Se si è costretti a seguire una dieta priva di glutine, frumento, orzo e segale sono assolutamente vietati. Le alternative sul mercato non mancano, come l’amaranto e la quinoa, ma che fare con il kamut? Pur essendo un grano antico molto apprezzato, anche questo cereale contiene glutine.
Farina di Kamut e Glutine
Le persone che soffrono di celiachia non possono assumere il glutine, ovvero una proteina del frumento, dell’orzo e della segale. In questi pazienti, l’ingestione di glutine provoca danni ai villi nell’intestino tenue, con conseguenti effetti di malnutrizione, di disturbi digestivi e di problemi di salute a lungo termine. I celiaci, dunque, dovranno evitare non solo il grano ma anche i suoi cugini, come appunto il kamut.
Kamut non è altro che il nome commerciale del grano khorasan, un marchio fondato e registrato da Bob Quinn nel Montana. Si tratta di una varietà particolare di khorasan prodotto secondo agricoltura biologica, che sfrutta la sottospecie nota come Triticum turgidum ssp. turanicum.
Il kamut è disponibile soprattutto nei negozi di alimentazione naturale e biologica. Occorre tuttavia ricordare come la maggior parte di prodotti a base del cereale provenga dagli Stati Uniti e dal Canada: la coltivazione dei chicchi di kamut, infatti, è permessa solo ed esclusivamente su determinati terreni iperselezionati, per garantire elevati standard qualitativi del prodotto finale.
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Questo cereale fornisce per ogni etto non cucinato 14,7 grammi di proteine, con soli 2,2 grammi di grassi. È un’ottima fonte di selenio, un antiossidante utile al sistema immunitario. Ancora, può contenere circa il 30% di vitamina E in più rispetto al grano comune e, per questo, dimostra un effetto anti-invecchiamento.
Le quantità di glutine presenti, tuttavia, sono praticamente sovrapponibili al frumento classico: per chi soffre di celiachia, ma anche di una più semplice intolleranza, la porzione più piccola può scatenare i sintomi allergici e autoimmuni. L’unico modo per difendersi da questi effetti è quindi quello di evitare del tutto i cereali che contengono il glutine, preferendo per le proprie ricette cereali e pseudo-cereali compatibili, come la quinoa.
Informazioni utili per chi soffre di celiachia
Se si segue una dieta senza glutine a causa di un’intolleranza, o data una celiachia diagnosticata, la soluzione migliore è evitare il kamut, così come precedentemente spiegato. Per questo motivo, è importante prestare sempre attenzione alle etichette dei prodotti, quindi alle informazioni alimentari presenti su fonti affidabili. Questo per evitare di essere vittime della disinformazione o di operazioni commerciali, con l’indesiderato effetto di gravi problemi sulla salute.
Se invece il glutine fosse normalmente assorbito dal proprio organismo, il kamut diventa un’alternativa davvero gustosa al frumento o all’orzo, grazie anche alla versatilità in cucina. Il cereale può essere trovato sotto forma di farine, pane, alimenti confezionati, latte vegetale, cereali in chicchi. Se si assume in quest’ultima forma, i chicchi richiedono un ammollo di 8 ore e una cottura di circa un’ora. Una volta scolato, i chicchi possono essere cucinati in zuppe oppure abbinati a insalate, verdure, legumi o anche con altri cereali.