Il percorso diĀ EniĀ verso la sostenibilitĆ e lāeconomia circolareĀ ĆØ cominciato da tempo. La strada verso laĀ decarbonizzazioneĀ dellāazienda passa attraverso progetti per la riduzione della propriaĀ carbon footprint, legati inevitabilmente ad altri riguardanti lāutilizzo diĀ fonti rinnovabiliĀ per la produzione di energia e risorse per imprese e cittadini.
Diversi sono i risultati giĆ ottenuti da Eni, cosƬ come quelli che verranno raggiunti nei prossimi anni, da centrare mediante una strategia che vede intrecciarsi economia circolare, energie rinnovabili e innovazioni tecnologiche rivolte sia alla migliore gestione delle materie prime, sia allāefficientamento energetico.
Una strategia ben delineata allāinterno delĀ Report di SostenibilitĆ 2018. Pubblicato a metĆ maggio di questāanno, il rapporto condensa quelle che sono le iniziative giĆ intraprese da Eni e le strategie per raggiungere i prossimi obiettivi legati alla decarbonizzazione.
Ambiente,Ā cambiamenti climaticiĀ eĀ Obiettivi ONU per lo sviluppo sostenibileĀ sono tra i temi centrali del Report di SostenibilitĆ 2018, redatto da Eni e verificato da EY Spa. Eni si ĆØ avvalsa della collaborazione di ONG, aziende private, organizzazioni internazionali e governi al fine di raggiungere insieme i traguardi fissati dalle Nazioni Unite.
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Tra gli impegni sottoscritti da Eni vi ĆØ un accordo allāinterno delĀ Programma delle Nazioni Unite per lo SviluppoĀ (UNDP), per contribuire allo sviluppo diĀ energia sostenibileĀ in vari Paesi africani, e un altro con laĀ FAO, allo scopo di costruire pozzi dāacqua aĀ energia solareĀ in Nigeria. Lāazienda ha rilanciato il proprio impegno attraverso laĀ Oil and Gas Climate InitiativeĀ aderendo al target collettivo di riduzione dellāintensitĆ delle emissioni di metano.
Eni+1
La strada verso la decarbonizzazione di Eni passa anche per azioni sinergiche, rese possibili dal supporto offerto dagli stessi consumatori. In questāottica rientra la campagna āEni+1ā, attraverso la quale Eni invita a compiere azioni virtuose per ridurre le proprieĀ emissioni di CO2.
Lo slogan dellāiniziativa ĆØ āInsieme abbiamo unāaltra energiaā, proprio a significare che lāazienda da sola puĆ² arrivare fino a un certo punto, ma che insieme ai singoli individui si possono raggiungere ben altri obiettivi. Il tutto condensato nellāespressione āEni + ognuno di noi, ĆØ meglio di Eniā.
Diversi sono gli esempi portati dallāazienda per evidenziare alcune delle possibilitĆ a disposizione delle persone comuni. Come āEni + Silviaā, che vede il contributo di Silvia nellāevitare lo spreco dāacqua in casa (ad esempio chiudendo i rubinetti durante la doccia). Un tema, quello dellāacqua, che ĆØ importante anche per Eni, soprattutto in relazione alla produzione di energia rinnovabile dal moto ondoso: alla base di questo progetto laĀ tecnologia ISWECĀ (Inertial Sea Wave Energy Converter), che trasforma lāinerzia delle onde in elettricitĆ .
La prima installazione ĆØ stata operata 6 mesi fa a Ravenna dove un impianto arriva a produrre oltre 50 kW di potenza previsti durante la progettazione. Una tecnologia, nata dallāincontro tra il Politecnico di Torino e lo spin-off Wave for Energy S.r.l, che permetterĆ a Eni di integrare le energie del mare e del sole utilizzandole perĀ decarbonizzare i processi offshore dellāOil & Gas.
āEni + Lucaā vede Luca concentrato nel riciclare sempre laĀ plastica. Unāattenzione ai rifiuti che ĆØ fortemente presente in Eni, impegnata nella trasformazione degliĀ scarti organiciĀ in componente per la produzione di biocarburanti avanzati. Lāazienda ha avviato a Gela il primo impianto pilota che si occupa di trasformare laĀ Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (FORSU)Ā in bio-olio.
La messa in esercizio di tale impianto rappresenta per Eni il primo traguardo lungo il percorso avviato grazie alla tecnologia proprietaria āWaste to fuelā, che consente di valorizzare iĀ rifiutiĀ grazie alla loroĀ trasformazione in energia, sperimentata nel Centro Ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e lāAmbiente di Novara. Come riferito da Eni, tale progetto:
“Eni + Luca” vede Luca concentrato nel riciclare sempre la plastica. Un’attenzione ai rifiuti che ĆØ fortemente presente in Eni, impegnata nella trasformazione degli scarti organici in componente per la produzione di biocarburanti avanzati. L’azienda ha avviato a Gela il primo impianto pilota che si occupa di trasformare la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (FORSU) in bio-olio.
La messa in esercizio di tale impianto rappresenta per Eni il primo traguardo lungo il percorso avviato grazie alla tecnologia proprietaria “waste to fuel“, che consente di valorizzare i rifiuti grazie alla loro trasformazione in energia, sperimentata nel Centro Ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e lāAmbiente di Novara. Come riferito da Eni, tale progetto:
- ValorizzerĆ il bio-olio ottenuto come vettore energetico per la produzione di biocarburante;
- PermetterĆ di rispettare i requisiti dellāeconomia circolare, in quanto ĆØ in grado di riutilizzare scarti vegetali e animali;
- Non compete con la filiera alimentare, anzi riutilizza proprio gli scarti del cibo consumato;
- Non compete con la produzione agricola poichĆ© le biomasse di scarto, sottoposte al processo termochimico della liquefazione, non provengono direttamente dallāattivitĆ agricola.
Infine Versalis, la societĆ chimica diĀ Eni, produce pannelli per lāisolamento termico proprio a partire da plastica riciclata, mirando ad utilizzare materie prime seconde derivanti da prodotti a fine vita.
āEni + Chiaraā mostra come Chiara utilizzi lāauto il meno possibile in cittĆ , mentre Eni si impegna nellāeconomia circolareĀ anche per rendere meno inquinanti e piĆ¹ sostenibili i trasporti pubblici e delle multiutility. RaccogliendoĀ oli vegetali esausti e di fritturaĀ lāazienda contribuisce a limitare le possibili dispersioni nellāambiente, ma anche a realizzare combustibili in grado di ridurre lāimpatto ambientale di trasporti terrestri e imbarcazioni.