo. Questo contribuisce a un aumento netto delle pensioni di dicembre.
