Naspi, novità 2026: se fai questo errore perdi tutto - greenstyle.it
Dal 2026 entra in vigore un nuovo sistema di controllo per i percettori di Naspi, Dis-Coll e Iscro: basta un errore e perdi tutto.
A partire dal 1° gennaio 2026, il sistema di disoccupazione italiano subirà una svolta decisiva. Le nuove misure introdotte dal decreto “Misure urgenti per la tutela della salute e sicurezza e le politiche sociali” puntano a rendere più rigido il controllo sui beneficiari di Naspi, Dis-Coll e Iscro.
L’obiettivo dichiarato è promuovere la trasparenza e l’inclusione lavorativa, ma dietro la riforma c’è anche la volontà di contrastare i casi di disoccupazione “passiva”, ossia chi riceve il sussidio senza attivarsi realmente nella ricerca di un impiego.
Il cuore della novità è il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl), una piattaforma digitale che monitorerà l’intero percorso dei disoccupati. E se non rispettano le nuove regole, rischi di perdere tutto , anche dopo pochi giorni.
Naspi, fai questo e ogni cosa è perduta: le novità del 2026
Il Siisl, gestito dal Ministero del Lavoro, nasce per mettere in contatto domanda e offerta di lavoro. Chi percepisce un’indennità dovrà registrarsi (anche tramite SPID o CIE), compilare il proprio curriculum vitae e firmare il patto di attivazione digitale entro 15 giorni dal riconoscimento della prestazione. Non farlo è il primo errore da evitare: comporta la perdita di un quarto della prima mensilità. Se dopo 30 giorni la situazione non viene regolarizzata, scatta la decadenza totale del sussidio. Il sistema, inoltre, traccerà le attività di ricerca lavorativa e segnalerà chi mostra scarso interesse o non partecipa alle convocazioni del centro per l’impiego.
La riforma introduce un principio molto chiaro: chi rifiuta un lavoro “congruo” perde l’indennità. Un’offerta viene considerata congrua se: è equivalente all’ultima occupazione, ha una sede entro 20 km dal domicilio, e presenta una retribuzione non inferiore del 10% rispetto all’ultimo stipendio.

Il Siisl segnalerà automaticamente i casi di mancata accettazione. Si potrà rifiutare al massimo offerte due coerenti con il proprio profilo professionale. Al terzo rifiuto, la Naspi viene revocata in modo definitivo , senza possibilità di recupero. Per non perdere la propria indennità, chi percepisce la Naspi o un’altra forma di sussidio deve:
- Iscriversi tempestivamente al Siisl e completare la procedura digitale entro 15 giorni.
- Aggiornare il proprio profilo con dati veritieri e completi, evitando omissioni.
- Partecipare alle convocazioni del centro per l’impiego e mostrare interesse per le offerte proposte.
- Accettare le offerte di lavoro congrue , valutandole con attenzione prima di rifiutare.
Anche i datori di lavoro avranno nuovi obblighi: dovranno essere pubblicati sul Siisl tutte le posizioni aperte per cui richiedono agevolazioni contributive, in modo che il sistema possa proporle ai candidati in modo trasparente.
Questa stretta non riguarda solo i lavoratori dipendenti (Naspi), ma anche co.co.co. e parasubordinati (Dis-Coll) e professionisti iscritti alla Gestione Separata (Iscro) . Il messaggio è chiaro: dal 2026 non basterà più percepire un sussidio, bisognerà dimostrare di essere attivamente impegnati nella ricerca di lavoro.
