Greenstyle Alimentazione Dieta Dieta dell’astronauta: dimagrire tagliando i carboidrati

Dieta dell’astronauta: dimagrire tagliando i carboidrati

La dieta dell'astronauta consente di dimagrire tagliando di molto i carboidrati: come funziona e le critiche di alcuni esperti.

Dieta dell’astronauta: dimagrire tagliando i carboidrati

La dieta dell’astronauta può essere considerata a tutti gli effetti ipocalorica e consente di dimagrire, dando un taglio netto a pane e pasta. È infatti un regime alimentare che si propone di basarsi su un basso contenuto di carboidrati. Inoltre nella dieta dell’astronauta non è previsto il consumo di zuccheri e di cibi dolci in generale.

Proprio per queste caratteristiche consente di perdere peso in pochissimo tempo. Ma come funziona esattamente? La dieta dell’astronauta è una di quelle che possiamo definire “a punti”. Ad ogni cibo è assegnato un punteggio. Per esempio ai grassi e alle proteine viene dato un punteggio molto basso, per cui sono da privilegiare rispetto ai carboidrati.

Vengono messi al bando soprattutto il pane, la pasta, i cereali in generale, il riso, i dolci, le bibite e i succhi di frutta, l’alcol, le verdure ricche di amido, come le patate e le carote, gli alimenti che contengono molto sale e i prodotti a base di carne affumicata. Si possono mangiare, invece, i funghi, le uova, i pomodori, i cetrioli, i fagiolini, la zucca, l’insalata, i broccoli, il formaggio, il pesce e la carne di pollo.


 

La dieta dell’astronauta comunque non è iperproteica, perché è composta dal 45% di grassi, dal 25% di proteine e dal 30% di carboidrati. La regola principale è quella di non superare un certo punteggio massimo con la somma dei punti attribuiti ad ogni cibo nell’arco di un’intera giornata.

Il menu tipico prevede una colazione a base di un panino di 60 grammi e un caffè senza zucchero. A pranzo si possono mangiare due uova sode con spinaci o una bistecca con insalata. Un’alternativa per il pranzo è costituita dal pesce con contorno di pomodori. A cena si possono mangiare 300 grammi di prosciutto cotto con insalata, due hamburger, sempre accompagnati dall’insalata, o si può consumare del pesce con 150 grammi di formaggio. Come spuntino va bene una tazza di tè verde. È importante bere fino a due litri al giorno di acqua.


 

Molti esperti ritengono che la dieta dell’astronauta non preveda una corretta alimentazione, visto che esclude alcuni cibi e si basa su una percentuale di grassi troppo elevata. Inoltre non ha un programma di mantenimento, per cui a lungo termine sarebbe difficile mantenere il peso forma.

Altri nutrizionisti hanno fatto notare che non sarebbe una dieta conciliabile con l’attività fisica, perché, visto che non si consumano zuccheri, non si avrebbero le energie necessarie per praticare esercizio regolare.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Come fare la spesa a Km 0: 3 consigli
Alimentazione

Il concetto di Km 0 è un orgoglio made in Italy che ha conquistato il mondo per ragioni di varia natura. Se infatti scegliamo cibi o manufatti locali, valorizziamo le produzioni del luogo e spesso riusciamo anche a risparmiare sui costi. Ma non solo, visto che a livello ambientale, la scelta di prodotti del territorio permette di ridurre le emissioni di CO2 che provengono dai trasporti.