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Giardini verticali fai da te: trucchi e consigli

Tecniche pratiche e consigli utili per realizzare dei giardini verticali fai da te, seguendo l'idea di Ricola e delle sue 13 erbe nelle stazioni di Milano.

Giardini verticali fai da te: trucchi e consigli

Coltivare un piccolo orto, o uno splendido giardino fiorito, non è operazione sempre semplice, soprattutto per chi vive in città. Non tutti possono infatti disporre di un appezzamento di terreno da gestire secondo i propri desideri, inoltre spesso terrazze e balconi offrono giusto lo spazio per ospitare qualche vaso di piccole dimensioni. Perché allora non recuperare in altezza con un rigoglioso giardino verticale, dove far crescere gustosi ortaggi, erbe aromatiche e profumati fiori?

Il giardino verticale è un’idea che trova sempre più spazio, in particolare nei centri urbani. Chi viaggia frequentemente in quel di Milano avrà di certo notato come, presso la stazione di Cadorna, siano apparsi degli originali spazi verdi, dei giardini verticali che accompagnano le colonne dei binari. Grazie a Ricola, infatti, dall’1 al 30 giugno 2016 sarà possibile ammirare delle splendide aiuole verdi estese in altezza, dedicate alle 13 erbe – Pimpinella, Veronica, Malva, Menta, Millefoglio, Salvia, Altea, Marrubio, Alchemilla, Piantaggine, Sambuco, Primula e Timo – che hanno reso famosi i prodotti dell’azienda svizzera nel mondo.

I cinque giardini verticali sono installati su entrambi i lati delle colonne della stazione, per un totale di dieci postazioni ecologiche dove le 13 erbe cresceranno in apposite tasche contenitrici. Un progetto del tutto sostenibile, quello della stazione di Cadorna: basti pensare come le piante produrranno 3.402 chilogrammi di ossigeno, pari al fabbisogno giornaliero di 45 persone.

Giardino verticale Ricola
Fonte: Ricola

Quelli realizzati da Ricola sono dei piccoli capolavori di botanica, ma i giardini verticali possono essere alla portata di tutti, ecco qualche consiglio per realizzare il proprio giardino verticale sul terrazzo di casa, o su un davanzale, il tutto a costo ridotto grazie al riciclo creativo.

Giardino verticale con i pallet

Giardino verticale con pallet
Fonte: Two wooden pallets, modified slightly to grow vegetable plants via Shutterstock

Realizzare un giardino verticale è tanto facile quanto recuperare un vecchio pallet. Queste strutture in legno, solitamente utilizzate per il trasporto e lo stoccaggio di prodotti di grandi dimensioni, sono largamente disponibili e si prestano ai più svariati riutilizzi. Recuperarli è molto sempre: in molti ne avranno di certo un esemplare in garage o in cantina, dimenticato a seguito della consegna di un grande elettrodomestico o di un corposo mobile, inoltre spesso sono regalati da centri commerciali o da piccole aziende per chi ne facesse richiesta.

Oltre al pallet, questo progetto richiede l’uso di strumenti largamente disponibili nei negozi dedicati al bricolage: sarà sufficiente procurarsi dei chiodi per il legno di circa 3-5 centimetri ciascuno, un martello, della colla vinilica, della vernice trasparente fissativa per il legno e, se necessario, anche un telo in tessuto per giardino, di circa 2 metri di larghezza e altrettanti in altezza. L’obiettivo è quello di posizionare in verticale il pallet, per trasformare la sua struttura tipica a listelli in tante terrazzine, dove coltivare le proprie varietà preferite.

Come facile notare, la superficie superiore del pallet è solcata da assi orizzontali, separati fra di loro da pochi centimetri. Con l’aiuto del martello, utilizzato dall’estremità per l’estrazione dei chiodi, si rimuovano alcuni di questi assi affinché risultino alternati, creando quindi uno spazio più generoso per la crescita delle proprie piantine. Gli elementi tolti, però, non andranno buttati: questi costituiranno la base delle terrazzine di coltivazione, dove verrà inserito il terriccio. Andranno quindi nuovamente inchiodati agli assi rimasti nella posizione originale, con un angolo di 90 gradi, ottenendo quindi una tipica forma a “L”. Realizzate le varie sezioni, si dipinge quindi il tutto con la vernice trasparente fissativa per legno, affinché il proprio giardino verticale resista alle intemperie e duri nel tempo. Quando la vernice sarà asciutta, e sempre con l’aiuto dei chiodi, sul retro si potrà fissare il telo in tessuto da giardinaggio, per evitare la terra cada: i chiodi andranno messi per tutta la cornice, quindi sul profilo delle base dei terrazzini creati. Per gli angoli più nascosti, difficili da raggiungere con il martello, si potrà fissare il tutto con della colla vinilica o, in alternativa, con del silicone.

Non resta quindi che posizionare in verticale il proprio pallet, fissandolo alla parete se necessario, e riempire ogni terrazzina realizzata con del terriccio adatto alla coltivazione delle piante scelte.

Giardino verticale con le bottiglie di plastica

Giardino verticale con le bottiglie
Fonte: Vegetable in decorated vertical garden Idea in the city via Shutterstock

Le bottiglie in plastica rappresentano probabilmente i rifiuti maggiormente prodotti, e anche ingombranti, all’interno della casa. E sebbene il loro smaltimento divenga sempre più efficiente, ricorrere al riciclo è di certo un’idea ecosostenibile e molto pratica. E proprio dalle bottiglie si potrà realizzare uno splendido giardino verticale, anche sospeso: basterà adagiare gli elementi in orizzontale, quindi realizzare un’apertura laterale dove inserire il terriccio.

L’occorrente per questo progetto è alla portata di tutti: sarà sufficiente dotarsi di una decina di bottiglie di plastica da 1.5 o 2 litri di capienza, di un pennarello indelebile, fogli di carta A4 o cartoncino, forbici e cutter, nastro carta, spago e qualche filo di rafia.

Si prenda un foglio di carta A4, oppure un cartoncino, e si disegni un rettangolo dagli angoli arrotondati, lungo circa cinque centimetri in meno rispetto alla bottiglia e largo una decina. Il rettangolo realizzato servirà da guida per creare l’apertura laterale sulla plastica: si fissi la forma ottenuta lungo la bottiglia con il nastro carta e, procedendo in sicurezza, si proceda al taglio con il cutter oppure con le forbici. Dalla parte opposta dell’apertura, invece, andranno realizzati un paio di fori, per garantire il deflusso dell’acqua. Dopo essersi assicurati di aver avvitato in modo saldo il tappo alla bottiglia, si inserisca il terriccio prescelto e si proceda alla semina. Basterà quindi adagiare i vasetti riciclati realizzati su davanzali e ripiani o, in alternativa, appenderli in modo creativo con dello spago o del filo di rafia colorato, legato attorno al collo e al fondo di ogni singolo esemplare.

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