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Feci di gallina diventano energia rinnovabile in Cina

Un allevamento intensivo di polli in Cina trasforma le feci di gallina in gas metano, usato per generare elettricità per la nazione.

Feci di gallina diventano energia rinnovabile in Cina

Come possono essere utili 3 milioni di galline che producono 212 tonnellate di feci? È la domanda che si è posta un allevamento intensivo in Cina, convertendo gli scarti dei pennuti in energia alternativa. Si tratta di un esperimento curioso in direzione dell’ecosostenibilità, anche se molto deve essere fatto, invece, per gli animali detenuti in condizioni di costrizione.

Le fattorie Deqingyuan rispondono al 70% del fabbisogno giornaliero di uova dell’intera Cina, un processo che però genera tanti rifiuti animali, dannosi per l’ambiente e di difficile smaltimento. Anziché lasciare che gli escrementi dei polli vengano abbandonati in apposite zone di scarico, l’allevamento ha deciso di riutilizzarli per produrre gas metano. Tramite un apposito sistema di fermentazione, le feci producono gas utile per generare energia elettrica, poi immessa sulla rete nazionale. Superata questa prima fase, gli scarti rimanenti vengono trasformati in fertilizzanti per i campi.

Pan Wenzhi, vice presidente dell’azienda, ha parlato con entusiasmo di questo progetto ai microfoni di BBC. Non solo si ha un guadagno notevole dal riciclo delle feci di gallina – come accennato, l’energia prodotta è venduta alla rete elettrica nazionale – ma il carbon footprint dell’allevamento sembra essere notevolmente sceso dall’inizio di questa prima sperimentazione. Una questione a cui i cinesi sembrano tenere molto, perché l’esplosione deregolamentata delle grandi industrie – di cui il settore alimentare e quello informatico sono ora i capisaldi – ha portato anche a un tasso di inquinamento decisamente superiore a qualsiasi nazione mondiale. Così Wenzhi si è espresso:

«Siamo un paese ancora in via di sviluppo, ma le nostre scorte di gas e carbone finiranno in poche decadi. È molto importante per la Cina cercare nuove fonti di energia.»

Una ragione che viene colta da Yu Jie, direttore locale dell’organizzazione The Nature Conservancy, anche se con qualche riserva:

«Proteggere l’ambiente non riguarda solo in controllo dell’inquinamento. Deve essere collegato alla crescita economica della nazione. È l’unico modo per avere una crescita sostenibile.»

Molto deve essere ancora fatto, però, per la qualità della vita dei privati cittadini. BBC ha intervistato anche He Fujing, un contadino residente nelle vicinanze della fattoria dove si riciclano le feci animali. Nonostante l’azienda fornisca alla sua famiglia il metano per cucinare le pietanze vegetali coltivate nel suo giardino, l’uomo si sente comunque preoccupato:

«Mi preoccupo della qualità dell’acqua qui. Tutti vorrebbero dei figli in salute. Ma tocca al governo risolvere questo problema.»

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