L'AI nelle chat vocali di Whatsapp - greenstyle.it
WhatsApp integra chat vocale con IA: tutto quello che c’è da sapere su questa sensazionale novità che interessa gli utenti di tutto il mondo.
WhatsApp sta per trasformare radicalmente il modo in cui comunichiamo grazie a una nuova funzione vocale integrata con l’intelligenza artificiale di Meta. Questa innovazione, attualmente in fase di test su dispositivi Android, consente agli utenti di interagire con Meta AI attraverso conversazioni vocali naturali, senza dover digitare un solo messaggio. Una vera rivoluzione per l’esperienza di messaggistica, che pone al centro la semplicità d’uso e la fluidità delle interazioni.
WhatsApp introduce la chat vocale con Meta AI: come funziona la nuova modalità
Con l’aggiornamento 2.25.21.21, WhatsApp ha reso disponibile per un gruppo selezionato di beta tester su Android una funzione che trasforma la chat con Meta AI in una vera e propria chiamata vocale. Basta un tocco sull’icona a forma di onda sonora nella chat con Meta AI per attivare la sessione vocale, che si presenta con un’interfaccia simile a quella delle chiamate tradizionali, con pulsanti per silenziare il microfono o terminare la conversazione.
La novità più interessante è la possibilità di mantenere attiva la conversazione in background, permettendo così all’utente di continuare a interagire con l’assistente virtuale mentre utilizza altre applicazioni. Questo rende l’esperienza decisamente più dinamica e simile a un dialogo umano: ad esempio, si può chiedere a Meta AI di riassumere il contenuto di una pagina web durante la lettura o dettare appunti senza interrompere il lavoro.

L’avvio della chat vocale è inoltre possibile direttamente dalla scheda “Chiamate” di WhatsApp, per un accesso rapido e immediato. Gli utenti hanno pieno controllo sull’attivazione della funzione, potendo scegliere se l’interazione vocale si avvii in modo automatico o manuale.
WhatsApp ha posto particolare attenzione alla tutela della privacy in questa nuova modalità. Quando il microfono è attivo, Android mostra un indicatore verde nella barra di stato, un segnale trasparente che conferma l’ascolto solo con il consenso esplicito dell’utente. Questa misura è pensata per rassicurare gli utenti più attenti alla sicurezza dei dati personali, garantendo che Meta AI possa “ascoltare” soltanto quando autorizzata.
Questa funzione viene distribuita gradualmente e, nelle prossime settimane, sarà estesa a un numero crescente di utenti, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’interazione vocale basata sull’intelligenza artificiale e rendere più efficiente l’assistenza digitale quotidiana.
Parallelamente, OpenAI ha reso disponibile l’integrazione di ChatGPT direttamente su WhatsApp, offrendo agli utenti un assistente virtuale avanzato in grado di rispondere a domande, fornire consigli e persino traduzioni in tempo reale. Per iniziare a utilizzare ChatGPT su WhatsApp, è sufficiente aggiungere il numero dedicato alla rubrica e avviare la conversazione, senza la necessità di creare un account specifico.
Meta AI: assistenza digitale integrata in WhatsApp e altre app Meta
Questa integrazione rende la piattaforma non solo uno strumento di comunicazione, ma anche una risorsa utile per professionisti, aziende e privati, che possono contare su un supporto intelligente per la gestione di email, la pianificazione di attività o la risoluzione di problemi complessi, tutto con la stessa facilità con cui si scambiano messaggi tra amici.
Meta AI, l’assistente virtuale di Meta, è già accessibile all’interno delle app del gruppo, tra cui WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger. Senza bisogno di installare software aggiuntivi, gli utenti possono interagire con Meta AI semplicemente menzionandolo nelle conversazioni tramite “@MetaAI”. Questa tecnologia non solo risponde a domande pratiche ma aiuta anche nella creazione di contenuti, nella pianificazione di eventi e nella gestione di attività quotidiane.
Meta ha garantito che non utilizza i contenuti delle chat private per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale, a meno che gli utenti non scelgano di condividere esplicitamente tali messaggi con il sistema. In Europa, Meta ha sospeso l’uso dei dati personali per l’addestramento dell’IA in risposta a preoccupazioni normative, assicurando il massimo rispetto della privacy.
