
Requisiti per la quattordicesima con la pensione di reversibilità (www.greenstyle.it)
In vista del pagamento della quattordicesima mensilità per i titolari di pensione di reversibilità ci sono alcune novità importanti.
Sebbene l’ammontare finale possa coincidere con quello previsto per gli altri pensionati, le modalità di calcolo subiscono modifiche specifiche per i beneficiari della reversibilità, soprattutto in relazione al numero di contributi considerati.
La quattordicesima è riconosciuta a condizione che il beneficiario abbia compiuto almeno 64 anni entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento e che il suo reddito personale non superi limiti stabiliti dalla normativa. Nel caso della pensione di reversibilità, il requisito anagrafico si riferisce all’età del titolare della pensione e non a quella del coniuge defunto.
Per quanto riguarda il reddito, il limite massimo è pari a due volte il valore dell’Assegno sociale 2025, che, in seguito alla rivalutazione, ammonta a 538,69 euro mensili. Pertanto, il reddito complessivo annuo non deve eccedere i 15.688,40 euro per poter avere diritto alla quattordicesima.
Calcolo dell’importo della quattordicesima per pensione di reversibilità
L’importo della quattordicesima varia in base a diversi fattori: il reddito personale del titolare, gli anni di contributi maturati e la gestione previdenziale di appartenenza (lavoratori dipendenti o autonomi). Tuttavia, nel caso della pensione di reversibilità, si applica una riduzione al 60% degli anni di contributi del defunto ai fini del calcolo della maggiorazione sociale.
Per esempio, se il coniuge deceduto aveva accumulato 35 anni di contributi, per la determinazione dell’importo della quattordicesima si considerano solo 21 anni. Questo provoca una riduzione significativa dell’importo spettante: con 35 anni e un reddito fino a 1,5 volte il valore dell’Assegno sociale, la quattordicesima è pari a 655 euro; riducendo a 21 anni i contributi, l’importo scende a 546 euro.
Tabelle aggiornate degli importi 2025
Per chi ha un reddito inferiore a 11.766,30 euro annui (pari a 1,5 volte il trattamento minimo), gli importi della quattordicesima sono i seguenti:
| Lavoratori dipendenti | Lavoratori autonomi | Importo quattordicesima |
|———————————–|——————————–|————————|
| Fino a 25 anni di contributi | Fino a 30 anni di contributi | 437,00 euro |
| Tra 25 e 41,6 anni di contributi | Tra 30 e 46,6 anni di contributi| 546,00 euro |
| Oltre 41,6 anni di contributi | Oltre 46,6 anni di contributi | 655,00 euro |
Se il reddito supera tale soglia ma resta entro i limiti previsti, la quattordicesima viene erogata in misura parziale con formule proporzionali basate sulla differenza tra la soglia massima e il reddito personale.
Per redditi compresi tra 11.766,30 e 15.688,40 euro, gli importi sono ridotti:
| Lavoratori dipendenti | Lavoratori autonomi | Importo quattordicesima |
|———————————–|——————————–|————————|
| Fino a 25 anni di contributi | Fino a 30 anni di contributi | 336,00 euro |
| Tra 25 e 41,6 anni di contributi | Tra 30 e 46,6 anni di contributi| 420,00 euro |
| Oltre 41,6 anni di contributi | Oltre 46,6 anni di contributi | 504,00 euro |
Oltre i 15.688,40 euro la quattordicesima spetta solo in via ridotta, calcolata attraverso specifiche formule proporzionali.

La quattordicesima viene pagata d’ufficio dall’INPS sulla base dei redditi dichiarati negli anni precedenti e viene corrisposta con la rata pensionistica di luglio per chi soddisfa i requisiti entro il 31 luglio 2025. Per coloro che perfezionano i requisiti dopo questa data e fino al 31 dicembre 2025, la quattordicesima è erogata con la rata di dicembre.
È possibile verificare l’accredito della quattordicesima sul cedolino pensione disponibile online sul sito INPS. In caso di mancato pagamento, è prevista la possibilità di presentare domanda di ricostituzione online, con pagamento successivo qualora il diritto risulti accertato.
La pensione di reversibilità: chi ne ha diritto e come funziona
La pensione di reversibilità è una prestazione previdenziale che spetta ai familiari superstiti – principalmente il coniuge, ma anche figli, genitori, fratelli o sorelle in particolari condizioni – a seguito del decesso del pensionato o assicurato. La quota della pensione spettante è calcolata in percentuale rispetto alla pensione del defunto:
- Coniuge solo: 60%
- Coniuge e un figlio: 80%
- Coniuge e due o più figli: 100%
- Solo figli (a seconda del numero): da 70% a 100%
- Genitori o fratelli inabili: quote variabili dal 15% al 100% in base al numero
Il diritto alla pensione di reversibilità è soggetto a limiti di reddito e condizioni di carico economico. Ad esempio, il coniuge divorziato può averne diritto solo se titolare di assegno divorzile e non convola nuove nozze.