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Bioenergie: in Europa sono la principale fonte rinnovabile

Le bioenergie sono la principale fonte rinnovabile in Europa, contribuendo in modo significativo alla transizione verso un futuro più sostenibile. La loro crescente importanza nei settori energetici, dei trasporti e del riscaldamento evidenzia la necessità di accelerare questa trasformazione. Mentre l'Europa si impegna a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, le bioenergie rappresentano una soluzione chiave per un futuro più verde e sostenibile.

Bioenergie: in Europa sono la principale fonte rinnovabile

L’Europa sta abbracciando un futuro sempre più verde e le bioenergie stanno emergendo come protagoniste principali di questa trasformazione. Secondo un nuovo rapporto della Commissione europea, le bioenergie prodotte da materie prime agricole, forestali e rifiuti rappresentano la principale fonte rinnovabile in Europa, contribuendo in modo significativo al consumo di energia verde nell’Unione.

Le diverse fonti delle bioenergie

Le bioenergie comprendono una vasta gamma di fonti, tra cui biocarburanti solidi primari, biocarburanti liquidi, biogas/biometano e la quota rinnovabile dei rifiuti urbani. Tra queste, i biocarburanti solidi primari dominano il mercato europeo, con una quota del 70,3% a fine 2021. Questa categoria include legna da ardere, residui di legno, pellet di legno, rifiuti zootecnici e materiale vegetale.

legno, biomasse

I biocarburanti liquidi rappresentano il 12,9%, mentre il biogas/biometano costituisce il 10,1%. La quota rinnovabile dei rifiuti organici urbani si attesta al 6,6%, mentre il carbone vegetale rappresenta solo lo 0,2% del mercato.

Le principali fonti di biomassa in Europa

La biomassa legnosa o forestale è la principale fonte di biomassa solida, rappresentando il 66% del totale comunitario. Seguono la biomassa da rifiuti organici (26%) e la biomassa agricola (8%). Tuttavia, esaminando le situazioni nazionali, emergono notevoli differenze.

La Germania, ad esempio, è leader nella produzione di biomassa forestale con il 12% dell’offerta totale. Al secondo posto, Spagna e Polonia si equivalgono con l’11%, seguite da Svezia e Francia al 10%.

Per quanto riguarda i rifiuti urbani, la Germania guida con il 74% del totale, seguita da Svezia (8%), Belgio (6%), Spagna e Paesi Bassi (entrambi al 4%), Italia (2%) e Austria e Portogallo (entrambi all’1%).

La Spagna è il principale produttore di biomassa agricola tra gli Stati membri.

La crescita delle bioenergie in Europa

Complessivamente, l’offerta primaria di bioenergie è aumentata del 33,5% tra il 2008 e il 2021. Questo aumento è stato trainato dalla crescente domanda di pellet di legno (+413%) e dall’uso più diffuso dei rifiuti zootecnici. Il biogas è emerso come una fonte significativa di bioenergia, con la Germania in testa alla produzione nel 2020 (52,8% della quantità totale) e nel 2021 (50,4%).

Pellet da evitare
Fonte: iStock

Bioenergie e trasporti

Le bioenergie stanno anche rivoluzionando il settore dei trasporti, con l’uso di biocarburanti e la crescita della quota di elettricità rinnovabile. Nel 2021, il consumo finale di biofuel in Europa è aumentato del 39% rispetto al 2013, raggiungendo 16,5 milioni di tep nell’UE. Il biodiesel costituisce circa l’80% del consumo totale, seguito dal bioetanolo (18%), mentre il biometano e altri biocarburanti liquidi rappresentano meno dell’1%. Francia e Germania guidano il consumo di biofuel derivato da colture alimentari e foraggere.

Riscaldamento

Nel 2021, i combustibili da biomassa e bioliquidi hanno prodotto 17,3 Mtep di energia termica in 17 Paesi dell’UE. La biomassa solida rappresenta il 76,0% del consumo totale di combustibile da biomassa per il riscaldamento in Europa, seguita dai rifiuti urbani organici (18,1%) e dal biogas (5,0%). La Svezia è il principale consumatore di biomassa solida per il riscaldamento (20,8%), seguita da Finlandia e Danimarca. Per il biogas, Germania e Italia si distinguono come principali utilizzatori.

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